Centoventi lebbrosi erano ricoverati a Lambaréné: a dir la verità, parlare di 120 ricoverati è forse eccessivo, perché la maggior parte. di quegli sventurati era così malmessa – a uno mancavano le gambe, ad altri il naso, altri ancora non si trovavano a possedere dita in eccesso – che a stento potevano essere considerati come pensionanti a pieno diritto.
Comunque erano 120 quando il dottor Schweitzer decise di dimetterne una parte che, bontà sua, considerava guarita. Respingendo con alsaziana fermezza le interessate manifestazioni d’affetto dei lebbrosi, che non volevano affatto allontanarsi dall’ospedale, ne lasciò andare 60 nella foresta tutti in una volta e segnò accuratamente sul suo registro quanti ne rimanevano, cioè 60.
Il seguente efflusso, due mesi dopo, fu di 29 individui fra uomini – diciamo così – e donne; ancora una volta il benemerito medico segnò puntigliosamente lo scarico e la rimanenza sul suo registro prima di andare a suonare l’organo. Le cose continuarono così per quasi un anno, grazie ai sulfoni e alla rifampicina, ma soprattutto alla larghezza di vedute del dottor Schweitzer nel considerare lo stadio di guarigione dei suoi assistiti.
In capo a questo periodo l’Apostolo dell’Africa Nera fece i conti, ottenendo questo stupefacente risultato:
Lebbrosi dimessi |
Lebbrosi rimasti |
60 |
60 |
29 |
31 |
16 |
15 |
8 |
7 |
4 |
3 |
1 |
2 |
1 |
1 |
1 |
0 |
120 |
119 |
Il professor Schweitzer rifece puntigliosamente i conti e rimase perplesso: come mai sulla colonna di sinistra gli risultava un totale di 120 dimessi, mentre sull’altra colonna, che doveva far quadrare il bilancio, la somma dava come risultato solo 119?
Risoluzione:
Nella colonna di destra la somma non deve necessariamente quadrare con quella della colonna di sinistra. Basti pensare che se Schweitzer avesse dimesso dieci ricoverati alla volta, nella colonna di destra – quella dei rimasti – sarebbe risultato, non è che un esempio, un totale di 660.