Inceneritore Emilio Salemme 07/10/2007 13,15
Il Presidente Muzzarelli minaccia e intimidisce! Cosa c’entra il decoro della città con quanto invece chiaramente in materia di tutela dell’Ambiente-dell’Aria e della Salute dei cittadini prevede la DIRETTIVA CEE 96/62? I medici fanno il proprio lavoro con capacità e professionalità, Muzzarrelli invece li divide fra buoni e cattivi.I buoni sono quelli di ARPA e della AUSL gli altri no.Tesi incredibile e lesiva della professionalità di tutti quei medici che ogni mattina aprono l’ambulatorio.Ci sono anche altre patologie oltre alle neoplasie come le difficoltà respiratorie le irratazioni cutanee che colpiscono prevalentemente i bambini e gli anziani.Nella Provincia di Modena ci sono 17.000 malati di Alzaimher , nella popolazione dai 55 anni in su.La malattia è anche riconducibile all’inquinamento.Il responsabile di epidemiologia di ARPA, Paolo Lauriola, smentisce Muzzarelli dando ragione ai medici (vedi Gazzetta di Modena del 07 ottobre 2007). Il Presidente ha sempre lo stesso metodo di assolute certezze,vale a dire l’ARROGANZA del potere……….! ( dabicesidice n 98.agorà; Muxxarelli)
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R: Incenitore x Salemme Massimo Guerrini 10/10/2007 23.21
Oggi, dalle pagine dell’Informazione, il dott Massimo Federico, direttore della cattedra di oncologia medica seconda dell’Università di Modena e direttore del registro tumori, afferma: “” Condivido il parere del ministro Bersani sia come oncologo che, più in generale, come medico. Sull’inceneritore l’Ordine ha sbagliato e l’accusa di procurato allarme avanzata dal ministro è giusta””. La pregherei, caro Presidente della Consulta, di leggersi tutto l’articolo, perchè lei dovrebbe essere tenuto a farlo. Infatti la carica che ricopre la obbliga a documentarsi in modo corretto, senza infingimenti. L’oncologo dichiara che non esistono prove che l’inceneritore abbia comportato un aumento di carcinomi nella nostra provincia…””.le cause principali dell’insorgere della patologia sono legate a comportamenti individuali, come l’alimentazione, fumo di sigaretta, scarsa attività fisica, virus””….e ancora…””rispetto le ricerche dei dottori Montanari e Gatti sulle nanoparticelle, ma non esiste nessun nesso causa-effetto tra questi elementi nel sangue e l’insorgenza del tumore.”” Prima di accusare qualcuno di arrogarsi le certezze è meglio non scambiare il principio di “”precauzione”” come licenza per bollare qualsiasi iniziativa sul territorio in modo strumentale ad una certa politica che lei ben conosce. L’oncologo Federico afferma inoltre che si è più sottoposti a rischio ambientale vivendo nei pressi di strade trafficate che sotto all’inceneritore di via Cavazza: che vogliamo fare, Presidente?
Questo quanto postai dopo l’intervento dell’oncologo massimo federico, il 10 ottobre.
oggi, 20 ottobre, dai giornali si apprende che il rettore pellacani ha sollevato federico dalla direzione della scuola di specializzazione in oncologia .
o ggipomeriggio c’è stata una conferenza stampa durante la quale sia l’oncologo che il Rettore avrebbero dovuto chiarire il precipitare degli avvenimenti specie il Rettore Pellacani doveva giustificare un provvedimento che a memoria non si è mai verificato.
Ma nessuno mi toglie dalla testa la strana coincidenza !!
Solo dieci giorni fa l’oncologo aveva sostenuto le tesi del ministro Bersani e quindi di fatto
si era schierato contro l’ordine dei medici e del suo presidente , il dott. D’Autilia .
La battaglia contro il raddoppio dell’inceneritore o termovalorizzatore che dirsivoglia, ha bruciato il primario del centro di oncologia al Padiglione Beccaria del Policlinico di Modena, un centro che è ai vertici dell’eccellenza in Regione.
Certo, domani sulle testate modenesi compariranno le spiegazioni del Rettore e le sue motivazione, ma i fatti puzzano di diossina politica Per Bice il caso è chiuso?
Massimo Guerrini
(Per riannodare il filo ricordiamo che al post di Guerrini rispondeva poche ore dopo il prof. Battaglia)
R: Inceneritore prof. Franco Battaglia 10/10/2007 00,21
Un inceneritore per salvare Napoli dai rifiuti I recenti fatti di Napoli impongono alcune riflessioni.
In particolare, ripropongono quella da me altre volte avanzata: i veri nemici dell’ambiente sono i Verdi e le associazioni cosiddette ambientaliste che vi gravitano intorno.
Costoro, che oggi avversano le grandi opere pubbliche – che, se fatte bene, sono la vera risposta ai più gravi problemi ambientali – hanno sino ad oggi avversato gli inceneritori. L’incenerimento è forse il migliore metodo per ridurre il volume dei rifiuti solidi urbani, le potenziali proprietà infettive dei rifiuti delle strutture sanitarie e la potenziale tossicità di rifiuti chimici. Il timore dei rischi del metodo nasce dal fatto che alcuni prodotti di combustione sono tossici; un timore che i Verdi si preoccupano di mantenere panico, malgrado i prodotti incriminati siano tossici solo a concentrazioni ben più elevate di quelle liberate dagli impianti. Innanzitutto, i principali prodotti di ogni processo di combustione, inclusa quella dei rifiuti, sono l’acqua e l’anidride carbonica. Il processo inoltre produce materiale incombusto e ceneri che devono essere raccolti e opportunamente allocati. E produce anche particolato e altri gas, in misura minore; ma la loro pericolosità non può essere esclusa.
Ad esempio, si teme la formazione di diossine e furani. Ma questa è favorita da una combustione incompleta che, a sua volta, è governata dalla durata del processo – che deve essere sufficientemente lunga – e dalla temperatura, che non deve essere troppo bassa. Ma neanche troppo alta: infatti, mentre i composti del mercurio sono volatili, quelli di altri metalli, come cadmio e piombo, si distribuiscono tra le ceneri e i vapori, privilegiando questi a temperature più alte.
Quindi, l’inceneritore dovrà operare ad una temperatura di compromesso in modo da minimizzare sia i residui incombusti sia la quantità di metalli contenuta nei vapori. Le cui emissioni sono perfettamente controllabili grazie ad una tecnologia più che sperimentata.
Con l’attuale tecnologia è possibile disporre di inceneritori che affrontino il problema dei rifiuti in modo moderno e rispettoso dell’ambiente e della sicurezza sanitaria.
E’ necessario, però, che essi siano affidati non ad ambientalisti della domenica ma a tecnici competenti, affinchè questi garantiscano sia la giusta temperatura di operazione, sia la costante efficienza dei dispositivi di abbattimento degli inquinanti, sia le condizioni di sicurezza – anche per sé stessi – soprattutto durante l’avvio o il fermo dell’inceneritore. E, soprattutto, che siano addestrati per affrontare eventuali condizioni di malfunzionamento dovessero mai verificarsi, per errore o incidente. Dopo che la popolazione è stata per anni terrorizzata dai Verdi, è necessario che si faccia opera di corretta informazione.
Ad esempio, bisogna essere consapevoli che dagli studi epidemiologici sulle popolazioni che vivono vicino inceneritori – impianti molto comuni nel resto del mondo – non è stato osservato alcun effetto sanitario avverso.
Se le emissioni degli impianti più vecchi potevano essere nocive per i lavoratori presso l’impianto (ma non per la popolazione circostante), quelle degli impianti moderni sono innocue per tutti: esse sono quantitativamente irrisorie per poter avere alcun effetto sanitario. In conclusione, se fatto operare in condizioni di efficienza, un moderno inceneritore svolgerebbe in modo egregio la sua funzione. Che è quella di salvaguardare l’ambiente
.
(Dopo alcuni giorni, dopo che i commenti passarono in archivio , un altro esponente universitario, estimatore del prof. Battaglia scriveva a questa redazione delle sue valutazioni di carattere politico dal titolo “ I veri protagonisti dell’antipolitica” a firma Danilo che ora vi sottoponiamo nella parte pertinente al tema in discussione)
“ I veri protagonisti dell’antipolitica”
“… Il prof. Battaglia non è un tecnico, non è un semplice professore, ma è uno scienziato. Nel suo campo è um punto di riferimento. Il prof. Battaglia collabora con l’on. Brunetta ( F.I. ) scrive libri scientifici con la benedizione e la prefazione di Berlusconi, eppure non è stato ritenuto (si dice da parte del solito Leoni) non utile alla compagine consigliare di Forza Italia in Comune a Modena
Infatti alle amministrative del 2004 lo scienziato Franco Battaglia fu candidato nelle liste di Forza Italia. L’allegra brigata a capo del partito fecero una finta campagna elettorale a suo favore e poi lo trombarono . Poi è sufficiente visitare il sito, ancora aperto, del dottor Dante Mazzi, www.dantemazzi.it/index.htm dove, cliccando su LINK , si puoi vedere tra le pagine degli ospiti quella del prof. Battaglia ed i suoi contenuti programmatici. Ebbene, in quei contenuti scientifici, lo scienziato sostiene che il metodo migliore per eliminare i rifiuti è quello di bruciarli in un termovalorizzatori.
Ossia sostiene l’esatto contrario degli zelanti consiglieri di Forza Italia,
Se il prof. Battaglia volesse parlare fuori dai denti ne salterebbero fuori delle belle, ma è un signore catanese di vecchio stampo e non come quelli che si prostrano ai piedi della nostra amata Lady di Ferro..
Così con estremo fastidio intellettuale e con sofferenza morale sono costretto a sopportare le imprese di questi capi di Forza Italia di Modena, la quale per bocca del dott Mazzi continua a battersi contro il raddoppio dell’inceneritore, ma non su basi e ragionamenti scientifici o tecnici, ma semplicemente perchè a non volerlo è il suo medico di famiglia dott D’Autilia e inoltre perché a volerlo è la odiata Giunta di sinistra.
Infatti il consigliere comunale Mazzi sostiene che le migliorie promesse a livello di costruzione e tecnologie applicate ( filtri di ultima generazione, nucleo di combustione, ecc..) non verranno mai applicate, sono solo promesse vane di HERA. Quindi FORZA ITALIA, secondo il loro ragionamento, si attiene al principio di precauzione: siccome non gli crediamo, votiamo contro. Assurdo, assurdo anche perchè hanno votato anche la chiusura della discarica di via Cavazza. Niente discarica, niente inceneritore, ma allargamento della raccolta differenziata e del porta a porta: e , alla fine, il rusco dove lo si porta? Lo disperdiamo di notte nel Secchia o nel Panaro? La buttiamo in qualche burrone? O ci nascondiamo dentro la nostra testa per non pensarci?
In questo modo questa Forza Italia di Modena fa opposizione senza basi scientifiche, anzi in contrapposizione alla scienza , in opposizione anche al buon senso e ai loro amici scienziati, spogliando così l’attività politica di ogni briciolo di dignità. Fanno antipolitica perché sono loro i veri interpreti e testimoni della peggiore antipolitica modenese
Danilo C.
(il dibattito è aperto)