E’ giunta al suo settimo Natale, coordinata e scritta ancora una volta dal giornalista Luigi Giuliani, aiutato da Luciano Callegari, con il contributo del Comune, della Lapam e di Fattore P, ma la bellissima tradizione di un libro come regalo natalizio per i Fioranesi data quasi vent’anni e bisogna risalire a ‘Eravamo’.
Vado a ripescare una postfazione che avevo scritto su ‘Mi ritorna in mente 4’ per trovare motivi di speranza ma anche di avvertimento:
“Finché una comunità investe in libri e nella coltura della propria cultura, c’è speranza di un futuro di progresso.
Un libro, come i diamanti, è per sempre; pronto, ogni giorno, a ripetere il suo racconto e a trasmettere magia a chiunque lo apra. E’ un amico in grado di accompagnarti lungo il cammino della vita, il saggio indicatore della strada avanti a te, il ricordo di quella percorsa o un trampolino per immergerti nella memoria.
Ecco. Storia e memoria. A Fiorano Modenese siamo fortunati ed abbiamo esimi Maestri nello studio dell’una e dell’altra disciplina. Carlo Malmusi, Guido Bucciardi, Giancarlo Silingardi, Gianna Dotti Messori e Domenico Iacaruso hanno saputo fare storia dai documenti; Natale Amici, Augusto Amici e Luigi Giuliani consentono alla memoria di diventare documento e di attraversare il tempo, materia prima degli storici. Grazie all’impegno loro, dei tanti altri collaboratori a vario titolo, degli sponsor e degli editori, possediamo una biblioteca fioranese, ricca di oltre cento titoli, della quale forse nessuno ha più compiutezza, rendendo indispensabile ormai ricostruire la bibliografia della nostra comunità, ricordandoci che ai libri non piace stare sugli scaffali, ma nelle nostre mani. Come il diamante, sfavillante quando indossato, è soltanto una pietra se chiuso in cassaforte”.