L’aria che dovremo vivere

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A proposito di inquinamento e Nanopolveri : cronaca di dubbi e interrogativi irrisolti scritta da Massimo Guerrini

Bologna troppo smog, i cittadini denunciano il sindaco Cofferati.

Gli sforamenti delle polveri sottili nel capoluogo emiliano sono state nel 2007 ben 104, contro un massimo consentito dall’Unione Europea di 35. Questi i motivi che hanno spinto un gruppo di movimenti e associazioni bolognesi a presentare un esposto ai carabinieri contro gli amministratori comunali rei, a loro parere, di non fare nulla per limitare il traffico in città e di non avere attuato un valido disegno per migliorare la mobilità. L’esposto, che sarà inoltrato alla magistratura, ha un precedente clamoroso: nell’ottobre scorso la magistratura ha rinviato a giudizio il sindaco di Firenze e il presidente della Regione Toscana per omissione di atti di ufficio e attentato alla salute pubblica.

Solo quindici giorni fa, il 14 gennaio, sul quotidiano Il Bologna della catena E-POLIS, appariva un articolo del direttore del Nanodiagnostic di Modena, dott. Stefano Montanari, che puntava il dito sugli inceneritori e le polveri sottili. “”Gli inceneritori, che politici di “”scuola Wanna Marchi”” continuano a chiamare termovalorizzatori nonostante il divieto della C.E. che ha messo al bando quel nome in quanto fuorviante – esordisce polemicamente il dott. Montanari – sono quanto di più inutile e dannoso si possa pensare. Vanno contro ogni principio scientifico e dico che l’unico termovalorizzatore sicuro è quello che rimane chiuso””. Queste le parole di uno dei massimi esperti di nanopatologie, il quale spiega come per ogni tonnellata di rifiuti bruciati ci sia un’altra tonnellata di altre sostanze aggiunte ( ossigeno, ammoniaca, calce e acqua ) per cui dalla sua combustione escono due tonnellate di materiali estremamente più tossici di quanto non fosse il materiale di partenza. I filtri convenzionali trattengono una minima parte delle polveri primarie mentre sono inefficaci contro le polveri secondarie, le nanopolveri. E da qui in poi il racconto del dott. Montanari si fa drammatico.

“”Le nanopolveri vengono inalate e ingerite, dai polmoni e dallo stomaco in pochi secondi entrano nel sangue e da qui ai tessuti dove vengono sequestrate e bloccate per sempre, senza poter essere espulse ma pronte a colpire””. Si, perchè sempre secondo il dott. Montanari queste polveri nel circolo sanguigno possono produrre malattie cardiovascolari, ictus, infarto, trombo embolia polmonare, malattie neurologiche, malattie della sfera sessuale, malformazioni fetali e molte altre patologie. Casualmente il giorno dopo, martedì 15 gennaio, sul quotidiano modenese L’INFORMAZIONE appare nella pagina dedicata all’emergenza rifiuti dalla Campania un corsivo della dott.ssa Antonietta Gatti del laboratorio di Biomateriali dell’Università di Modena nonché moglie del dott. Montanari, che denuncia, oltre all’insana pratica di incenerire qui i rifiuti non differenziati di Napoli , il continuo sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria.

Denuncia che avrà ampliamente modo di perfezionare durante il convegno organizzato il 18 gennaio dai Circoli del Buongoverno di Modena, a fianco del noto avvocato Taormina; tema della serata, l’inceneritore di Modena e il suo raddoppio (per ora) bloccato dal ricorso del comitato Ambiente e Salute.

In quest’ultima circostanza la dott.ssa Gatti calava una carta pesante sul tavolo dell’allarme salute, affermando che nelle sue ricerche effettuate con microscopio ultra-sensibile aveva sempre rilevato nei tessuti tumorali la presenza delle pericolose nano-particelle.

Che dire, se la magistratura bolognese darà ragione ai cittadini si somma precedente a precedente e tutto diventa possibile, anche l’eventualità di una eguale denuncia nei confronti del sindaco di Modena, per incapacità di calmierare le polveri sottili attraverso il risibile blocco della circolazione ( durante il quale aumentano addirittura! ) e di mettere in serio pericolo la salute dei suoi cittadini con una piaga d’Egitto: le nano-polveri.

L’utilità della ricerca non si discute ma certe affermazioni, se non documentate ed inoppugnabili, rischiano di procurare allarmi e fobie nella popolazione.

Ma tant’è, esistono comitati e associazioni modenesi che non esiterebbero a sottoscrivere tale denuncia, e la documentazione medico-scientifica potrebbero fornirla proprio i dottori Montanari e Gatti. Tanto più che proprio il dottor Montanari, in un articolo del 28-01-2007, annunciava alla stampa ed agli iscritti della sua mailing-list che entrerà attivamente in politica: “”Non c’è ancora nulla di deciso e definitivo ma è un’opportunità che sto valutando molto seriamente, ma fuori dai partiti. Il mio eventuale programma? Saranno l’ambiente e la salute.””

Chi vivrà, è il caso di dirlo con questa nube di polveri sulla testa, vedrà di che aria dobbiamo vivere e come smaltiremo i nostri rifiuti.

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