Presento una poesia suggestiva e profonda di Enrico Tartagni, dove la “”Casa”” è luogo fisico e luogo dell’anima, La mia piccola casa
A.D.Z.
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La mia piccola casa.(di Enrico Tartagni)
La mia piccola casa.
E’ di cupole d’oro
nei cieli
e degli angeli dei
di tetti cotti di soli immaturi quanto le lontane stelle
di marroni della terra e dalle vene rubati
… col sangue intinti nello spasimo dell’ultimo respiro
ci si possa pure fare riparo della vita
farne simbolo e orgoglio
farne tetto
di uomini potenti d’impossibilità
attenti a far del male a chi
non ha piedi per camminare…
…parlami stringimi perchè io trafitto qui me ne sto…
io mi faccio tomba
e sepolcro
del perduto tutto col dolore
dei rimpianti
tanti tanti … e scritti e appesi sui fili al sole con le mollette dei terrazzi ad asciugare lacrime e risate perdute senza senso da occhi e labbra innamorati
perchè di quegli angeli lassù di quegli uomini quaggiù potenti e assurdi il mio cortile è pieno
da quando la mia casa era
un universo intatto.