Limiti

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"" ...il mondo è pieno di bacchettoni insopportabili che mutuano il loro stile esistenziale dai sepolcri imbiancati di evangelica memoria...""
art. di Maria

Si offenderà, la signorina Balivo, probabilmente, ma credo di dover di spiegare chi è, prima di parlare di lei, dato che la sua fama non ha ancora raggiunto tali vette da essere universalmente riconosciuta. E’ una giovane di belle speranze, di molte ambizioni, con risultati, ahilei,  non  proporzionali allo sforzo.

Fa trasmissioni “”per famiglie”” indossando, si fa per dire, gonnelline alte un palmo, atteggiando il viso a mestizia, quando tratta casi umani, il solito campionario fatto di gente abbandonata alla nascita,amorevolmente allevata da genitori adottivi, ma che vuole assolutamente ritrovare la madre biologica…fatto  di parenti, fin troppo  loquaci,di morti ammazzati…fatto  di coppie “scoppiate” etc.

Sembrerò cinica, mi spiace,  ma nutro  una viscerale avversione per il “”dolore-spettacolo”” propinato in trasmissioni televisive.

Un mio limite.

Tornando alla Balivo, sta vivendo il classico quarto d’ora di celebrità grazie alla sua dichiarazione :Se dovessimo vincere il campionato, sarei pronta e felice di fare uno strip tease”….“si tratterebbe di uno strip elegante. Ma è una promessa”.(Parla dell’eventuale scudetto del Napoli).

Sull’argomento, mi permetto di consigliare la lettura di un gustoso articolo, se già non l’avete letto, di Tommaso Pellizzari, Ma sono l’unico al mondo che dice no allo strip della Balivo?.

L’autore,che si definisce “…un maschio eterosessuale appassionato di calcio. Insomma, il maschio medio italiano più maschio medio italiano che ci sia…” non solo trova la sortita poco originale, si permette anche di definirla deprimente.

Io dico che si permette, soprattutto, e fortunatamente, di differenziarsi dal prototipo del suino infoiato, cui evidentemente la signorina destinerebbe le sue (eleganti, per carità) grazie denudate, in occasione dell’eventuale  lusinghiero esito di campionato per la squadra del Napoli.

E’ ingiusto avere  dell’uomo un simile concetto, riduttivo e offensivo, ma, ancor più, trovo umiliante che una donna graziosa faccia una simile dichiarazione, dando così pienamente ragione a chi, fra gli uomini, considera le donne appunto dei begli oggetti da usare.

Senza considerare il rischio, davvero gravissimo (per la Balivo, ovviamente) che il suo exploit passi inosservato, con tutta la concorrenza che c’è in fatto di nudità del corpo femminile, del quale si fa uso,in modo almeno a me incomprensibile, accostato indifferentemente a liquori, trattori agricoli, yoghurt, vernici, etc. Ecco, con tutta questa concorrenza, potrebbe davvero non accorgersene nessuno che si spoglia anche la Balivo.

Un altro mio limite è meravigliarmi che, ad esempio, Bianca Balti, la bella top model protagonista dei nuovi spot della Tim, riesca indifferentemente a posare, ammiccante, seni al vento, natiche svettanti e tanga striminzito…e ad essere in prima fila, in piazza, insieme a tante altre donne che protestavano contro la mercificazione e lo sfruttamento del corpo femminile, al grido di “Se non ora, quando”.

Un altro mio limite, capisco, ma mi sembra un po’ incoerente…ed estendo il medesimo giudizio, tanto per citare un altro caso, ad Ambra Angiolini, già quattordicenne assai svegliarina  e disinvolta, ora trasformata in intellettualoide pensosa, nonché paladina della dignità femminile…

Sono nauseata dai “”due pesi e due misure”” che per taluni  sembrano essere d’obbligo..Ossia, chi sta simpatico non sbaglia mai, chi sta antipatico non ne indovina  mai una…

Non sono una relativista.

Esiste la verità oggettiva, esiste la verità, al di fuori di noi, verità per fortuna non influenzabile dalle nostre meschine simpatie e antipatie, da opportunismi vari e da comodi alibi autoassolutori.

Trovo pertanto assolutamente disgustoso che, da certi pulpiti, vengano certe prediche,  anche se il mondo è pieno di bacchettoni insopportabili che mutuano il loro stile esistenziale, improntato alla doppia morale,  dai sepolcri imbiancati di evangelica memoria.

Di un falso moralista o  di un antidivorzista con l’amante può importarmene poco…Ma la  dignità femminile, difesa a corrente alternata, e da certi soggetti, è qualcosa che non riesco a capire.

Forse sono un’intollerante o è un altro dei miei limiti.

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