Non lo so, forse sarò strano, ma non avete la strana sensazione che sul disastro aereo avvenuto martedì nel sud della Francia non ci venga detto tutto?
Davvero dobbiamo credere che 150 vittime siano figlie del bisogno fisiologico del pilota che, lasciata la cabina per esigenze impellenti, è stato escluso dalla gestione del velivolo dal copilota, Andreas Lubitz, che avrebbe volontariamente deciso di suicidarsi?
Insomma, in cuor nostro riusciamo a credere che tutto questo sia vero???
Il premier francese, tedesco e spagnolo si sono recati subito sul luogo del disastro, cosa che immediatamente ha fatto pensare a qualcosa di molto grave, ma non per il numero di vittime, quanto per l’evento in sé.
La compagnia aerea sostiene che Lubitz era abile e psicologicamente sano, in realtà pare fosse depresso, disturbato e con vista deficitaria. Non sarà che queste informative sulla salute, che paiono confezionate ad hoc, altrimenti devo pensare che i responsabili di Germanwings siano gravemente incapaci, servano per deviare i sospetti dalla più realistica voce “terrorismo” a quella di “suicidio”, più indolore per l’opinione pubblica?
Lubitz era un terrorista?
Perché non potremmo pensarlo, lo hanno dipinto come un mostro!
O forse, uscito il capitano, è entrato in cabina un terrorista e Lubitz ha lasciato che l’aereo si schiantasse per evitare di peggio… Prendetele come riflessioni, ma se pensiamo a quanto accaduto circa un mese fa proprio in Francia, questi scenari sono più verosimili rispetto alla disturbata e disturbante depressione di un cieco.