L’ Europa val bene una messa

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I notabili presenti alla consegna del Premio Carlo Magno a Papa Bergoglio, non sono gli stessi che hanno accuratamente bandito dalla Costituzione Europea ogni traccia di Dio e del Cristianesimo? Non sono gli stessi che nemmeno hanno  citato le radici profondamente cristiane della  civiltà europea nella Costituzione? Non sono gli stessi che, fino a ieri, hanno bollato e isolato il pensiero dei Pontefici a ambiti  religiosi,  esclusivamente personali dei  singoli cittadini e non certo condivisibili  in una società assolutamente laica?

Le immagini di venerdì 6 maggio,  con i potenti d’Europa, responsabili dell’Unione Europea, che consegnano  al Papa l’ambito premio Carlo Magno, hanno  fatto il giro del mondo.

Guardando  certi  volti,  atteggiati a sussiegoso rispetto… mi sono chiesta:

Non sono gli stessi che hanno accuratamente bandito dalla Costituzione Europea ogni traccia di Dio e del Cristianesimo?

Non sono gli stessi che nemmeno hanno  citato le radici profondamente cristiane della  civiltà europea nella Costituzione?

Non sono gli stessi che, fino a ieri, hanno bollato e isolato il pensiero dei pontefici a ambiti  religiosi,  esclusivamente personali dei  singoli cittadini e non certo condivisibili  in una società assolutamente laica?

Non sono gli stessi che, all’insegna del relativismo, con norme   che stravolgono le leggi della Natura, fanno  diventare legale  tutto ciò che aggrada all’essere umano,  dall’aborto, all’eutanasia, alle coppie omosessuali, alla fecondazione eterologa, all’utero in affitto… relegando l’Etica, in particolare quella  cristiana,  in qualche ammuffito deposito per cose inutili?

Direi di sì. Sono gli stessi…

Gli stessi che poi, assai lascivamente (lo spettacolo dell’ipocrisia mi appare assolutamente pornografico)  tutti compunti  facevano mostra di ascoltare  le parole di un’autorità, come il papa, che per loro non conta nulla.

O meglio, non contava nulla… ma, se quello che dice  adesso il Papa, talvolta incomprensibile persino ai credenti cristiani, tanto è loro sfavorevole,  va nella giusta direzione del vento pan-europeo… se le caritatevoli parole di Francesco, così abile a commuovere le genti e attirare la simpatia del mondo … esortano e guidano  i  popoli e i governi a percorrere la via che ai  responsabili dell’Europa  maggiormente  aggrada… allora, sì, va bene il Papa, e anche  molto.

“”L’Europa, val bene una messa””  potremmo dire parafrasando la celebre frase di Enrico IV.

Ma,  se per Enrico IV di Borbone re di Francia, cui è attribuita la  nota frase “”Parigi val bene una messa”” ,    si trattò di passare disinvoltamente  dal calvinismo al cattolicesimo… qui si tratta di  accogliere il messaggio cristiano di un papa che, tuttavia, sembra relegare fra  gli ultimi proprio i cristiani, privilegiando, nelle attenzioni, nelle cure, nella compassione, nella carità e nella generosità… solo i milioni di migranti. Essi, coacervo di razze, etnie, religioni, culture, gli aspiranti cittadini europei,  saranno  i futuri  dominatori del vecchio Continente…  almeno secondo Kalergi, che nel suo libro “”Praktischer Idealismus”” così  descriveva l’Europa, fin dal lontano 1925:

« L’uomo del futuro sarà un incrocio multietnico (mescolanza razziale). Le razze e le caste di oggi gradualmente scompariranno a causa della scomparsa di spazio tempo e pregiudizio. La razza del futuro sarà euroasiatica-africana, esternamente simile agli antichi egiziani e sostituirà le varietà dei popoli attuali, con una varietà di individui. »

(https://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Nikolaus_di_Coudenhove-Kalergi)

Siamo sulla buona strada, mi pare.  

Si possono rallegrare, i “”pezzi da novanta”” dell’Europa  attuale, nonchè la buonanima di Kalergi… il sogno vagheggiato  di un’Europa sempre meno tale, lontana  dalle sue radici,  frammentata e confusa, irriconoscibile e stravolta,  è quasi realizzato.

 

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Vi illustro brevemente il numero on line da oggi. I titoli  in grassetto portano direttamente agli articoli, per rendere più agevole la consultazione di Bice anche alle persone che hanno fretta  e  che  non hanno molto tempo a disposizione.

L’Europa val bene una messa

di A.D.Z.

Il Paese del Bengodi

di Massimo Nardi

Siamo diventati il Paese del Bengodi per persone che, solo in parte, avrebbero diritto di essere accolte secondo le leggi internazionali. Li vestiamo, gli diamo da mangiare e loro si lamentano della qualità del cibo e non vogliono fare la fila al pronto soccorso.

Io che di Finanza non capisco…

di Alberto Venturi

Se i prospetti sono troppo complessi non sono trasparenti; l’ago nel pagliaio c’è, ma è praticamente impossibile trovarlo. Ancora peggio: se erano chiari perché il governo si è impegnato, finendo nell’ennesimo pantano dei suoi pasticci, a risarcire gli investitori?

La Costituzione Italiana

di Adalberto De’ Bartolomeis

Pensare liberamente non significa fare campagna elettorale. Il libero pensiero è fonte democratica, sempre che  si voglia rispettare la stessa Carta costituzionale che l’ha sancito

“”Dire la verità””

di Corrado Corradi

Maggio Fioranese :Grande successo ha avuto il primo incontro, in un Teatro Astoria gremito, con Franco Di Mare giornalista Rai intervistato da Annalisa Vandelli sul caso Regeni e sul mestiere di inviato speciale.

Il miglior investimento

di Eugenio Benetazzo

Entro i prossimi dieci anni la salute personale diventerà un asset non tangibile molto più rilevante rispetto al patrimonio finanziario in quanto non saranno più scaricabili sulla fiscalità diffusa meccanismi e protocolli di assistenza sanitaria che oggi diamo per scontato, quasi ci fossero dovute.

 

Auguro a tutti buona settimana e buona lettura del n. 515 – 183.

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