Obama si va lamentando che le economie europee minacciano la stabilità dell’ economia americana, quando tutto il patatrack che è successo in campo bancario, con conseguente crisi generale, è iniziato negli Stati Uniti.
Facciamo un esempio per far capire a coloro che non masticano di derivati, di fondi di investimento ecc.
Un grande commerciante di patate ha tre partite di merce: una più piccola in sacchi rossi con le patate migliori; una così e così in sacchi verdi ed una catasta di patate mezze marce che gli riuscirà difficile vendere. Gli viene un’idea brillante: insacca le patate della catasta dentro dei sacchi rossi ( quelli delle patate migliori) e poi si mette a venderli come se contenessero merce di prima qualità. Non solo, ma un suo amico in bottega testimonia davanti ai clienti che i sacchi rossi contengono merce ottima e fresca. I clienti e altri commercianti comperano i sacchi rossi, vanno a casa e trovano che devono buttare via tutto quello che hanno comperato, rimettendoci un bel po’ di soldi.
Commerciante ladro -direte voi – e amico delinquente. Bene, bravi! Adesso dovete solo sostituire al commerciante qualche grande banca americana, Lehman Brothers in primis; alle patate i titoli dei fondi di investimento; all’ amico le maledette società di rating ed agli acquirenti le banche europee, ed avete il quadro completo di quanto è successo. Piccolo particolare: nessuno dei banchieri americani che hanno ideato lo schema ha fatto un giorno di galera. Ci si è poi messo Barak (Fortunato) Obama che quando la banca Lehman Brothers è entrata in dissesto ha voluto fare il Rambo e lasciarla fallire; così ha dovuto poi correre ai ripari spendendo cento volte quello che avrebbe speso salvandola. In campo bancario, dove la parola data è sempre stata considerata sacra, oggi nessuno si fida più di nessuno, in particolare delle banche americane. E Obama ci viene a dire che le nostre economie e le nostre banche mettono in pericolo l’economia americana. “ Ma mi faccia il piacere!” direbbe Toto’. Il Barak mi fa ricordare la vecchia favola di Esopo: Perche’ mi intorbidisci l’ acqua che bevo?” diceva il lupo all’agnello che si abbeverava più a valle allo stesso ruscello.