A Modena siamo bravissimi. Si, siamo bravissimi a fare polemiche su eventi per cui basterebbe un po’ di buon senso e di confronto, tralasciando invece argomenti pressanti ed urgenti. Questi ultimi li lasciamo passare in ultima pagina delle priorità perchè non ci accorgiamo che così si vuole, per evitare di attuare provvedimenti urgenti.
L’ultimo caso, a mio avviso, è la polemica sul gazebo in Piazza Grande(1) che insieme alla Ghirlandina dal 1997 è patrimonio universale dell’Unesco.
In pratica cosa è successo di così eclatante? Semplice. Uno dei bar che si trova sotto i portici di piazza Grande (di cui tralascio il nome per evitare disquisizioni se è pubblicità o meno) ha pensato di mettere a disposizione della clientela (locale e straniera) un gazebo esterno per fare uno spuntino o bere un caffè. In questa stagione è riscaldato.
Quello che (sempre ad avviso della scrivente)appare ridicolo è che il gazebo non è stato fatto da qualche settimana, sono mesi che è li.
Ci saranno stati i permessi regolari e le pratiche sono tutte a posto? Non lo so e sinceramente non mi interessa.[1] Non mi importa perché trovo che avere almeno un bar aperto in pieno centro storico sia un’ottima iniziativa, che offre lavoro a chi lo gestisce, che offre conforto a chi viene da lontano per visitare i nostri gioielli architettonici e la nostra storia e per tutta la cittadinanza che si ritrova al sole dicembrino a chiacchierare dei fatti propri sapendo di poter contare su un esercizio aperto e confortevole. Oltre ad essere anche un punto di forza nel sistema sicurezza che è assai carente a Modena.
Perché la regola è stata sino ad oggi di applicare ai bar gli orari non dei negozi, ma degli uffici pubblici! Bel biglietto da visita. Ma soprattutto perché in stagione non sospetta (ovvero in estate) non è l’unico bar ad avere i tavolini fuori, magari non sotto un gazebo. Ragion per cui non capisco il senso della polemica, o meglio non voglio far mio il pensiero che tutto ciò sia squisitamente politico.
Ho trovato peggiore e più offensivo per l’Unesco il fu telo della discordia. Un abbozzo simil-futuristico piazzato come fosse stato il miglior sistema possibile di copertura per nostra torre campanaria e rivelatosi una spesa superflua e inutile.
Nemmeno sotto Natale vogliamo vedere le cose essenziali e ci lasciamo prendere la mano da polemiche su cose non solo futili, ma dannose per la nostra economia locale e che distolgono l’attenzione dai reali problemi cittadini.
Partiti di tutte le estrazioni scuotetevi!! Non sono questi i problemi che noi cittadini sentiamo, ma altri. Le vostre esternazioni (soprattutto di quelli che vorrebbero rimontare in carrozza che volutamente non ho unito a questo testo) sono il top di gamma delle barzellette!
Augurando nuovamente a tutti un buon proseguimento delle Festività di fine anno e con l’auspicio che il 2012 faccia entrare il sale in zucca a chi ha tempo da perdere, confidando nell’opera della vecchina che appunto, sostituisca il carbone con tanto buon senso, metto nell’ultima nota il link di una lettera di alcuni genitori che dovrebbe dare la misura di cosa la gente sente importante e cosa vede (3). Ovviamente non sono solo i problemi citati nella lettera al quotidiano, ma le considerazioni finali.
Di nuovo auguri a tutti.
(1)http://www.duomodimodena.it/duomo/unesco.html
(2)http://edicola.linformazione.com/archivio//20111221/04_MO2112.pdf
http://edicola.linformazione.com/archivio//20111221/05_MO2112.pdf
http://edicola.linformazione.com/archivio//20111223/05_MO2312.pdf
(3)http://edicola.linformazione.com/archivio//20111224/13_MO2412.pdf