Una nuova ondata d’immigrazione sta arrivando a Fiorano dal Sud Italia – lo dice il sindaco Pistoni – nonostante la crisi economica che ha colpito il distretto, ora dal Sud arrivano molti anziani perché preferiscono vivere sul nostro territorio per la qualità dei servizi che offre ! Anziani bisognosi di cure o con invalidi al seguito.
Un fenomeno che è diffuso e non solo a Fiorano, lo dice la crisi del Policlinico, dove oramai i ricoveri sono talmente tanti che l’assistenza non è più garantita. Le strutture sanitarie al Sud intanto continuano ad essere carenti, quando non sono assenti o non danno garanzie di deontologia medica ai pazienti. Per fortuna abbiamo il nuovo ospedale di Baggiovara, quello altrettanto recente di Sassuolo e quello di Carpi di cui è stato richiesto un’ammodernamento e ampliamento. Complimenti al candidato sindaco PdL in Comune a Modena, il magnifico Rettore Pellacani, che aveva definito l’ospedale di Baggiovara una cattedrale nel deserto, uno spreco di denaro pubblico..Professore, ma lei cosa avrebbe fatto in qualità di sindaco ? Comunque è ormai assodato che questi meridionali più che fiducia nel federalismo, hanno fede …nelle nostre eccellenze ospedaliere e nei nostri servizi sociali !
Mancava giusto il clero ! Infatti Monsignor Tinti di Carpi su TRC TV e sui quotidiani modenesi si infervora lanciandosi in una filippica in cui denuncia che i colossali investimenti per la costruzione dell’ospedale di Baggiovara hanno di fatto svuotato la bassa, lasciando in difficoltà le strutture sanitarie degli ospedali di Carpi e Mirandola, e fa richiesta di una riparametrazione di investimenti pubblici sui due ospedali “”minori””. Adesso tutti scoprono che in una regione sempre più composta da anziani ( autoctoni e immigrati ) e da un turismo ospedaliero che vede l’Emilia ( specie Modena e Bologna ) come la Mecca dei pazienti operandi di tutto il mezzogiorno, esiste la necessità di offrire sempre più ampie strutture ospedaliere di eccellenza e un numero imprecisato, perchè in costante crescita, di badanti a domicilio! E pensare che l’opposizione era contraria alla ristrutturazione progressiva del Policlinico, sostenendo che era più conveniente raderlo al suolo e ricostruirlo di sana pianta, dato il pericolo sismico ricorrente e la sua visibile instabilità strutturale ( sarebbe, secondo alcuni, ridotto ad una raganatela di crepe ): a questo punto ci saremmo trovati con i degenti negli ospedali da campo, nelle tende militari. Siamo in mano non a Sandrone ma a …Sgorghiguelo !!