Le legittime preoccupazioni dei cittadini, evidenziate dai fatti che l’inceneritore crea problemi e che con il raddoppio aumenteranno, sono comuni a tanti.
Che la situazione ambientale a Modena venga definita buona dopo che si sono superati ben 112 volte in un anno i limiti previsti dalla normativa europea e recepiti dallo stato italiano delle polveri sottili è sorprendente.
Sul fatto che l’Assessore all’Ambiente si riferisca al centro della città come punto da salvaguardare, facciamo presente che le centraline che superano questi limiti si trovano nella prima periferia come quella di via Nonantolana, presso il centro di vicinato Torrenova, e significa che tutta la città è in una morsa di inquinamento, che il traffico è causa importante ma che l’inceneritore contribuisce abbondantemente.
Se si considera che il raddoppio era evitabile e la situazione di Bologna lo dimostra visto che con 300.000 abitanti in più possiede un inceneritore da 170.000 t/anno. Quello di Modena potrà bruciare 240.000 tonnellate all’anno, con la necessità di importare rifiuti speciali da fuori Provincia, aumentando gli utili ad Hera e lasciando gli inquinanti a tutti i modenesi.
Gli azionisti di Hera, l’anno scorso, hanno avuto un dividendo di circa il 6% del valore dell’azione.
Ci chiediamo se, in un momento di crisi generale, fosse necessario aumentare le bollette. Se è vero che la proprietà di Hera è per il 58 % dei comuni e per il 42% dei privati, perché i nostri amministratori privilegiano l’interesse privato aumentando tutti gli anni le bollette?
Altro meccanismo incomprensibile è quello che, anche in momenti di crisi economica generalizzata, di diminuzione dei consumi, in Provincia di Modena aumentino i rifiuti prodotti. Tanto la quantità di rifiuti prodotti la dichiara Hera a Modena, dipendiamo completamente dai dati forniti dai gestori.
La curiosità è che aumenta la raccolta differenziata e non diminuisce il rifiuto indifferenziato.
Un meccanismo che accontenta tutti: i politici possono raccontare che la raccolta differenziata è aumentata e gli azionisti sono contenti perchè l’inceneritore continua a bruciare e produrre ricchezza… ma non per tutti.
Non riusciamo a capire bene come sia stato risolto l’enigma della botte piena e della moglie ubriaca.
Le perplessità dei cittadini di Via Morane che vedono raccogliere i rifiuti differenziati con lo stesso mezzo che raccoglie gli altri lo dimostrano però, state tranquilli, Hera risponde che han visto male ed è tutto corretto!
Anche il compattatore interrato al Mercato coperto di Via Albinelli funzionerà correttamente per loro: vengono inserite varie tipologie di rifiuti come cassette in plastica, legno, cartone poi pressati con un pistone idraulico. Da oltre un anno abbiamo chiesto per iscritto al Comune di Modena che fine fanno questi rifiuti dopo il trattamento di schiacciamento e come si possa recuperare i vari materiali per una corretta raccolta differenziata. Fino ad ora nessuna risposta. Silenzio come sulle emissioni online sulle tre linee tuttora inaccessibili.
Grazie
Cordiali saluti
Presidente del Comitato Modena Salute Ambiente