Ma l’Italia fa davvero ridere?

Condividi su i tuoi canali:

None

Il mondo non ride dell’Italia; anzi ci guarda con ammirazione e ci imita, ma fatica a capire la nostra politica. Sosterrà lealmente Renzi nonostante qualche sorrisetto di troppo in conferenza stampa.

di Alberto Venturi

*****

Ha ovviamente fatto il giro del mondo lo sguardo sornione e complice che si sono scambiati il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy, alla domanda del giornalista di Radio Radicale David Carretta, sul fatto che Renzi voglia  “dare maggior potere d’acquisto agli italiani, rilanciare la domanda con 10 miliardi di euro per 10 milioni di lavoratori e questo aumentando il deficit. La ragione politica è che si tratta di una risposta agli euroscettici in vista delle elezioni europee. Voi condividete questo approccio? E’ giusto aumentare il deficit per rispondere ai timori elettorali?”.

Posta così, la domanda solleciterebbe anche a me un sorriso d’intesa con i miei vicini, ma non per Renzi; per il giornalista che ha banalizzato un tema assai più articolato. La risposta di conseguenza è stata l’unica possibile, basic e altrettanto banale: “In Europa tutti devono continuare ad applicare le regole convenute“, completata con “”Non ho ancora avuto occasione di parlare direttamente con Renzi, lo farò domattina per capire esattamente quale sia la natura delle sue dichiarazioni””.

Se però il sorriso è stato di sufficienza verso Renzi, così come fu quello della Merkel e di Sarkozy per Berlusconi, non risulta inatteso. L’Europa non capisce la politica italiana e negli ultimi anni abbiamo partecipato agli incontri internazionali con quattro primi ministri di opposto colore politico, ma con l’uguale esigenza e richiesta di deroghe agli impegni assunti.

Per fortuna la politica non si fa con gli sguardi; a livello istituzionale contano gli accordi ufficiali ed è a quelli che deve mirare Renzi, sapendo ovviamente che corre in salita, essendo lui ancora uno sconosciuto, portatore di parole, non di fatti, con il testimone ricevuto da un predecessore ostico all’Europa come Berlusconi e da altri due, Monti e Letta, che sono durati lo spazio di un mattino.

L’incontro con Barroso è stato positivo: “L’Europa sosterrà le riforne dell’Italia” e io do ragione a Renzi quando afferma che l’Italia non si presenta come uno studente fuori corso, ma come un Paese fondatore” e ha fatto bene a sottolineare che l’Europa deve essere parte della soluzione, non rappresentare un problema per la nostra nazione.

Nel mondo prendono seriamente tutto ciò che è italiano  e continueranno a domandarsi come un popolo che insegna lo stile, il design, il gusto, la bellezza, la funzionalità, non sia capace di darsi rappresentanti all’altezza, ma questa è un’altra storia.

 

Dall’Europa sorrisi a Renzi come a Berlusconi?                              I leader cambiano ma senza riforme il risultato non cambia

 

di Gianni Galeotti

*****

Non si sa se i sorrisi ironici che il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ed il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso si sono scambiati prima di rispondere ad una domanda sul programma di riforme dell’Italia posta da un giornalista di Radio Radicale, siano stati la conseguenza dall’atteggiamento snob tenuto nei confronti dell’Italia o del basso livello ed alla prolissità della domanda stessa; fatto sta che la sostanza non cambia. Renzi, non per colpa sua, ma perché solo da pochi mesi è al governo, è andato in Europa vendendo fumo ed il fumo non si può che commentare facendo spallucce. Come gia detto e scritto, gli 80 euro in busta paga che dovrebbero arrivare non si sa ancora bene attraverso quale copertura, servono più alla campagna elettorale PD per le europee che a rappresentare un provvedimento davvero capace di rimettere in moto l’economia o il lavoro. Sicuramente è un segnale positivo per le famiglie, e ben venga questo segnale, ma non è nulla di strutturale. Da qui, forse il sorrisetto. Per il portavoce di Van Rompuy, Dirk De Backer, “”si è volutamente travisare un sorriso”” e….””Van Rompuy e Barroso volevano solo coordinarsi su chi avrebbe dovuto rispondere al giornalista””. Per una parte della stampa italiana si è invece trattato di una riedizione del duetto tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy dell’ottobre 2011 che marcò il punto più basso (o alto, dipende dai punti di vista) nelle relazioni tra l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’Europa.

 

Che sia così o pure no, forse più del sorriso dei due rappresentanti europei la cosa imbarazzante per l’Italia è stato il fatto che al termine della mezz’ora di incontro sui provvedimenti per spronare la crescita e combattere così l’euroscettiscimo che si era tenuto la stessa mattina tra Van Rompuy ed il Premier Renzi, lo stesso Van Rompuy si era limitato ad un laconico: “”Non c’è nulla da dire””. E non avrebbe potuto fare altro. Come detto, la montagna del viaggio europeo di Renzi, ha partorito un topolino e alla fine, che il Premier se ne faccia una ragione o meno, è tornato a casa con le ‘pive nel sacco’. Dietro gli slogan di un’Europa che “”così non ci piace”” e alla critica su “”vincoli astratti”” Renzi non ha potuto che farsi dire dai rappresentanti europei, ‘torna quando hai fatto ciò che hai detto, poi vedremo’. Nel frattempo ingugnati il Fiscal Compact imposto dalla Germania i cui vincoli da 50 miliardi l’anno sono ovviamente confermati per l’Italia. I Premier cambiano ma da Monti a Bersani a Renzi fino ad ora la differenza, in termini di risultato nei confronti dell’Europa, deve ancora emergere. Renzi deve annunciare meno e fare di più. Ha generato tante aspettative non solo tra gli italiani ma anche in Europa, Ora deve solo convincere di non essere un bluff. Perchè se così fosse gli italiani gli regalerebbero ben di peggio che un sorriso.

 

 

[ratings]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

Potrebbe interessarti anche...

Benvenuto Dicembre!

Sede di Sassuolo  Sede di Formigine  Sede di Maranello Appuntamenti del WeekendSpazio aperto – sede di Sassuolo, Formigine e MaranelloSabato 2 dicembre dalle 9 alle 12.30 – Momenti di

MARINA CANEVE. BRIDGES ARE BEAUTIFUL

Prosegue il viaggio del progetto, tra i vincitori della XII edizione di Italian Council e proposto da FMAV Fondazione Modena Arti Visive.Dopo Maribor, Lione e

IL SINDACO RICORDA GIULIANO MUSSINI

“Una persona straordinaria, tra i principali artefici dell’evoluzione della nostra città, da terra depressa nel primo dopoguerra a capitale mondiale della ceramica. Ho avuto al