Le parole “minori non accompagnati” fanno pensare immediatamente a bimbetti impauriti, vulnerabili, in pericolo, soli. Sono presenti in alte percentuali negli arrivi dei barconi dalle coste africane, una volta sbarcati hanno diritti superiori rispetto ai loro compagni di viaggio, per la loro vulnerabilità. I minorenni stranieri non accompagnati non sono soggetti a respingimento alla frontiera, senza alcuna eccezione; hanno diritto all’assistenza sanitaria, all’istruzione, alla piena attuazione delle garanzie processuali; il termine massimo di trattenimento nelle strutture di prima accoglienza è ridotto, c’è un sistema organico di accoglienza nei loro confronti equiparato alle strutture residenziali per minorenni; i mediatori culturali qualificati comunicano con loro e traducono le loro richieste etc. etc. Encomiabile, l’Italia quando si tratta di aiutare il prossimo, soprattutto se esotico, non è seconda a nessuno.
Poi, che i “minori non accompagnati” siano decisamente più grandicelli, rispetto a quelli evocati dalle parole “minori stranieri non accompagnati” e siano per la maggior parte nerboruti giovanotti di diciassette anni, undici mesi e ventinove giorni… poco importa. Né, purtroppo, importa che questi minorenni vulnerabili, come li definisce la legge, fuggano dalle strutture, si macchino di reati di ogni tipo, l’ultimo in ordine di tempo, a Roma, qualche giorno fa… furto, violenze, stupro di madre e figlio…Né importa che essi siano onnipresenti nelle risse, in particolare protagonisti principali delle violenze nelle zone della cosiddetta “movida” milanese.
Accanto a loro, come nell’immagine di copertina, protagonisti in questi giorni amari ci sono altri minori non accompagnati, provenienti dalle martoriate regioni dell’Ucraina in guerra. Veri minori, principalmente bimbetti… non un adolescente maschio, nessun giovane uomo… No, quelli rimangono a combattere, accanto ai loro padri, accanto ai loro nonni.
Forse qualche riflessione è necessaria.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più agevolmente il giornale, andando direttamente all’articolo interessato.
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A.D.Z.
Un consiglio: attenzione all’informazione e a chi la propone
Una volta esistevano le “veline” (agenzia Stefani), oggi, il conduttore della trasmissione interrompe o toglie la parola all’ospite che non si schiera con la comunicazione unilaterale e non si ferma davanti all’affermazione :Pubblicità’-
Massimo Nardi
Alberto Venturi
Come mai a Biden non danno fastidio le tante altre autocrazie del mondo? Come mai Biden non ha difeso la democrazia in Afghanistan, abbandonando un Paese al suo destino purtroppo previsto? L’Europa deve trovare una propria voce e abbattere i muri che Biden costruisce, sostenendo l’Ucraina ma perseguendo ogni via per la pace.
Giuramento 203° Corso “”Lealtà””
Corrado Corradi
Venerdì 25 marzo nel suggestivo cortile dell’ Accademia Militare di Modena, si è svolta la cerimonia del Giuramento solenne degli Allievi del 203° Corso “Lealtà”.
Le immagini dall’Ucraina e dalla Polonia
P.D.
Ci dicono qualcosa di più della tragedia della guerra. Le immagini dei profughi in Ucraina e in Polonia, a confronto con la nostra realtà, ci devono far vergognare.
Ugo Volpi
“La sporca arma degli stupri sui soldati prigionieri è ancora un tabù”; “La conseguenza della guerra in Ucraina sulla tenuta sociale dll’Egitto”; “Fedez è stato operato per un tumore al Pancreas”; “Orban all’Agi: pagare il gas a Putin in rubli? Noi abbiamo un contratto” e poi ancora tre notizie sull’Ucraina
Licorice pizza:quant’è bella giovinezza…
Francesco Saverio Marzaduri
Per celia del Fato, il film esce nelle sale italiane nell’identica settimana in cui scompare William Hurt: il che rammenta come ogni generazione serbi i propri iconici volti, nella misura in cui si sottovaluta il corso del tempo e tardivamente se ne lamentano i mutamenti.
“Ridurre la dipendenza con i rigassificatori, le rinnovabili e normative più snelle”
S.T.
“Non c’è alcun motivo logico e razionale per cui il costo dell’energia debba crescere in modo così sproporzionato: i russi non hanno chiuso le forniture, anzi, ci si finanziano la guerra all’Ucraina. L’aumento è legato sia alla speculazione che al timore di ciò che potrebbe succedere in futuro. Chiediamoci quindi cosa succederebbe se i rubinetti dovessero davvero chiudersi, e pensiamo a contromisure coraggiose.”
Buona settimana e buona lettura del n. 793– 485.