La globalizzazione e la politica locale

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Riusciremo a sopravvivere con dignità o ci faremo inevitabilmente travolgere dalla globalizzazione e dalle sue conseguenze?art. di Emanuela Soncini

La globalizzazione e la politica locale

Mi stavo domandando, dato che si parla di globalizzazione se le politiche locali la “tirano fuori” solo per giustificare la crisi o se veramente, nel fare le loro politiche, tengono conto di questa situazione globale?
         In questi giorni abbiamo visto “esplodere” alcuni paesi del Medio Oriente e del Nord Africa cioè Tunisia, Egitto, Giordania e Yemen; questi paesi non hanno il petrolio ma tante bocche da sfamare.
         Ora io mi sto facendo delle domande, cercando di trovare delle risposte, ma poiché non sono un tecnico, spero di avere la vostra attenzione per cercare di “analizzare” la situazione e capirci qualcosa (magari).
         Cominciamo con il diritto di voto alle donne, riconosciuto dai vari paesi in momenti diversi:
Italia 1946- Tunisia 1959 – Egitto 1956 – Yemen 1967 – Giordania 1974 -Arabia Saudita NIENTE – Emirati Arabi Uniti 2006
         Chi sono i Fratelli Mussulmani? è vero che è un movimento che odia l’Occidente e che vuole nazioni fondate sul radicalismo islamico?
         I diritti delle donne che fine faranno?

L’Italia come dovrà comportarsi se molte di queste persone sbarcheranno in Italia? E se la % di mussulmani, non moderati, aumenterà che faremo? In un articolo che ho sotto riportato fino a qualche anno fa in Egitto la % dei “Fratelli Mussulmani” era circa un 30% ora sembra siamo arrivati ad un 70%. L’Islam non tiene separata la religione dallo stato, mentre da noi lo stato è laico e le leggi funzionano in modo indipendente dalla religione (almeno così dovrebbe).

In Italia, l’infibulazione è vietata (non è una questione religiosa ma di tradizione), le donne sono libere ed hanno uguali diritti agli uomini, nessuno dice loro che devono stare un passo indietro all’uomo e nemmeno che si devono coprire il capo e il viso. In Italia sono riconosciuti i diritti ai bambini ,ne è vietato lo sfruttamento, il maltrattamento e c è il dovere-diritto all’istruzione.
         In Italia, purtroppo, non sono stati riconosciuti agli animali gli stessi diritti ovvero quelli destinati alle tavole degli Italiani hanno il diritto di morire senza soffrire mentre a quelli destinati alle bocche Islamiche possono essere sgozzati secondo il rito religioso mussulmano.

Questa eccezione è giusta?

          Perché non devono, in questo caso, adeguarsi alle nostre leggi?  

          Se per i Mussulmani la loro Religione è Stato, nel concedere loro delle eccezioni, ci riconosciamo disponibili a modificare le nostre leggi?
         Nei giorni scorsi è tornata sui giornali locali la storia della Moschea e della disponibilità di trovare un luogo idoneo a costruirne una adatta alle esigenze della comunità mussulmana. E’ giusto? Non è giusto? Una Moschea la possiamo considerare una succursale del loro Stato e che ciò che viene in quel luogo predicato conforme alle nostre leggi? È giusto essere tolleranti? L’eccezione fatta sui diritti degli “animali” è stata positiva?

 Come si può fare per garantire loro il diritto di “religione” senza scontrarci con le nostre leggi?
         Altra situazione successa a causa delle agitazioni interne in questi paesi è stato l’aumento dei prodotti agricoli di prima necessità e forse, se il canale di Suez, dovesse venire chiuso vedremo anche il prezzo dei prodotti petroliferi schizzare alle stelle. Sono leggi economiche molto semplici, anche prevedibili, e allora, dato che il Medio Oriente e il Nord Africa sono sempre in agitazione, dato che è già diverso tempo che si sente parlare dei “Fratelli Mussulmani” e delle difficoltà dell’Islam moderato, perché si tarda tanto ad investire nelle politiche “OIL-FREE” ?
         Abbiamo multinazionali estere importanti che stanno comprando i diritti di superficie di altri paesi proprio perché l’aumento della popolazione comporta anche una maggiore richiesta di prodotti agricoli, perché qui si fanno politiche di devastazione di territorio e si compromettono le aree agricole con progetti ormai inutili come per esempio il tronco di autostrada Campogalliano- Sassuolo? O la Pista “prove sicure” di Marzaglia ?
O si costruiscono come a Marzaglia, campi fotovoltaici su terreni coltivabili anziché posizionarli sui tetti di qualche edificio?
Quando una fabbrica chiude, o minaccia la chiusura, o riduce il personale a causa della “delocalizzazione” i politici si affrettano ad incolpare “la globalizzazione”, ma quando affrontano le politiche locali tengono conto della globalizzazione e che ciò che avviene anche migliaia di km di distanza dalle nostre case e città ma che ci riguarda strettamente da vicino?
         Io trovo francamente assurdo che l’edificio nuovo della Municipale, che ha solo pochi anni di vita, non sia orientato a Sud e che non sono stati istallati sopra ai suoi tetti i pannelli fotovoltaici, trovo alquanto strano, e poco economico, che ci siano persone di vigilanza privata a vigilare sui campi fotovoltaici a terra per evitare i furti dei pannelli, non mi capacito nel vedere metri quadrati di preziosa terra sacrificata a nuove urbanizzazioni quando ci sono tante aree da “recuperare” e tanti edifici e case da “ristrutturare”.
         In tutto questo “polentone globale” mi sono fatta delle domande per capire chi sta dentro e chi sta fuori e quanto noi siamo “progressisti e riformisti” per adeguarci alle nuove politiche che richiedono certamente una visione a 360 gradi.
         Riusciremo a sopravvivere con dignità o ci faremo inevita
bilmente travolgere ?
Emanuela Soncini


http://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio_femminile
http://it.altermedia.info/mondo/i-fratelli-musulmani-chi-sono-cosa-vogliono_2128.html
http://it.altermedia.info/mondo/i-fratelli-musulmani-chi-sono-cosa-vogliono_2128.html
http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/02/05/1235166-fratelli_musulmani.shtml
http://www.corgiorno.it/pagine/27.pdf
http://www.uniconsum.it/notizie-utili/6037.html?task=view
http://www.h2it.org/2010/01/4875
http://www.facebook.com/note.php?note_id=179091694403
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=1965

 

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