
Come singoli e come nazione, stiamo attraversando un periodo che non ha paragoni possibili se non nei più neri anni della guerra in cui, oltre al pericolo di perdere la vita per i bombardamenti, per gli altri fatti bellici, incombevano il razionamento dei beni primari e le difficoltà, talvolta insormontabili, presenti in tutte le attività umane, dal lavoro, alla cura della salute, all’istruzione. Siamo capaci di sorridere di tutto, anche delle nostre sventure, siamo capaci di fare battute su tutto, alcune forse saranno giudicate sciocchine, altre sono davvero spassose… Buttarla in ridere, come in fondo è nella natura degli Italiani, non migliorerà la situazione, tuttavia.
Leggere “Ad ogni missione, una ritorsione” in una vignetta a commento della spedizione di Draghi, Macron e Scholz alla volta d Kiev per incontrare Zelensky … fa sorridere ma cessa di essere una battuta divertente quando all’indomani della predetta spedizione, il taglio della fornitura di gas russo balza al 50% in meno, mettendo in forse anche lo stoccaggio previsto per i mesi dell’autunno inverno prossimi. La verità è che ogni giorno, in qualsiasi campo, ci sono conseguenze pesanti, insostenibili e, talvolta definitive, come la chiusura di fabbriche ed esercizi, impossibilitati a proseguire l’attività per i costi non più sostenibili.
Sorvolando il territorio dell’ovvio, non si può che condannare la guerra che, da qualunque parte la si guardi, è una sconfitta per l’Umanità intera,anche per chi non la combatte direttamente, anche per chi, forse con troppa leggerezza, anziché cercare strenuamente la via del negoziato, prosegue ad alimentare l’arsenale di una delle parti rifornendola di armi… Aumenti stratosferici dell’energia, del gas, delle materie prime… e, in pratica di tutte le merci, sono ormai diventati effettivi e, soprattutto, non rivedibili. Per quanto improbabile sia, nemmeno un accordo a breve, con la cessazione delle ostilità, porterà i prezzi ai livelli pre-guerra. Fra le altre cose, molti prezzi lievitati improvvisamente hanno una giustificazione, altri, francamente, appaiono ingiustificati.
Qualche sospetto, noi consumatori, povero ultimo anello della catena produttiva, magari possiamo avercelo… ma dobbiamo tacerlo anche a noi stessi. Che i pellets, rimanenze di magazzino degli ordini del 2021, siano balzati fino a costare 8,50 al sacco … o che la pasta, proclamata come prodotta da grano italiano, sia rincarata sensibilmente per il mancato arrivo del grano ucraino e così per moltissimi altre merci sicuramente non influenzate dagli eventi degli ultimi mesi fa pensare che, accanto ad aumenti purtroppo direttamente dipendenti dalla situazione, probabilmente ce ne siano anche altri non proprio giustificati, come dire, “se tutti alzano i prezzi, lo faccio anch’io”.
La speculazione, la disinvolta attitudine a guadagnare sulla pelle del prossimo, evidentemente è un’altra nostra caratteristica tipica, al pari dell’umorismo. Irresistibili le “frasi di Osho” con Macron che come “presente” in visita a Zelensky suggerisce di portare “un Cannonau…”
o quella “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?”
Ah no, questa non è una battuta ma parte di un discorso, ovviamente serio, fatto dal Presidente del Consiglio per farci accettare tutte le scelte, tutte le decisioni… e tutte le conseguenze di esse, rimanendo anche allegri. Si dispiacerebbe troppo, altrimenti.
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Il nostro piangere fa male al re
A.D.Z.
Giorgia Meloni è un pericolo per la democrazia perché fa un comizio ai simpatizzanti di Vox Spagna
Massimo Nardi
Intanto gli oligarchi russi sono costretti a cambiare menù: non mangiano più il culatello di Parma e altre leccornie, mentre personalmente sono convinto che queste sanzioni facciano più male a noi che ai russi. Ne vale la pena?
La scomparsa del Luogotenente Lorenzo Mosto
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Profondo cordoglio e grande commozione per la tragica scomparsa del comandante della Caserma di Fiorano che ha perso la vita domenica 19 giugno, in un incidente stradale.
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Il clima torrido e la siccità hanno favorito uno sgradito ritorno: Milioni di cavallette hanno invaso le campagne della parte centrale della Sardegna, con i coltivatori ormai esasperati, già messi a dura prova dal rincaro dei prezzi dei mangimi e degli altri prodotti indispensabili per la produzione agricola..
Ecco cosa taglia la gente Ugo Volpi
Ci stiamo abituando a camminare sulla fune, senza rete di protezione. Ecco, per non cadere, a cosa rinunceranno le famiglie italiane? Sicuramente alle spese sanitarie. Il rapporto Cerved aveva già evidenziato che le famiglie più povere hanno difficoltà a sostenere i costi delle prestazioni. Con conseguenze pesanti per la salute, l’assistenza agli anziani, la cura dei bambini, l’istruzione.
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Buona settimana e buona lettura del n. 804 – 497