Oggi, in uno scambio di idee con una persona che rispetto e stimo, abbiamo trattato uno degli argomenti più dibattuti del momento: la scelta diretta del Capo dello Stato da parte dei cittadini elettori.
Come accade tra persone civili, nonostante i pareri opposti, lei favorevole, io contraria, non sono volati insulti, né reciproche accuse di non capire niente…anche perché, effettivamente, lo spettacolo di un Parlamento incapace di dare un Presidente alla Nazione, rieleggendo un quasi nonagenario alla sua guida., per ulteriori sette anni, è semplicemente indecente…capisco quindi il legittimo desiderio di spazzare via questi “grandi elettori” incapaci, temporeggiatori, interessati, in qualche caso anche cialtroni.
– Non c’era in Italia un’altra persona degna di ricoprire una carica come questa, oltre a un ottantenne?-
Questa la giusta domanda postami.
La mia risposta, magari non condivisibile, ma intellettualmente onesta, almeno spero, è stata che esisterà, certo,una degna persona, ma non è detto che sia quella che verrà votata dalla maggioranza.
In sintesi, io credo che sia un bene che non sia possibile per il popolo italiano scegliere direttamente il Presidente della Repubblica, almeno nella situazione attuale.
Senza cadere nel facile clichè del popolo bue, benché la tentazione sia forte, credo che noi italiani non abbiamo ancora nelle nostre caratteristiche quella razionalità che ci potrebbe guidare nella scelta in tal senso. Siamo ancora troppo viscerali, ci innamoriamo, letteralmente, di questo o di quello, innalzando personaggi talvolta appena mediocri, quando non sono addirittura dei gaglioffi o dei veri furfanti…per poi gettarli nella polvere, alla prima verifica…sempre che si riesca a farlo.
Sette anni, inoltre, sono davvero troppi, angosciosamente troppi, per sopportare un eventuale errore di valutazione che potrebbe costare assai caro alla Nazione.
Di imbonitori, pifferai e “”salvatori della Patria”” credo proprio che non ci sia bisogno… quando sento che qualcuno mi si auto propone, come la salvezza, come il risolutore di tutti i guai, come l’unica scelta possibile… io francamente tremo.
Tremo per l’indignazione e per l’insofferenza che il paternalismo politico comunque mi suscita sempre, e tremo anche per la paura di perdere quel po’ di libertà e di democrazia che ancora resiste in Italia, e che dovrebbe permetterci, almeno in teoria, di poter votare liberamente.
Purtroppo non mi fido, anzi temo, questi politici autorefenziali, che non hanno mai torto, che si compiacciono di sé e si ergono a “padri”…
Per fortuna i padri, quelli veri, sono fatti diversamente e non si sente il bisogno di averne altri.