“”La resa dei conti esplosa nell’intesa-arlecchino degli pseudo-sostenitori del sindaco Pattuzzi è la prova provata che sulle sue politiche più che condivisione c’è divisione. Altro che verifica di maggioranza auspicata da DS e margherita! A Sassuolo è ormai scoccata l’ora di tornare alle urne, di inaugurare una nuova geografia politica capace di dare il governo della città in mano ai moderati che, in termini di elettorato, rappresentano la maggioranza della popolazione. Lo strappo in questa finta coalizione che marcia in ordine sparso c’è ed è evidente. Grazie alla compattezza delle minoranze e all’accordo trasversale con i dissidenti la Giunta è caduta, per due volte consecutive sulla stessa delibera che voleva istituire un “”vigile ecologico””; palesando tutta la sua prossima fragilità in tema di PSC e di bilancio di previsione. La Margherita, partito che esprime il Sindaco, si è spaccata a suon di schiaffi; una metà vota con la minoranza, l’altra metà sale sull’Aventino, furibonda anche con il DS, per non essere stata sufficientemente spalleggiata in questa diaspora. Tuttavia sbaglia chi battezza prossima al collasso la Giunta Pattuzzi solo per questi bisticci. Se i Consiglieri Tincani e Scalabrini hanno preso le distanze solo per alzare la posta ed entrare a gamba tesa nella maggioranza , allora pur nell’indignazione di tanti, ne dovremo prendere atto. Se invece i riformisti della margherita hanno rotto perché non si riconoscono nella politica del Sindaco, nelle bastonate di Prodi e nella tanta voglia di Pattuzzi di inaugurare “”la tassa di scopo”” allora, per i gravi danni sul consenso, spacchino davvero. Se è così, facciano la sola cosa che da loro ci si attende: prendano le distanze , si distacchino da chi non rappresenta più i loro elettori, prendano atto di essere in una coalizione allo sbando e mollino la sinistra””