La risposta è arrivata dal sottosegretario Baruffi: “Dal Dap scarso equilibrio fra le istanze contrapposte della prevenzione, della tutela dei diritti fondamentali della persona e le parimenti essenziali esigenze di sicurezza”
Con un’interpellanza la Lega (primo firmatario Simone Pelloni) chiede un parere al governo regionale sulle scarcerazioni nel periodo dell’emergenza sanitaria di detenuti con condanne per reati di mafia.
L’atto ispettivo è stato scritto anche da Massimiliano Pompignoli, Andrea Liverani, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Michele Facci, Fabio Bergamini, Emiliano Occhi, Matteo Rancan, Gabriele Delmonte, Maura Catellani, Fabio Rainieri, Matteo Montevecchi e Stefano Bargi.
“Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap)- ha spiegato in Aula Pelloni- all’inizio dell’emergenza sanitaria, a marzo, avrebbe sollecitato i direttori delle carceri a fornire all’autorità giudiziaria i nominativi dei detenuti a rischio, conseguentemente i condannati al 41 bis avrebbero uno dopo l’altro iniziato a lasciare il carcere”.
La risposta è arrivata dal sottosegretario alla presidenza della Giunta: Davide Baruffi ha riferito che “la circolare del Dap non ha contribuito a realizzare un più ragionevole equilibrio fra le istanze contrapposte della prevenzione, della tutela dei diritti fondamentali della persona, tra cui il diritto alla salute e l’umanizzazione della pena, e le parimenti essenziali esigenze di sicurezza”. Le procedure di scarcerazione, ha poi concluso, “afferiscono a materia di competenza esclusivamente statale”.
Nella controreplica Pelloni, sul tema, ha chiesto alla Giunta “più coraggio”.
(Cristian Casali)