Una falla di notevoli dimensioni ha interessato un tratto di circa trenta metri della Cloaca
Dalla falla sono copiosamente fuorusciti liquami e prodotti solidi galleggianti. La nauseabonda onda nerastra ha invaso dapprima via Cavour e, successivamente, è giunta fino in piazza Venezia.
Inevitabilmente, ad aggravare la situazione, si sono aggiunte frotte di topi di varie dimensioni che, grondanti dei liquami in cui vivono abitualmente, hanno seguito il percorso della gora fognaria a cielo aperto, squittendo in coro suoni osceni e degni solo del luogo di provenienza.
Sono state notate anche numerose pantegane di notevoli dimensioni. Queste ultime, oltre a dare il tempo con la coda agli squittii della lurida brigata, hanno più volte dato l’impressione di essere alla guida della sorcina schiera.
Alcuni appartenenti alla puteolente topaglia, grazie alla presenza di petrolio commisto ai lerci liquidi fognari (petrolio a cui sembra che i sorci si abbeverino copiosamente), hanno imbibito alcune bandiere, dandole poi alle fiamme, fra lo squittio sempre più rintronante degli astanti.
A nulla sono valsi gli interventi degli addetti alla pulizia delle strade: lo squittinio è proseguito assordante per lungo tempo, e l’onda nerastra, putrefatta ha continuato ad ammorbare l’aria della Capitale, provocando peraltro moti di profondo ribrezzo in tutto il territorio nazionale.
Si auspica che le autorità preposte intervengano con radicale decisione sigillando la falla creatasi nella cloaca, spargendo robuste dosi di topicida e distruggendo con sistematicità le topaie ove si annidano sorci, pantegane, ratti e affini.