Reggio: Vandalizzata la Madonnina sul Cusna
Fonte notizia e immagine : 24emilia.com
Sono riprese le operazioni di salvataggio dei giovanissimi atleti ancora prigionieri all’interno della grotta di Tham Luang Nang in Thailandia, dopo i primi quattro posti in salvo nella giornata di ieri. Purtroppo, quello che si temeva, ossia il peggioramento del tempo, fa diventare questa corsa contro il tempo un’impresa disperata. La pioggia inevitabilmente farà aumentare il livello dell’acqua rendendo ancora più difficili le già terribili condizioni dei rimanenti giovani e del loro allenatore, oltre che complicare le operazioni dei soccorritori. Al momento in cui scrivo, altri quattro atleti sono stati portati in salvo.
Non si possono guardare senza una stretta al cuore quei visetti, sempre più allucinati, smagriti, terrorizzati eppure costretti a una forzata disinvoltura, a pacatezza, a serenità apparente, per tranquillizzare i genitori e il mondo che assiste, per lo più per curiosità, da lontano, allo spettacolo della loro sofferenza, purtroppo anche della morte di un eroico soccorritore. La morte morbosamente (e per me inspiegabilmente) attira, fa salire gli indici di ascolto.
Mi sono ritrovata a pensare ad Alfredo Rampi, il piccino caduto in un pozzo artesiano la cui agonia, spettacolarizzata in un modo che ancora mi rivolta, fece audience, dando la stura a questo tipo di TV dalla quale prendo sempre più le distanze.
Questi ragazzini ce la faranno, così speriamo tutti ma, comunque vada, da questo trarranno vantaggio le televisioni, chi manderà in onda certe immagini, chi farà sentire le loro flebili voci. Non c’è dignità in tutto questo, quella dignità della morte cui tutti abbiamo diritto e che dovrebbe essere imposta a chi non ne è capace, a chi pensa solo al profitto e all’esibizione.
Mi urtarono molto, fino allo sdegno, le immagini di adulti e bambini, persino, vestiti come il piccolo Aylan, il piccolo siriano annegato…Centinaia di persone in vari luoghi, nella stessa posizione di Aylan che tutti ricordiamo, riverso, bocconi sulla sabbia, “”in un abbandono più forte del sonno”” , come le immortali parole di Alessandro Manzoni descrivono la piccola Cecilia, appoggiata all’omero della madre. Qui, foto e articolo
Sceneggiate, rappresentazioni … E’ sempre pronta ad esibirsi la massa amorfa, senza volontà propria, anelante alla schiavitù delle liturgie laiche: barchette, gessetti, candeline, arcobaleni, magliette colorate…tutto fa spettacolo.
Ci hanno abituati alle pagliacciate ma la sofferenza e la morte sono una cosa seria, non una pagliacciata, non uno spettacolo. La sofferenza e la morte di chiunque.
E si indossano nel cuore, certe “”magliette””, per le quali non serve un colore, in senso cromatico o in senso politico, bensì qualcosa di più profondo e vero che non ha bisogno di passerelle per esistere.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
di A.D.Z.
L’insolenza dei partiti nei confronti dei cittadini
di Massimo Nardi
In città, il centro destra si prepara a perdere le elezioni? Se fosse così, finalmente avremo la prova che vince l’egoismo di partito sull’interesse del cittadino. Perché non si rispettano le decisioni degli stati sovrani e si blocca l’esodo migratorio in Africa?
di Alberto Venturi
Matteo Renzi è riuscito a dire anche a Gentiloni quel che si meritava, l’ultimo di una ormai infinita serie di esponenti del Pd sacrificati al ‘Non è colpa mia’. La sua frase : ‘Non è l’algida sobrietà che fa sognare un popolo’, pronunciata ieri all’Assemblea del Pd, lascerebbe pensare ad una sua opposizione fin dall’inizio al governo Gentiloni.
di Corrado Corradi
Grande successo per la 29^ Edizione del Premio Internazionale “”Profilo Donna””
di Paolo Danieli
L’immigrazione, l’insicurezza, la disoccupazione, la fuga all’estero dei giovani, l’aumento della povertà: i problemi che interessano la gente. Ma il Pd non li può trattare perchè si è collocato nell’area che sostiene l’establishment internazionale che li ha creati.
di Francesco Saverio Marzaduri
Poche ore sono trascorse dalla scomparsa di Carlo Vanzina, e in altri tempi dedicargli uno spazio, se non una monografia, avrebbe innescato la rivoluzione. Ma siamo pur sempre nel Paese dove si passa da un estremo all’altro, mentre il web si apre a ogni forma di rivalutazione o rivendicazione e la moda dell’eterno ritorno degli anni Ottanta genera una realtà distante anni luce da quella fotografata dai Vanzina.
di Eugenio Benetazzo
In un modo o in un altro, la bomba sulle pensioni è destinata a scoppiare, si tratta solo di capire da quale parte avverrà la detonazione, dalla parte delle istituzioni o dalla parte degli attuali beneficiari.
Auguro a tutti buona settimana e buona lettura del n. 614 – 295
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