L’intervista della settimana: Giuseppina Baggio

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E' stata eletta a Carpi consigliere comunale nelle liste del PdL nelle amministrative del giugno 2009. Attualmente ricopre la carica di vicePresidente del consiglio comunale.


Bice intervista la prof.ssa Giuseppina Baggio: Di origini siciliane, si trasferisce a Modena con la sua famiglia quando è ancora  giovane studentessa. Si laurea all’Università  di Parma in  Storia moderna e all’Università di Modena in Giurisprudenza. Studiosa del grande modenese Ludovico Antonio  Muratori, negli anni 70 diventa cittadina di Carpi .

 

Gentile Prof.ssa,  cosa ( o chi ) è stato che ha acceso in Lei l’interesse per la politica?

 

E’ una passione che ho sempre avuto, anche se da esterna. Nelle ultime elezioni amministrative ho avuto l’opportunità di partecipare attivamente, e a questo punto della mia vita, considerati impegni personali, di lavoro e famigliari, ho ritenuto fosse arrivato il momento di dar forma concreta a questa passione, nella città in cui vivo da più di trent’anni

 

Lei è una studiosa di Storia del Diritto. Del pensiero politico del suo conterraneo siciliano don Luigi Sturzo,  al quale il PdL sostiene di  ispirarsi, c’è qualche aspetto oggi che a suo modo di vedere deve essere maggiormente accentuato o valorizzato ?

 

Credo che il pensiero cattolico, ma alla stesso tempo liberale e laico di Don Sturzo abbia una sua naturale collocazione in un grande partito popolare come il PdL. Credo anche si debba tornare all’idea sturziana che si ispira al cristianesimo, come fonte principale di ispirazione dell’azione dei cattolici in politica, senza però dimenticare che Stato e Chiesa sono due entità diverse: cioè rispetto della tradizione da cui veniamo, e della cultura, ma con la testa rivolta al futuro.

 

Berlusconi ha individuato in Vladimir Putin un maestro di liberalismo degno di tenere corsi alla scuola del vostro partito. Come commenta questa indicazione.

 

Bisogna riconoscere a Silvio Berlusconi la capacità di attirare l’attenzione dei media sul suo agire pubblico. Per questo ritengo che la scelta di Putin sia un’abile iniziativa di marketing, agevolata dall’amicizia che esiste fra i due uomini politici. E come tale vada considerata.

 

Il PdL si avvia ad un nuovo congresso. Sarà un congresso ricerca del successore o la consacrazione dell’attuale dirigenza?

 

Ad oggi non vedo un successore di Berlusconi, però credo che il Congresso servirà a definire altri ruoli del partito. E soprattutto vedo di buon occhio i congressi a livello locale, affinchè i vertici del partito finalmente siano espressione della base locale. Attualmente tutti i coordinatori locali sono stati “nominati”, questo per ovvi motivi di organizzazione interna di un partito giovane. Ora penso che  la fase di transizione sia passata. Ed i tempi siano maturi per dare la parola alla base.

 

Il PdL è un partito che a livello nazionale si è strutturato ed conformato a misura della leadeship carismatica del suo fondatore. Dunque a livello periferico , in un comune come Carpi, nel caso di carenza di un suo leader carismatico come viene selezionata la sua classe dirigente se non secondo gli imprimatur di proconsoli nominati da Roma?

 

Come dicevo, i coordinatori provinciali sono stati nominati l’anno scorso appena fondato il PdL. E a livello locale sono stati definiti dei coordinatori nei vari comuni. Ma con i congressi provinciali e comunali questa fase arriverà a conclusione

 

C’è un  programma TV  che sta vincendo negli indici di gradimento dei telespettatori italiani Si tratta de “La pupa ed il secchione” dove belle ragazze  ridenti gaudenti risultano e
ssere vincenti anche se sfoggiano oltre  le gambe una miseria culturale sconfortante. Abbiamo toccato il fondo o questo è il prezzo che dobbiamo pagare alle libertà di pensiero?

 

Non abbiamo toccato il fondo: per un programma come quello, ne abbiamo altri come Report, L’ultima Parola, Annozero, Matrix, Exit… e chi più ne ha più ne metta, che consentono allo spettatore di scegliere. Quando spariranno gli approfondimenti in televisione, avremo raggiunto il fondo. Da chiedersi semmai è perché il livello di scolarizzazione si sia alzato, ma non il livello culturale. E di conseguenza il livello della richiesta di divertimento televisivo.

 

I nostri Sindaci, con l’elezione  diretta e il premio di maggioranza che viene loro garantito, sono  diventati gli interlocutori esclusivi della popolazione. In questa situazione che ruolo assume il consiglio Comunale e fino  a che punto è visibile e gratificante il ruolo della minoranze?

 

Penso che il sistema delle comunali sia corretto: una sorta di presidenzialismo a livello locale con elezione diretta. Il Consiglio rimane importante perché permette la discussione delle decisioni: l’opposizione attraverso interpellanze, interrogazioni e ordini del giorno, ha il fondamentale ruolo di controllo dell’azione di Governo. E attraverso proposte di delibera alternative, può integrare, discutere, o spiegare ai cittadini cosa farebbe un governo cittadino di altro colore. Insomma l’opposizione se vuole può esercitare il suo ruolo, e – aggiungo – ha il dovere verso i suoi elettori, di farlo.

 

Quali sono i pregi e quali i difetti che maggiormente individua all’interno del consiglio comunale di Carpi?

 

Il pregio di questo Consiglio è che le opposizioni sono più forti di 5 anni fa. E questo costringe la Giunta ad un confronto serrato. Il difetto è che poco dell’azione fatta in consiglio esce dal consiglio. La partecipazione dei cittadini ai consigli è da sempre ridotta, e a parte le dichiarazioni-spot di alcuni rappresentanti della Giunta, non c’è un vero dibattito pubblico sulle grandi questioni. E noi come consiglio dovremmo invece essere stimolo su questo fronte

 

Se diventasse Sindaco quale sarebbe la prima cosa che realizzerebbe?

 

Di questi tempi, con la durezza della crisi che stiamo affrontando, per prima cosa agirei sui capitoli di spesa. Taglio delle consulenze, dei contratti esterni, a favore del welfare. La cultura, gli eventi sono importanti, ma non più della sopravvivenza delle famiglie

 

Cosa manda dire di particolare , attraverso queste righe, a suoi elettori?

 

Che noi ci siamo: che io ci sono. Che se hanno segnalazioni da fare, lamentele, questioni da segnalare, che dovessero rimanere inascoltate, vengano da noi dell’opposizione. L’ascolto dei cittadini è un dovere. La collaborazione e la partecipazione dei cittadini, di cui tanto si riempie la bocca la sinistra, in realtà spesso viene trascurata. Noi siamo qui per ricordarlo alla Giunta.

 

Qui si concludono le nostre domande per lasciare spazio ai quesiti e ai commenti che i lettori di Bice ritengono opportuno sottoporre alla attenzione della Prof.ssa Giuseppina Baggio che ringraziamo per la disponibilità riservataci.

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