Lei avv. Pighi,come primo cittadino di Modena dove sta portando la città?
Modena è la diciassettesima città in Italia per numero di abitanti e gli indicatori economici la pongono ai livelli più alti.E’ una città europea in cui la qualità del lavoro,dei servizi e dell’economia sono in grado di competere nel difficile mercato globale.Io intendo continuare in questa direzione.
Attorno a questi suoi traguardi sente una città in maggioranza consapevole e visibilmente consenziente o piuttosto scettica?
Modena è una città molto generosa e consapevole in grado di comprendere che non si può avere tutto e subito.E’ una città in grado di mantenere gli alti standard di qualità raggiunti negli anni. L’amministrazione comunale deve continuare nel suo lavoro forte ed incisivo al fine di aiutare gli sviluppi futuri della città. L’occupazione riguarda sostanzialmente la totalità della domanda mentre la disoccupazione è intorno al 3%,un dato fisiologico. I servizi pongono la città ai vertici delle classifiche nazionali come è stato ricordato anche nell’indagine dell’Organizzazione Europea per lo Sviluppo. Modena, in sostanza, ha una straordinaria convergenza tra sviluppo economico e qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Un suo collega ha recentemente definito Modena una città triste senza entusiasmi e nuove vitalità? Lei cosa risponde?
Non so chi sia colui che ha fatto una simile affermazione. A mio giudizio non è assolutamente vero.Gli stessi modenesi non la considerano tale. Modena è una città piena di entusiasmi come ha confermato il grande successo registrato dal Festival del Gusto.Un evento enogastronomico unico e di forte appeal sul pubblico oltre a rappresentare una grande novità per l’intera città.
Stiamo lavorando al Centro Unico per l’Innovazione, abbiamo ottenuto numerosi consensi con il Festival della Filosofia tanto da essere chiamati in altre città italiane per spiegare il modello operativo di così grandi successi. Non sto parlando del Comune ma della città.E’ Modena che ha ottenuto tutto questo, i modenesi hanno dimostrato con la loro presenza di gradire ogni iniziative che la città ha organizzato dal festival della Filosofia alle Serate Estensi.
Modena è governata da quasi sessant’anni dalla sinistra,ovviamente per scelta libera e democratica dei suoi abitanti.Perché secondo Lei?Siete voi troppo bravi o l’opposizione, priva di cavalli di razza, non è ancora riuscita a conquistare la maggioranza?
Modena è governata da una giunta di centrosinistra che alle passate elezioni amministrative ha ottenuto performance molto elevate.Il secondo dato più importante in Italia per quella tornata.
E’ un centrosinistra in cui si trovano tutte le componenti che stanno lavorando in modo intenso a favore della città. All’interno della giunta vi è una grande coesione. L’opposizione dal canto suo non è certamente priva di cavalli di razza! E’ composta da persone competenti che fanno bene il loro lavoro e il loro ruolo di oppositori. In una città come Modena, però,in cui esiste un così grande consenso verso il sindaco e la sua giunta,è molto difficile fare opposizione. E’ molto impegnativo. I cittadini sono chiamati ad esprimersi sull’amministrazione e se danno un giudizio positivo è difficile che lo cambino. Questa è la sinistra attuale! Non ho mai pensato che siamo noi troppo bravi ma, è innegabile che a tutti sindaci di Modena,dalla Liberazione ad oggi è stato riconosciuto un grande impegno a favore della collettività.
Ha qualcosa da rimproverare ai suoi oppositori?
No,ho sostanzialmente già risposto prima a questa domanda.Con molti esponenti dell’opposizione intrattengo rapporti estremamente cordiali e con alcuni addirittura d’amicizia.
Penso che il loro impegno vada valorizzato. Esso consiste nel portare all’attenzione del Consiglio Comunale e della città un diverso punto di vista.Questo è un ruolo fondamentale per la democrazia.Devo riconoscere che alcuni di loro non si limitano a dire “non sono d’accordo” ma cercano sempre di sviluppare in maniera argomentata la loro opposizione. Questo è un modo di lavorare che apprezzo sempre quando avviene.
Si sente più popolare presso i giovani o gli anziani?
La mia esperienza non ha evidenziato fin ora sostanziali differenze tre le due categorie.
Modena è una città che fa molto per gli anziani e peri giovani perciò ha un forte ritorno da ambo le parti.La fascia che mi preoccupa di più è quella intermedia soprattutto alla luce dell’attuale finanziaria che non consente di fare tutto ciò che vorremmo al fine di implementare i servizi a favore degli anziani che hanno figli, degli adolescenti e di chi lavora. E’ proprio questa categoria che ha più bisogno di aiuti in un momento come questo.
Oggi, in un programma elettorale di una città di provincia come Modena fa maggiormente sognare l’utopia o una metropolitana?
Non accetto l’espressione città di provincia! Modena è la diciassettesima città di un paese così come L’Italia.E’ una città media ma fra le più significative,tra i non capoluoghi di regione,infatti, è una dei più apprezzati ed importanti.credo che la caratteristica di una città media sia aspirare a raggiungere traguardi sempre più alti di sviluppo con azioni concrete.Il nostro compito di amministratori è quello di garantire un equilibrio tra “il sognare” e il costruire.
Ha qualche sogno nel cassetto col quale sorprendere i modenesi?
I modenesi sono persone disincantate :vogliono azioni concrete non sorprese.
Sono convinto che per quanto riguarda la viabilità e i servizi sociali riusciremo a fronteggiare la sfida di una società difficile come quella attuale in cui vi sono poche risorse e molti bisogni da soddisfare.Un dato positivo che voglio sottolineare è la straordinaria capacità della nostra economia di reggere in una fase congiunturale così difficile e complessa.Credo che i modenesi riusciranno a venirne fuori a testa alta come hanno sempre fatto.