Colgo l’occasione per tranquillizzare un commentatore che ha messo in dubbio la mia esistenza e per questo motivo provo a ripropormi per alcune considerazioni su fatti recenti accaduti nella mia città.
Martedì scorso il coordinamento dei comitati doveva manifestare in piazza Grande contro l’amministrazione uscente capitanata dal Signor Sindaco (che è anche professore…) Giorgio Pighi.
Poi le cose sono andate come sempre: gentilmente invitati dal primo cittadino, il portavoce del coordinamento ha accettato l’incontro dieci minuti prima dell’orario della manifestazione per ricevere le solite promesse e le solite rassicurazioni che l’impegno sui temi della sicurezza saranno attuati e rispettati. Ovviamente il tutto al cospetto di giornalisti e fotografi chiamati per l’occasione che ha fatto da promo pubblicitario gratuito a tutti gli intervenuti.
A tale scopo si è persino mosso oggi il Senatore Barbolini Giuliano (ex sindaco di Modena) che da Cappadocia (Turchia o Italia?) non vuole proferire parola sul ruolo della polizia municipale secondo l’assessore Monticelli.
Invece, l’ex comandante della polizia municipale di Modena, ora impiegato in quel di Torino, Signor Famigli, spiega come intende il ruolo del poliziotto municipale (di quartiere, di prossimità o semplicemente poliziotto municipale) e lo fa con idee chiare e ben definite sia sulle competenze che sull’organizzazione della struttura.
Che dire Signor Sindaco, come cittadina sono delusa, perché tutto rimarrà pressoché uguale.
Ha ragione Famigli a organizzare una rete colloquiante tra polizia municipale e cittadinanza, dove vengono privilegiate le segnalazioni di persone che “vivono” il territorio e sentono esattamente la situazione sicurezza sulla loro pelle, non in modo teorico, ma tangibile.
Perché a Modena non si può fare la stessa cosa?
Ciò non avviene e lo sa benissimo. Se a chiamare è un rappresentante dell’amministrazione o di una organizzazione di cittadini ben definita e visibilmente pubblica, scatta subito l’intervento, altrimenti… al povero utente viene chiesto nome, cognome e indirizzo per varie volte (giusto per prendere un po’ di tempo…) e numero di telefono (ma non sono registrate le conversazioni?) e poi magari cade la linea o deve aspettare le calende greche per avere un minimo di assistenza.
Altro argomento che mi piacerebbe poter approfondire con chi può saperne più di me è la candidatura a ruoli politici di alcuni rappresentanti di comitati spontanei del coordinamento. Coordinamento nato nel 2007 come movimento apartitico e apolitico, la cui utilità per la sicurezza è stata sotto gli occhi di tutti.
Da voci di corridoio di alcune mie conoscenze già martedì scorso alla sera in varie persone rappresentanti di comitati di varie zone hanno annunciato spontaneamente che vi sono stati avvicinamenti politici a questo o a quel partito.
Uno di questi rappresentanti invece è stato “messo con le spalle al muro” perché voleva tenere celato questo segreto probabilmente fino al 9 maggio 2009, data di pubblicazione delle varie candidature politiche ai vari incarichi cittadini. A questa persona ovviamente sarebbe opportuno far rilevare cosa vuol dire coerenza e correttezza nonché rispetto delle regole di autogestione dell’organismo a cui appartiene.
Quindi caro primo cittadino, vista la folta schiera di pretendenti allo scranno di navigatore di Modena, presumo per sua fortuna, che sarà rieletto sindaco. In fin dei conti la macchina politica che la sostiene qui è ben forte e radicata, nonché potente e l’elettorato è già “bombardato” da megacartelloni pubblicitari con il suo nome o quello del partito che la sorregge. E Lei è troppo coerente con la linea adottata sino ad oggi per cambiarla, chissà se ad altri verrà voglia di cambiare qualcosa.
In bocca al lupo a tutti coloro che intraprenderanno questa avventura.