Giovedì 05 Novembre 2009 il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare il rinnovo, per il prossimo triennio, del Patto per la Scuola.
Riteniamo che si tratti di una grande occasione per riportare al centro dell’attenzione cittadina il tema dell’educazione, che non può essere delegato alle sole istituzioni scolastiche, ma oggetto di confronto e collaborazione, nel rispetto dei diversi ruoli, con le istituzioni e le famiglie: questo atto aiuta a comprendere che la scuola modenese non è sola, le istituzioni e la politica sono attente ed interessate a sostenerla per il bene di tutti.
Rispetto a questo è importante osservare come il Comune e le istituzioni locali che rappresentano lo Stato (Dirigenti scolastici e Dirigente Amministrativo provinciale) collaborino fattivamente per questo accordo, pur in presenza di un dibattito sulla scuola molto acceso e, a tratti, anche aspro tra le diverse forze politiche: è un segnale di unità importante che si manda a tutto il mondo della scuola, studenti, insegnanti e genitori, che devono poter contare sul sostegno di tutti al di là degli schieramenti partitici.
Come UDC valutiamo positivamente questo percorso, assumendoci anche l’onere di evidenziare alcuni elementi critici sui quali approfondire la valutazione nei prossimi mesi, elementi che riteniamo renderebbero il tutto più completo ed efficace in questa fase che il mondo della scuola sta attraversando.
Innanzitutto la contestuale scadenza del Patto per le scuole Paritarie era la grande occasione per poter procedere contemporaneamente al rinnovo anche di questo strumento, mandando il messaggio dell’unitarietà della scuola pubblica modenese, al di là dello specifico modello gestionale: crediamo sia stata un’occasione persa, ma recuperabile a fronte di una sincera volontà in questo senso dell’Amministrazione Comunale.
Altra questione fondamentale è un maggior coinvolgimento dei genitori e delle famiglie nei processi e nei percorsi educativi all’interno della scuola: per renderlo concretamente fattibile è necessaria una presenza maggiore e istituzionalizzata delle associazioni dei genitori, anche con l’obiettivo di rafforzarle e costituire un altro interlocutore stabile e decisivo nel mondo della scuola: anche su questo, volendo, ci sono le condizioni per iniziare un percorso.
Sui temi del bullismo avremmo voluto leggere una maggior attenzione sia in fase preventiva che di contrasto, sull’offerta culturale e di percorsi didattici un maggior pluralismo e coinvolgimento nella fase di progettazione.
Anche sul tema, delicato e spinoso allo stesso tempo, dell’equilibrio tra bambini italiani e stranieri all’interno delle diverse scuole occorre un maggior monitoraggio e azione preventiva di disagi futuri.
Su questo e altro l’UDC è disponibile ad un confronto vero, di merito, con tutti coloro sinceramente interessati al bene della scuola, cioè al bene delle generazioni future e quindi di tutti noi, affinché l’emergenza educativa, che troppo spesso percepiamo solo di fronte alle tragedie che accadono dopo nella nostra società, ci stimolino ad investire tempo, energie e dedizione all’educazione di noi stessi e dei nostri ragazzi.