Hera, Hera più

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Trovo nella cassetta postale il periodico di informazione per i clienti fornito da HERA, HERA PIU’- numero due – maggio 2006. In copertina un mezzo operativo al lavoro di notte. E’ un autocarro che procede lavando la strada con due ugelli anteriori: i getti d’acqua illuminati dai fari del potente mezzo danno un senso di pulizia e frescura solo a guardarli. Ma poi un dubbio mi riporta alla realtà. Ma quando mai si è visto girare di notte per le strade di Modena un simile mezzo?? Volto pagina e tutto si spiega: l’edizione dell’opuscolo è di Bologna, e a Bologna, si sa, le strade le lavano, a turni ma le lavano. Ma chissà lo spreco d’acqua direte voi. E’ acqua prelevata dai canali sotterranei di cui Bologna è ricca. Ma anche Modena lo è, l’acqua sotterranea non manca. Qui manca solo la volontà di farlo e, chiaramente, la voglia di spendere i soldi per mettere in strada mezzi e autisti. Sembra che, secondo il parere del nostro Assessore Orlando, il lavaggio periodico delle strade, specie in assenza prolungata di piogge naturali, non abbia efficacia nell’eliminazione delle polveri sottili, le famigerate PM10 – PM2,5. Questo potrebbe far dubitare che HERA a Bologna stia buttando danaro pubblico in operazioni inutili e che il sindaco Cofferati non abbia nel suo Staff un assessore per l’ambiente valido come il nostro.Rimane il fatto che, dopo un forte acquazzone, la concentrazione delle polveri sottili nell’aria cala drasticamente. Le polveri sono perennemente in sospensione? No ! La sera, grazie al forte calo della circolazione veicolare, tali polveri gradatamente si posano al suolo e dalle strade e marciapiedi è facile rimuoverle, inglobandole all’acqua e disperdendole nel sistema fognario attraverso le caditoie. Forse nel caso di Modena una ulteriore difficoltà nell’applicazione di tale tecnica è data dalla scarsa ricettività delle nostre caditoie spesso intasate: la miscela acqua-polvere resterebbe…in sospensione sul manto stradale, pronta a risollevarsi la mattina dopo, appena asciugata. In tutte le più grandi città europee si lavano le strade di notte, sindaco Pighi lo vogliamo fare un tentativo per qualche mesetto, debitamente monitorato dall’ARPA ? Sfoglia e sfoglia l’opuscolo e sono a pagina 13. Per non annoiarvi troppo vi cito solo, papale-papale, l’elenco delle Fonti Energetiche Rinnovabili= – Eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica (e noi la chiudiamo!), gas residuati dai processi di depurazione e biogas. In particolare, per biomasse si intende la parte bio-degradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura, nonché ( dulcis in fondo! ) LA PARTE BIODEGRADABILE DEI RIFIUTI INDUSTRIALI E URBANI. I rifiuti, amici lettori e amici del Comitato per l’Ambiente, non sono un combustibile in via di esaurimento e tanto meno hanno un costo crescente per le aziende che producono energia, come i derivati del petrolio: anzi, siamo noi che paghiamo, e profumatamente, per il loro conferimento al termovalorizzatore. Buona giornata.

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