La settimana scorsa durante una puntata sonnolente della trasmissione condotta da Barbara Palombelli, la giornalista che non le manda a dire, Maria Giovanna Maglie, per svegliare la trasmissione, se n’è uscita con una frase forte che avrebbe dovuto far saltare sulla poltrona chi l’ascoltava. Invece, tale frase è passata in cavalleria. In breve, avrebbe detto – la Turchia ha avuto dieci miliardi di euro per governare l’emergenza profughi e con quei soldi ti compri la Libia -. Né più, né meno di quello che sto dicendo io ormai da alcuni anni. In effetti, il trattamento che ricevono i profughi che arrivavano in questa nazione non è accettabile. Perciò, se non è accettabile, è inutile continuare con l’attuale politica che porta solo ad abusi e violenze verso donne e uomini in campi di detenzione che sono al limite della sopravvivenza. Che accordi vuoi fare, che aiuti vuoi dare a un paese che oltre ad essere governato e spaccato da due uomini forti, in aggiunta ha diverse altre milizie che rispondono ad altri signori della guerra che traggono il mantenimento di queste truppe da affari sicuramente poco puliti? Poi, ci mettiamo anche le tribù nel deserto che, fin che c’era il “cattivo” Gheddafi, stavano buone e si accontentavano di ricevere la valigia mensile piena di dollari per non fare una ceppa di nulla. Oltre a tutto ciò si annovera una corruzione dilagante per spartire eventuali aiuti umanitari. Proviamo poi a pensare che se anche esistesse una polizia, secondo voi sul molo o sulla spiaggia l’agente impedirebbe allo scafista di turno di caricare un barcone pieno di disperati per intraprendere una traversata sicuramente pericolosa e pagata a caro prezzo verso un posto migliore? Io sono convinto che fra un pugno di euro e un’oncia di piombo, l’agente preferisca la prima soluzione e si giri dall’altra parte. In caso contrario, non si spiegherebbe il costante arrivo sulle nostre coste, ma anche su altre, di barche e barchini o navi dell’ONG. Se esistesse veramente un governo forte, le cosche che gestiscono questo sporco traffico di esseri umani potrebbero sopravvivere? Io non credo. L’unico modo di sistemare la situazione è l’intervento di un corpo militare europeo o dell’Onu con chiare e serie regole d’ingaggio (del tipo: o mi dai il fucile o ti sparo) che disarmi tutte le milizie e prepari un’autorità di transizione e la creazione di un esercito e polizia seria. Però, i pacifisti e l’informazione, diciamo quella corretta, se ne stiano a casa! Con la cifra sopra citata si può fare. Su questo argomento certi antimilitaristi se la dovrebbero prendere poi con i loro governi (Francia, Inghilterra e Usa), che sguazzano in questo casino mortale, da loro creato, per strappare a noi italiani le concessioni favorevoli nello sfruttamento del sottosuolo. E adesso, come la Maglie, la dico grossa. Se non vogliamo i sacchi di plastica neri e le mamme che piangono, con quei dieci miliardi arruoliamo un po’ di militari in pensione e mandiamo loro. Non sarà molto regolare, ma forse questo salverà molte vite umane. Sono scelte: non centra la civiltà o la democrazia. Il mondo, non si cambia a parole. Ci vogliono, purtroppo, cose concrete che possono piacere o meno alla propria coscienza. Comunque, l’Italia non può diventare il campo profughi dell’Africa. Tutto il resto è noia.