E così pare che anche il Sindaco si sia accorto che il sistema di accoglienza degli stranieri provenienti via mare dall’Africa, non regge.
Qualcuno potrebbe dire “meglio tardi che mai”; qualcun altro, certamente la maggioranza, si chiede perché queste preoccupazioni non siano state denunciate ben prima, quando comunque era già chiaro che l’andamento dei flussi migratori non si sarebbe arrestato ma anzi sarebbe drammaticamente esploso, con conseguenti collocazioni su tutto il territorio nazionale.
Certamente l’Italia è penalizzata per la posizione geografica frontale all’Africa, ma, come peraltro clamorosamente uscito dalle dichiarazioni registrate degli scafisti, l’Italia è un porto sicuro anche in termini di assenza di quel rigore legale e comportamentale da parte delle istituzioni che dovrebbe fungere da barriera all’entrata; al contrario, è una calamita.
Forse la campagna elettorale ha dato una scossa al primo cittadino, forse gli è stato suggerito di intervenire drasticamente su un tema in cui il populismo di sinistra si è sempre trincerato dietro una falsa e demagogica solidarietà, evitando di valutarne le conseguenze .
E’ chiaro che l’Europa deve assumersi la responsabilità della gestione dei flussi migratori, ma di certo le migliaia di stranieri in arrivo sulle nostre coste non aspettano le soluzioni dei burocrati europei.
E noi cittadini, intanto, paghiamo, sia in termini economici che sociali.