Domenica pomeriggio, ore 15:05 circa, il Giro d’Italia è transitato da Vignola ed il clima, da vignolese convinto, e stato davvero surreale.
Tutto il centro vuoto… mancavano soltanto le balle di fieno, sapete, quelle da classico film western; con la differenza che al posto dei saloon c’erano tre gazebo elettorali dedicati alle amministrative di domenica.
Siamo nella settimana precedente alle elezioni quindi non vi dirò a chi appartenevano i banchetti, anche perché nulla aggiunge alla splendida sensazione provata.
Col passaggio del giro i gazebo erano vuoti; non intendo privi di cittadini interessati… non c’era alcun amministratore o aspirante tale dietro ai tavoli a distribuire volantini.
Tutti dileguati.
Ma improvvisamente giro l’angolo e tac, tutti ai lati della strada che attendevano trepidanti il passaggio dei ciclisti. Lì, tutti assieme, per un attimo accomunati dalla passione; incantati davanti qualcosa più grande di loro.
Quindi, grazie Giro d’Italia per avermi dimostrato che aldilà delle casacche elettorali, talvolta, ci sono dei cittadini comuni. Se lo ricordassero pure da lunedì…