Se c’è qualcosa che manda in bestia i finti buoni, i finti santi, i finti moralisti, i finti onesti, i finti generosi, i finti perbenisti e tutti i finti in generale, è l’essere smascherati, in modo legittimo, o in modo discutibile…comunque smascherati.
Allora la loro vera natura emerge, perdono la patina del “volemose bene”, salta fuori la durezza dello sguardo, volano le parole grosse, e, da sotto quella patina, così pazientemente costruita, per trarne vantaggio, si mostrano quali realmente sono. Dei dritti, dei furbacchioni, degli opportunisti, o semplicemente delle nullità a vario titolo privilegiate.
Non c’è spettacolo più indecoroso comunque di un miliardario sinistrorso e populista, che non potrà più fingere di essere, demagogicamente, alla pari più o meno, dei suoi ammiratori, dei suoi protetti, quindi in difficoltà con i mutui, con le spese di ogni giorno, con le altre miserie di noi comuni mortali.
E se un Grillo, più rauco e virulento che mai, se la prende col mondo intero, dopo che i suoi fans l’hanno contestato, allibiti dalla consistenza dei suoi emolumenti (quelli ufficiali) che dire della Littizzetto, che per la trasparenza, come ha affermato polemicamente, si è tolta un indumento assai personale come il reggiseno, in diretta…Con quali effetti, non so, io da donna ovviamente non posso giudicare e magari la signorina ha il maggior sex appeal dell’orbe terraqueo…Ma, al di là di queste valutazioni, questa mossa è stata una caduta di stile, l’ennesima, che nemmeno ha fatto tanto ridere.
Per fare la recensione di un libro, è necessario leggerlo, come pure è necessario aver visto un film, o una partita di calcio, o un’opera lirica per poterne parlare…lo stesso vale per criticare qualcuno. Ovviamente per questo guardo, finché li reggo, i suoi interventi.
In ogni caso una donna, anche se è un’attrice comica, non dovrebbe mai abdicare alla grazia, alla femminile discrezione, alla gentile e non sguaiata esibizione di sé…Se era irritata dall’accaduto, fatti suoi. Ma se pensava di farsi perdonare certe incoerenze, certo vieto populismo, togliendo il reggiseno, e infarcendo con gli irrinunciabili termini da camallo, il suo intervento, ha sbagliato. Credo sia opportuno che qualcuno l’avvisi. La comicità abita da un’altra parte.
Il vero, immenso guaio, purtroppo, è che non solo per VIP e Vippini, ma anche per ogni altro cittadino, da qualche altra parte, abita anche il rispetto della privacy, o almeno una dignitosa applicazione di questa legge- farsa. Un altro dei nostri infiniti guai.
Ma questa è davvero un’altra storia.