Temo di avere un concetto un tantino severo, ed esigente, su capi di Stato, Papi e autorità politiche e morali in genere.
Ho già avuto modo di dirlo, ma la visita di Napolitano ai terremotati dell’Emilia è stata piuttosto tardiva.
Così, mi appare davvero in un terribile ritardo, tale da renderla quasi inutile, la visita del Papa che, pure, a pochi giorni dal sisma si recò per ben tre giorni a Milano.Una visita prevista da tempo, tutto quello che si vuole… Ma non esiste protocollo che non posssa essere infranto… sarebbe tornato a infinito suo merito se Papa Benedetto XVI avesse fermamente opposto, a quanto già deciso, un desiderio, quello di andare, come era suo dovere,a mio avviso, a portare parole di conforto e vicinanza alle popolazioni delle zone colpite dal sisma, in Emilia, Lombardia e Veneto, anziché assistere a ingessati concerti. Non dico che avrebbe convinto anche un ateo dell’esistenza di Dio…Ma ovviamente avrebbe rappresentato per i credenti un segno tangibile della vicinanza della Chiesa alle loro sofferenze… per tutti gli altri, avrebbe sicuramente rappresentato virtù umane, come la solidarietà e la carità, concetti universali.
L’avrebbero accolto con rispetto, come hanno fatto per un’altra indiscussa autorità morale, il Dalai Lama.
Sarà stridente il contrasto, fra queste due personalità, e non solo nell’aspetto esteriore.
Gli orpelli, l’oro, i rasi ricamati, non avvicinano a Dio più di un sandalo o di una semplice tunica.
Ecco, gli orpelli di cui sopra, lasciamoli ai sepolcri imbiancati, ai bigotti, ai baciapile da esposizione, alle volgari persone fasulle dalla doppia morale, a quelli che vivono una vita di facciata, all’ombra del campanile, celando meschinità dietro finta devozione. Alle persone vere, che siano credenti o no, non serve la pompa esteriore. Ai terremotati poi, potrebbe provocare qualcosa di più che una semplice irritazione. Sarebbe triste, avere anche il Papa contestato.
MARIA
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