La scimmietta sull’organetto

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A meno che i cittadini non decidano di passare dalle parole ai forconi, per convincerli a fare a loro volta qualche sacrificio,nessuno toccherà quei privilegi.
 

 

 

Il cosiddetto “virgolettato” se il  giornalista è una persona corretta, riporta esattamente le parole dell’intervistato, in questo caso l’intervistata,dato che mi riferisco alla parlamentare Mussolini. Il giornalista che ha avuto il privilegio di raccogliere le sue impressioni sulla spinosa questione del taglio (per ora solo ventilato) dei vitalizi ai parlamentari,  è Tomaso Labate, per il settimanale femminile “A”. Il  titolo, virgolettato, che si presume quindi sia fedele e attendibile,  è del Corriere del Mezzogiorno.

Eccolo:«Nessun vitalizio ai politici? È un’istigazione al suicidio» Mussolini (Pdl) (vedi qui)

Un’intervista assolutamente sopra le righe ogni caso, anche a prescindere dalla sparata del titolo, classica, “alla Mussolini” intesa come popolana meridionale, incapace di rinunciare, almeno qualche volta, a fare sensazione,  sempre e in maniera così insopportabile; lungi da me  scomodare suo nonno, che sicuramente si rivolta nella tomba, oggi come in passato, di fronte a certe sparate della privilegiata nipote.

Eccovi alcuni passaggi, rigorosamente scelti tra i virgolettati.

Qui è gigionesca :“È come se ci mandassero nudi per strada. Poi è ovvio che uno si ammala, prende l’influenza, si aggrava, arriva la polmonite e quindi…”

Qui inferocita: “Per i cittadini soffriamo ancora poco. Vogliono vederci soffrire ancora di più. Se abbassassero i nostri stipendi a 1. 000 euro al mese, la gente ci vorrebbe veder prendere 500 euro”.

Qui, a modo suo,  ironica: «Eh no, mi spiace, non è così. Facciamo le cose come si deve a questo punto. I cittadini vanno in pensione a 65 o 67 anni? Bene, allora noi della presunta “”casta”” andiamoci a 70. Questa soglia dei 60 non ha senso»

Ecco, chi ha tempo, voglia, e stomaco, può proseguire la lettura al link che ho segnalato qualche riga sopra.

Si capisce che ai parlamentari deve davvero fare tanto male  anche solo il pensiero di avere qualche sforbiciata a emolumenti e privilegi e, parlando, si rompono gli argini.

Eppure qualcosa di giusto l’ha detta, la gentile signora.

In effetti, i politici soffrono proprio poco. Direi che i cittadini pensano che non soffrano proprio per niente. La preoccupazione, poi, sull’ipotesi dei settant’anni, per la loro pensione, che emerge dalle esternazioni della Mussolini, non è  assolutamente comprensibile…Ci stanno già, fino a oltre i cento anni, in Parlamento, a ”beccarsi” quel popò di indennità…perché mai preoccuparsi di un innalzamento dell’età?

Ah, adesso capisco, forse i parlamentari vogliono che rimanga tutto come è ora, cioè percepire il vitalizio e continuare ad andare in Parlamento a percepire il predetto “popò” d’indennità.

Giusto desiderio, certo… fra l’altro le leggi al riguardo se le fanno loro stessi, non c’è Ministro Fornero che possa intervenire a cambiare alcunché, se i parlamentari  non vogliono.

E, da Destra a Sinistra, mica sono scemi. A meno che i cittadini non decidano  di passare dalle parole ai forconi, per convincerli a fare  a loro volta qualche sacrificio,nessuno toccherà quei privilegi.

Un favore, però, alla ciarliera signora lo chiedo, personalmente:

“Gentile signora, si risparmi le battute sul suicidio.

Purtroppo lei non solo non è simpatica, ma di ciò che amareggia e addolora i comuni mortali, delle difficoltà nelle quali le persone qualunque si dibattono, Lei ne capisce più o meno quanto la scimmietta sull’organetto in una fiera paesana  capisce Mozart, o Bach, o i Beatles…Lasci perdere. Il suicidio, gesto senza appello, terribile e ingiusto ma talvolta giustificabile, non è per le persone intelligenti come lei.

Lo lasci agli stupidi.

Il carcerato senza futuro, l’innocente perseguitato, la ragazzina violentata, il padre separato che non vede più i suoi figli, il piccolo industriale che non sa come pagare i suoi operai, le vittime degli strozzini, i pensionati al minimo,  gli ammalati senza speranza, i vecchi oppressi dalla solitudine, chi ha perduto la persona più cara, chi non ha più fiducia nel genere umano.

Ecco, questi  “stupidi”  potrebbero eventualmente parlarne, non lei.

 

 

Maria

© Riproduzione Riservata

 

 

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