Alle gravi notizie sul contagio che non accenna a diminuire e sui decessi arrivati a cifre impressionanti, si aggiungono le preoccupazioni per il disastro economico al quale purtroppo stiamo andando incontro.
Il fermo, per molte attività, si trasformerà in crisi assoluta e non riapriranno più. Altre saranno in grande difficoltà e dovranno essere sostenute con energici ed efficaci interventi.
L’agroalimentare è uno dei settori che non è stato fermato dai vari decreti per arginare la diffusione del virus ma non mancano i problemi. Le aziende agricole, infatti, vivono con grande difficoltà la penuria di manodopera, dato che molti lavoratori stranieri hanno abbandonato precipitosamente l’Italia all’inizio dell’epidemia da Coronavirus e altri che regolarmente ogni anno entravano in Italia nel periodo dei vari raccolti, quest’anno non potranno farlo.
Ora, affinché queste aziende possano lavorare e i prodotti della terra, come sappiamo assai deperibili, non vengano sprecati, sarebbe davvero un buon segno di civiltà che i percettori del Reddito di cittadinanza prestassero la loro opera, collaborando ai raccolti. Sia per guadagnare col lavoro ciò che viene loro elargito da tutta la collettività, sia per dimostrare, con i fatti, la fratellanza della quale molto si parla in questi terribili giorni.
Il loro diventerebbe, quindi, “reddito di fratellanza”. Altri lavoratori, rimasti disoccupati, potrebbero, se le condizioni di salute e l’età lo permettono, essere impiegati nello stesso settore. Quando si è in vera difficoltà non si guarda tanto per il sottile e ci si adatta a qualsiasi lavoro. Mi permetto di suggerire al Ministro Bellanova questa soluzione… Il resto, lo faranno i cittadini “comprando italiano”.
Al folklore liberatorio dei canti comuni dalle terrazze e dai balconi, allo sventolio massiccio di Tricolori, al clangore dei coperchi sbattuti… per esorcizzare la paura e per sentirsi tutti uniti contro il nemico invisibile e quasi invincibile, devono seguire i fatti.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
A.D.Z.
Alla Germania piacciono i camion pieni di morti?
Massimo Nardi
In Olanda si vedono gli effetti dell’uso gratuito di droghe leggere. Quanta erba si è fumato il loro ministro delle finanze? La vita futura delle persone vale di più dei trattati e vincoli annessi? Stiamo uniti, altrimenti sarà anarchia.
Alberto Venturi
Non vediamole come ‘proteste’, pure quando ne abbiano la forma, perché dimostrano di credere ancora una pubblica istituzione capace di intervenire Anche prima del coronavirus, erano numerosissime le segnalazioni su qualsiasi argomento, in particolare ovviamente strade, pubblica illuminazione, verde pubblico, atti vandalici ecc.
“”Fai volare una colomba negli ospedali””
ADMO
Le Colombe ADMO volano nei reparti degli Ospedali insieme ad un aiuto per i pazienti nelle terapie intensive Covid. A loro, ma anche a medici, infermieri e a tutto il personale sanitario sempre in prima linea, un contributo al movimento di solidarietà che ci unisce tutti in questo momento difficile.
Cerchiamo pertanto di capire se possiamo ritenere alle spalle il peggio della tensione finanziaria che abbiamo visto in queste ultime quattro settimane oppure se si tratta di una pausa emotiva prima di assistere nuovamente alla ripresa delle vendite e del panic selling.
Buona settimana e buona lettura del n. 696 – 385