Lettera sul “”Principio Precauzionale”” e lo “”Stop al consumo del suolo””.

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Ci sono due “”Mantra”” ricorrenti oggi nei temi delle principali associazioni ambientaliste modenesi: il “”Principio Precauzionale”” e lo “”Stop al consumo del suolo””.

Se l’indagine epidemiologica sul termovalorizzatore non ha escluso al 1000% rischi, allora si agita il Pricipio di Precauzione a mò di testa di Medusa ed ecco pietrificato l’ampliamento tanto temuto della 3° linea.

Questo primo “”Mantra”” può essere applicato a qualsiasi tema, con il medesimo risultato: bloccare tutto. C’è in vista la costruzione di nuove strade o di nuovi alloggi abitativi a Modena ?

Assolutamente vietato !

Bisogna prima riempire di inquilini le migliaia di case sfitte, recuperare l’esistente con le migliorie energetiche del caso, magari anche con l’adeguamento previsto dall’antisismica: tutto pur di fermare il consumo del suolo.

Questo secondo “”Mantra”” sembra ristretto al territorio della città, dal momento che i comuni della Provincia, nel frattempo, hanno avuto uno sviluppo territoriale cinque volte maggiore di quello cittadino.

Ma il suolo così bucolicamente risparmiato a quali scopi dovrebbe essere destinato ? A boschetti autoctoni o forse all’agricoltura ?

Ma se i proprietari di fondi non vedono l’ora di poter vendere una parte dei loro terreni, com’è successo per gli espropri TAV, al fine di rinsanguare le loro finanze !

Ma se l’agricoltura è in crisi da anni, grazie anche alle riduzioni imposte dall’EU su barbabietole, grano e allevamenti animali, se oramai le campagne intorno a Modena sono coltivate a seminativi minori, a colza, a sorgo, a ravizzone.

Se calano persino i medicai perché è in crisi il Parmigiano, se i vigneti di qualità iniziano solo nei rilievi collinari, cosa resta, l’eccellenza delle nostre pere? Sono a rischio anche quelle, perché nella filiera il più penalizzato è il produttore: chi ha conferito la tanto sbandierata pera Abate di prima misura alla FRUIT MO ha ricevuto oggi un acconto di 8 centesimi al kilo ( non ci paga nemmeno le spese di potatura ) e verrà saldato a luglio 2012 con circa altri 30 centesimi… questo paga coltivare l’eccellenza !

Meglio tenere i terreni in set a side o piantare colture oleose remunerate ai minimi sempre dall’EU: non c’è proprietario di terreno agricolo che non farebbe salti di gioia se potesse vendere ! Salveremo il suolo solo per salvare il paesaggio ? Chi non riesce a trovare casa a prezzi equi potrà sempre consolarsi con belle passeggiate e biciclettate di gruppo lungo le ciclabili che dalla città inquinata portano fino alla ridente e ariosa campagna !

La dittatura del pensiero debole delle minoranze è più pericolosa di qualsiasi piano regolatore.

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