La terza narice

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Qualsiasi significato si voglia dare al giorno d’oggi alle abusate parole, Destra e Sinistra, di certo non sono così assolutista, o accecata dall’ideologia, da non vedere il buono e il giusto ovunque esso si trovi.
art. di Maria

 

Non solo in momenti di difficoltà generale e di crisi, ma anche in momenti in cui tutto viaggia su binari sereni, mi è accaduto di pensare a quanto  siano anguste le pareti dell’ideologia, in ogni campo. Non siamo monoliti ma poliedri, e alle nostre sfaccettature aderiscono e combaciano persone e idee differenti. Non c’è da meravigliarsi,quindi, di fronte ai contrasti, talvolta sorprendenti,  altri buffi, altri ancora incredibili.

Se analizzo, dalle piccole alle grandi cose della mia vita, questo mi è accaduto sovente. A qualcuno disinteressato al calcio ovviamente questa può apparire una cosa trascurabile  ma io, interista dalla nascita, ho avuto il mio alter ego in un appassionato milanista, un amico per il quale avrei dato la vita e, in oltre dieci anni di conoscenza, mi ha dato la certezza che anche lui l’avrebbe fatto per me.

Se queste sono sciocchezze,  allora dico che a me, “di Destra” da sempre, è accaduto di leggere scritti di persone “di Sinistra” ritrovandomi talvolta d’accordo. Qualsiasi significato si voglia dare al giorno d’oggi a queste abusate parole, Destra e Sinistra, di certo non sono così assolutista, o accecata dall’ideologia, da non vedere il buono e il giusto ovunque esso si trovi.

Probabilmente sono ancora alla ricerca, come ho talvolta affermato, del mio ideale “partito Arcadia” che incarni la perfezione politica, che risponda ad ogni mia più alta aspirazione,  come persona e come  cittadina elettrice.

Fatto sta che non sono mai riuscita a tacere critiche e giudizi anche duri, tuttavia sempre intellettualmente onesti, nei confronti della mia parte politica, attirandomi l’astio di chi, evidentemente, ritiene che la verità e la giustezza delle idee siano solo a Destra, in “”questa”” Destra poi, decisamente anomala. E c’è stato anche chi, benevolmente, nella fattispecie l’amico poeta William de Generis, con il quale ho affinità politiche,calcistiche e non solo, si è offerto di munirmi (con un banalissimo succhiello,che barbarie) della  guareschiana terza narice.

Non mi sono offesa, l’ho trovato spiritoso come sempre…tuttavia, mi chiedo come potranno, lui, e altri appartenenti alla Destra, eventualmente giudicarmi, quando caldeggio la cosiddetta “patrimoniale”, praticamente indolore per i “grandi ricchi” data la consistenza dei loro beni, ritenendo io doveroso da parte di chi ha moltissimo, contribuire, in misura maggiore, a risanare il nostro disgraziato Paese.

O quando mi chiedo,ad esempio, con quale faccia un tal signor Amato, titolare di pensioni insultanti per ogni comune  mortale, possa dire che le pensioni di anzianità, dopo 35 anni di lavoro beninteso,debbano essere abolite…lasciando solo quelle di vecchiaia.

O quando, sbigottita, vedo parassiti che percepiscono lauti vitalizi per brevi frequentazioni in  Parlamento, (un quinquennio, in altri casi anche  meno) legiferare serenamente,onde spedire  in pensione la plebe a  67 anni e oltre…

A questo proposito, si potrà obiettare, che “loro” lavorano ancora, eccome, e in età ben maggiori…

Sì, certo, non c’è bisogno che ce lo dicano, abbiamo ben presenti i gerontocrati che hanno in mano le sorti della Nazione…Gerontocrati che, lavorando,  percepiscono prebende da favola da sommare a ricche pensioni, ricompensa per le pregresse loro attività.

Ma, a qualcuno sfugge che è ben differente fare il ministro, il senatore, il deputato,ma anche il manager, il direttore di banca, l’amministratore delegato,il consigliere, l’esperto,  il consulente o che so io…rispetto a fare l’operaio addetto alla pressa. E se questo può effettivamente sembrare bieco populismo qualunquista, dico che ogni altro lavoro, anche gratificante, anche bellissimo, come l’insegnante, l’infermiere,l’impiegato, è sicuramente differente dalle categorie di cui sopra. Non parliamo poi di quanto sia diverso fare il poliziotto, il vigile del fuoco, il carabiniere…

Professioni svolte da persone normali, con stipendi più o meno adeguati, ma  in ogni caso persone che devono sempre essere presenti a sé stesse, che devono fare, a cinquanta o a sessant’anni, la vita dei ragazzi di venti, o trenta…

Senza considerare, poi, che ci dovrebbe essere lo spazio non solo per lavorare, nella vita, ma anche per vivere. Chi è contentissimo di lavorare a sessantacinque, settanta o cento anni, lo faccia, se non ha niente di meglio da fare, se gli aggrada…ma non obblighi il resto del mondo a fare lo stesso, trovandolo pure giusto.

Mi sembrano concetti trasversali alle ideologie e ai partiti, questi…o sono  ritenute idee di “Sinistra”?

Se così fosse, allora, con le lacrime agli occhi,  pur certa di essere vittima di un giudizio frettoloso e sommario, pensando alle mie profonde e irrinunciabili idee di Destra, dico a William de Generis di procedere pure…spero soltanto che la terza narice mi doni.

 

 

Maria

 

© Riproduzione Riservata

 

 

 

 

 

P.S.

 

Sono consapevole che la cosa ha un’importanza vicina allo zero, ma ho mutato  la piccola immagine che usavo come copertina, sempre la stessa, da troppo tempo…Mi fa venire in mente le persone che passano a miglior vita a 107 anni e i parenti mettono nel necrologio sul giornale  le loro foto della Cresima, più o meno…Inoltre, “quella” Maria, non esiste più,  la Maria di allora, è morta, ha perso la fiducia nel  genere umano e molte illusioni su di esso…Metto una foto che ho fatto qualche giorno fa, mentre ero al telefono con una persona amica,  anche in suo onore.

 

 

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