Conobbi Magdi Allam Alì in circa un anno fa qui a Modena in occasione della presentazione del suo libro “”Viva Israele”” , fu per me una grandissima emozione poter intervistare un grandissimo giornalista del nostro tempo. Magdi Allam era già vicedirettore ad personan del Corriere della Sera e ben conosciuto per i suoi tanti saggi che ogni volta avevano suscitato le reazioni più contrastanti. A causa delle sue ripetute denunce del fondamentalismo islamico tanto in Medio Oriente quanto in Italia aveva ricevuto ben due “”fatwa”” di morte da parte di organizzazioni islamiche integraliste e per questo doveva vivere e viaggiare sempre sotto scorta, e per scorta non si intendono una o due guardie del corpo ma una folta rappresentanza di militari dell’Arma dei Carabinieri col compito di provvedere alla sua sicurezza; rimasi sconcertato dall’elevato numero di agenti che lo sorvegliavano in ogni punto cardinale, e dopo l’intervista chiesi al responsabile della sicurezza il perché non fossi stato perquisito prima dell’incontro con Magdi Allam , il carabiniere mi rispose che anche se non ero stato perquisito fisicamente, l’assenza di armi da fuoco o da taglio o di esplosivo delle mie tasche era già stata ben controllata in altro modo… “” diciamo elettronicamente”” aggiunse il carabiniere sorridendo.
L’intervista a Magdi Allam fu tra le più belle che io abbia mai realizzato: ebbi modo di discutere con lui della presa del potere nella striscia di Gaza da parte di Hamas avvenuta qualche giorno prima, dell’Iran di Ahmadinejad, degli Hezbollah in Libano, a parte la sua grandissima preparazione storica e geopolitica mi colpirono i suoi modi estremamente gentili , la sua eloquenza forbita ma mai ampollosa, ma soprattutto la sua grandissima affabilità e simpatia. Ebbi come l’impressione di non stare intervistando solo un acutissimo giornalista dei nostri giorni ma bensì un nobile o un intellettuale di altri tempi, un uomo di vastissima cultura e dalla regalità innata ma che al contempo sapeva porsi al livello degli ultimi, come si dice infatti solamente le persone grandi sanno farsi piccole.
Il nuovo libro di Magdi Cristiano Allam (egli ha voluto infatti scegliere questo suo secondo nome per il suo battesimo), “Grazie Gesù” edito da Mondatori, non è solo un volume di piacevole lettura ma la testimonianza di una conversione maturata da lungo tempo. Nato in Egitto 56 anni fa, Allam scrive della sua conversione e del suo battesimo avvenuto per mano di Sua Santità Benedetto XVI nella notte della scorsa veglia pasquale nella basilica di San Pietro, come il coronamento di un percorso spirituale ed umano iniziato in tenerissima età. Egli infatti per volere della madre, seppur musulmana, compì i primi studi presso una scuola elementare gestita da suore italiane nel suo natio Egitto, per proseguire la sua educazione superiore in un istituto di salesiani sempre al Cairo. Per ben quattordici anni benché non si fosse mai di convertito al cristianesimo, in questo ambiente profondamente cattolico il giovane Magdi ebbe modo di iniziare a leggere la Bibbia e di restare affascinato e coinvolto dalla figura umana e divina di Gesù Cristo. In questo suo ultimo libro l’autore non manca di sottolineare come la figura di Cristo abbia orbitato intorno a tutta la sua esistenza benché la sua conversione sia poi avvenuta in età matura. Molti sono i riferimenti ai tanti religiosi italiani che hanno contribuito alla sua formazione culturale ed umana e che lo hanno portato nella notte del 22 marzo 2008 a ricevere il battesimo dal Papa. Purtroppo però come ogni vicenda umana ed editoriale del giornalista egiziano, il suo battesimo ha suscitato un mare di reazioni alcune delle quali estremamente piccate e risentite. Diverse personalità sia islamiche che non hanno infatti affermato in modo più o meno esplicito che questo battesimo non “S’era da fare” , Magdi Cristiano smonta però una per una tutte le accuse che gli vengono rivolte, in particolare l’accusa di essersi fatto battezzare dal Papa in diretta televisiva solamente per ricercare notorietà, mentre invece la cerimonia sarebbe dovuta avvenire magari in una chiesetta sperduta e celebrata da uno sconosciuto sacerdote. Allam risponde che è prassi consolidata che un gruppo di neofiti adulti siano battezzati durante la veglia di Pasqua dal vescovo della diocesi dove vivono, ed essendo il Papa il vescovo di Roma dai tempi di San Pietro ed abitando il neofita in questione nella città capitolina da decenni, questo battesimo non è stato costruito mediaticamente ad hoc per dispiacere a nessuno.
Nel libro non mancano le critiche verso quello che l’autore chiama un atteggiamento di sudditanza verso “l’islam”, che egli scrive volutamente con lettera piccola per porlo sullo stesso piano mediatico di tutte altre religioni: viene fatto notare infatti come sui giornali le parole buddhismo o cristianesimo o induismo non siano mai scritte con la maiuscola, mentre questo privilegio spetta sempre e solo alla religione dei musulmani.
Secondo Allam la sudditanza verso la religione islamica avviene in Occidente in vari modi: ad esempio tollerando di fatto la poligamia come avverrebbe in Gran Bretagna, oppure censurando opere artistiche nelle quali sono criticati i musulmani e il loro credo.
Prendendo le distanze dalla fede islamica Magdi Cristiano afferma chiaramente il suo impegno a tranciare ogni legame con la precedente religione professata, così come vi è la sua dichiarazione di non voler assolutamente vivere come un “ex musulmano”, cioè nell’acredine verso la religione abbandonata.
In questo libro “” Grazie Gesù” emerge la consapevolezza dell’autore che il battesimo in quanto rinascita rappresenta il punto di partenza di una nuova vita nella fede, di un impegno quotidiano e costante nell’imitazione del Cristo, nell’accettazione del suo messaggio e nella testimonianza sua passione.
Sia permesso anche a me dare il benvenuto nella comunità cristiana ad un nuovo fratello che è già uno stimatissimo collega e che ho avuto il piacere e l’onore di intervistare e di conoscere.
Benvenuto Magdi Cristiano nella Chiesa di Gesù Cristo: possa il battesimo officiato dal Santo Padre averti fatto rinascere a nuova vita, possa il co
rpo di Cristo che hai incontrato per la prima volta nella Comunione aver toccato tanto il tuo corpo quanto la tua anima, possa lo Spirito Santo che hai ricevuto con la Cresima infonderti la consapevolezza di essere testimone di Dio Padre.