Da Nord a Sud, col il nome accattivante di “”Italia, coraggio”” si è svolta la giornata dei banchetti del Pd, tornato in piazza per promuovere il partito in vista delle amministrative.
Per l’occasione, l’ordine di scuderia era dimenticare le beghe interne, dando agli elettori l’impressione positiva di un partito forte e unito, positivamente lanciato verso nuove mete. Nulla è stato trascurato, persino un riavvicinamento, se non proprio un idillio, fra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani. Gli interessati l’hanno definita “”la pace dei banchetti””.
Spesso, quando si vuole criticare Renzi, delegittimando il suo mandato, si dice che governa un “”eletto da nessuno””. Questo è da “”tifosi della politica”” e non da cittadini informati. Il Presidente del Consiglio non deve essere eletto dai cittadini, nel nostro ordinamento. La Costituzione non prevede l’investitura popolare per il Presidente del Consiglio che viene nominato dal Capo dello Stato, il quale non necessariamente opera la sua scelta fra i politici. Pertanto, lo scandalo non è certo quello di avere “”un Presidente del Consiglio non eletto dal popolo””…colossale inesattezza oltre che stucchevole litania, ma è, semmai, quello di essere governati da un Parlamento nel quale sono numerosissimi i non eletti, parlamentari nominati, alla stregua di cavalieri e dame, anche se non sempre per meriti pubblicabili, dal capo del rispettivo partito.
Tornando al Presidente del Consiglio, egli, nel nostro ordinamento non deve per forza essere un politico e a mio avviso, sarebbe meglio che non lo fosse… oppure che, una volta chiamato alla “”quarta carica dello Stato””, lasciasse il partito … per essere solo e soltanto il Capo del Governo, per tutti gli italiani, non solo per i suoi elettori, con l’unica preoccupazione di governare bene, dimenticando tutto il resto, interessi personali compresi. L’appartenenza a un gruppo politico, peggio ancora esserne il presidente, il segretario, o il “”padre padrone”” che su una compagine domina incontrastato, è cosa negativa e dannosissima.
Le immagini di Renzi che, più svagato che mai, come se giocasse a fare premier, visita i banchetti del PD, immemore del fatto che non tutti gli italiani sono elettori del PD e che lui ha il dovere dell’imparzialità, mi hanno riportato ai giorni in cui un altro Presidente del Consiglio, altrettanto immemore, nel pieno dei suoi vari mandati, partecipava, ai comizi di Forza Italia e poi del PdL, incitando i suoi, sbeffeggiando e irridendo gli avversari, promettendo vittoria… Di Berlusconi si è detto tutto, e forse molto ancora ci sarà da dire, se non intende “”mollare l’osso”” della politica… In ogni caso, benchè di colore politico differente, pare che nel nostro futuro ci sia un suo quasi perfetto clone, nella gestione del potere e nell’inconsistenza politica.
Non c’è molto da stare allegri.
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Come sempre, presento il numero on line da oggi. Vi ricordo che i titoli in grassetto sono link diretti ai rispettivi articoli. Questo per rendere più agevole la consultazione di Bice anche alle persone che non hanno molto tempo a disposizione.
Gli smemorati di palazzo Chigi di A.D.Z.
Più che mai simile a Silvio Berlusconi, che da Presidente del Consiglio partecipava ai comizi di Forza Italia e poi del PdL, Matteo Renzi presenzia ai comizi, incoraggia, parla del PD, visita i “”banchetti”” … come se, colpito da amnesia, dimenticasse di essere il Presidente del Consiglio di tutti gli italiani, anche di quelli che non hanno votato PD nè lo voteranno mai.
FRANCIA ! di Massimo Nardi
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