Grandinata del 22 giugno 2019

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INTERROGAZIONE

 

Oggetto: stato di emergenza per la forte grandinata del 22 giugno 2019.  

 

Premesso che:

  • Nella giornata di sabato 22 giugno c.a., si sono abbattute delle violentissime grandinate accompagnate da forte raffiche di venti a 111 chilometri orari, su varie parti del territorio regionale, da Parma fino alla Romagna, interessando le province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. In particolare, nel territorio della città di Modena le abbondanti precipitazioni e la grandine con chicchi grossi come noci ha danneggiato molti immobili e strutture comunali come scuole, monumenti e impianti sportivi nonché provocato danni a migliaia di auto private, allagamenti di cantine e garage.          Le violentissime raffiche di vento hanno provocato gravi problemi alla circolazione stradale e ferroviaria.

 

Presso Atto che:

  • I danni subiti dal patrimonio comunale di Modena, sono stati stimati dai tecnici in 2 milioni e 780 mila euro; a questi si aggiungono i danni alle strutture della Provincia per circa 420 mila euro e dell’Università per 640 mila euro, per un totale di danni agli edifici pubblici pari a 3 milioni 840 mila euro. Sono state, inoltre, 915 le segnalazioni per i danni subiti da immobili privati e aziende arrivate all’Amministrazione attraverso i canali ufficiali. Tutti i dati raccolti dal Comune sono stati poi inviati alla Regione in vista della richiesta dello stato di emergenza.

Considerato che:

  • Sono 915 le segnalazioni per i danni subiti da immobili privati (826) e aziende (89) allo stato attuale. Le aziende hanno presentato segnalazioni, tra le quali anche danni importanti a tetti, coperture e impianti; i privati hanno inviato segnalazioni in particolare per danni a infissi, tapparelle, vetri e lucernai.  

 

Sottolineato che:

 

  • Il Comune di Modena attraverso il Coc, Centro operativo comunale, si è attivato immediatamente, nel corso dello stesso pomeriggio di sabato; che hanno lavorato senza pausa il 22 giugno e nei giorni seguenti: Prefettura, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine, Pronto soccorso, Agenzia regionale di protezione civile, la Polizia Municipale, tutte le strutture tecniche e dei servizi comunali, i soggetti gestori di impianti e infrastrutture come, per esempio, In Rete, Hera, Seta, che hanno portato a termine centinaia di interventi in tutta la città.
  • Gli interventi hanno riguardato in un primo tempo la sicurezza delle persone, sulla quale fortunatamente non ci sono state criticità. Successivamente, per quanto di competenza pubblica, ci si è concentrati su viabilità e infrastrutture, rami e tronchi spezzati, allagamenti, segnaletica divelta, linee elettriche, immobili pubblici, giardini e parchi. Grande attenzione è stata data agli edifici e ai giardini scolastici in cui era prevista ancora attività didattica estiva.
  • Il lavoro senza sosta di sabato 22 e domenica 23 giugno, ha permesso di mantenere aperte tutte le strutture scolastiche per la ripresa delle attività di lunedì 24 giugno: nidi, materne, centri estivi, e scuole medie, dove erano in corso gli esami.
  • La pulizia della città, in particolare di rami e foglie, ha visto un potenziamento di mezzi e personale sia da parte comunale che da parte di Hera Ambiente, proseguito anche nelle due settimane successive.
  • Il Comune, prima di sapere dell’esito della richiesta di stato di emergenza fatta dalla Regione Emilia Romagna allo Stato, ha da subito impegnato 500 mila euro per una serie di interventi particolarmente urgenti sulle strutture sportive comunali del PalaAnderlini, PalaMadiba e PalaMolza, sul Tempio monumentale, sulle sedi dei Quartieri 2 e 4, Palazzo Margherita, sede della biblioteca Delfini, sulle scuole medie Calvino e Cavour, sulle elementari Galilei e Giovanni XXIII””.
  • Il Comune ha attivo in maniera tempestiva, attraverso i canali ufficiali, una raccolta di   tutte le segnalazioni di inagibilità e i danni non coperti da assicurazione subiti dagli immobili che siano abitazioni e stabilimenti.

 

 

 

 

 

S’interroga l’Amministrazione comunale per sapere:

  • Se sono stati erogati i fondi per compensare i suddetti danni, da quale ente e che in misura.
  • Sulle procedure ancora da espletare per accedere alle risorse finanziare.   
  • Sull’ammontare delle risorse finanziarie necessarie a ripristinare i danni subiti sia dal pubblico che dai privati.
  • Sui tempi di erogazione delle suddette risorse finanziarie da parte dello Stato.
  • A quanto ammontano i danni segnalati dai cittadini su immobili privati e aziende.
  • Quali saranno criteri di erogazioni e d’indennizzo verso i cittadini privati.

   

 

Lucia Connola                                   

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