Per gli odierni standard, ma soprattutto ad un superficiale osservatore, questa pellicola del 1951, Ultimatum alla Terra, in suggestivo bianco e nero, può apparire ingenua… con quell’astronave dalle linee essenziali e semplici; con il gigantesco robot Gort; il cui sguardo era una lucente lama di luce circolare, cui nulla sfuggiva; con la pacatezza e la normalità dell’extraterrestre, Klaatu, dal bel volto e dalla figura prestante e insieme ascetica di Michael Rennie, malinconico e puro messaggero di pace alla Terra. La frase Klaatu barada nikto, entrata nella leggenda, era un ordine per Gort, per impedirgli qualsiasi azione contro il pianeta.
Un piccolo gioiello cinematografico, questo, del quale vi raccomando la visione, un piccolo grande gioiello che splende ancora, vivido, dopo oltre sessant’anni.
Lo scorso 8 dicembre, la Basilica di San Pietro, ridotta alla stregua di un telone per proiezioni, ci ha rimandato enormi immagini naturalistiche, degne di un documentario del National Geographic, con la perfezione tecnologica di cui sopra. (Per chi volesse guardare il filmato, questo è il link a parte del filmato)
E’ un parere personale, ma mi è parsa una inopportuna spettacolarizzazione di un evento spirituale. Invece di quella scenografia, almeno in questa circostanza, se proprio non si voleva rinunciare agli effetti speciali… avrei apprezzato un’unica proiezione di un semplice presepe, sguarnito, ma essenziale nel messaggio.
Non c’è stato, invece, alcun presepe: all’insegna del panteismo, per attirare tutto e tutti, rinneghiamo sempre più noi stessi e la nostra identità.
Laicamente, nel senso più elevato del termine, avrei desiderato maggiore semplicità, con i fondi ingenti di questa fantasmagorica messinscena (chiunque li abbia sborsati) destinati, invece, alla giustizia sociale, quella che non permette, all’interno della stessa nazione, che ci sia chi muore di fame, e chi ha i proverbiali rubinetti d’oro… che ci sia chi guadagna, per far fallire una banca, qualche centinaio di migliaia di euro all’anno… e ci sia invece chi, da quella stessa banca, è truffato, derubato, rovinato, ucciso. Anche quando le tristi cronache frettolosamente catalogano certe morti come suicidio.
Avrei desiderato una rivoluzione, in questo senso. la semplicità, la rinuncia agli “”effetti speciali””. La solennità sarebbe stata addirittura accresciuta e il messaggio reso più efficace da una meno faraonica messinscena.
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Come sempre, presento il numero on line da oggi. Vi ricordo che i titoli in grassetto sono link diretti ai rispettivi articoli. Questo per rendere più agevole la consultazione di Bice anche alle persone che non hanno molto tempo a disposizione.
Fiat Lux…o Klaatu barada nikto di A.D.Z.
Talvolta, di fronte a pellicole piene di effetti speciali, la cui sofisticata perfezione è arrivata a vette impensabili, mi accade di rimpiangere qualche vecchio film di fantascienza. Non vorrei essere irriverente ma, assistendo con crescente disagio, alla proiezione sulla Basilica di San Pietro del progetto dal titolo «Fiat Lux: illuminiamo la nostra casa comune» mi è accaduta la stessa cosa… e ho pensato al film “”Ultimatum alla terra””.
Francia, elezioni regionali 2015, parte seconda di Massimo Nardi
I socialisti francesi, turandosi il naso, votano a destra. Il FN. sconfitto in tutte le regioni, si consola triplicando i seggi nelle assemblee regionali.
La mafia, cosi’ sconosciuta e cosi’ vicina di Alberto Venturi
Ho paura che la storia delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Emilia Romagna, al pari delle altri regioni settentrionali, dovrebbe intitolarsi: “La grande dormita” … Passiamo dalle reazioni isteriche quando la cronaca ci sbatte in faccia la sua violenza al disinteresse quando rimane sottotraccia, ignorandone meccanismi, alleanze, forme di sostegno, organizzazione.
La scomparsa di Sandro Bellei di Redazionale
Con molta malinconia, dato che lo abbiamo conosciuto personalmente, abbiamo appreso della scomparsa di Sandro Bellei. Per rendere omaggio alla figura di questo grande modenese, eclettico e multiforme, riproponiamo la sua intervista rilasciata all’indomani della sua elezione a Consigliere comunale, nel 2009. Nell’immagine all’interno dell’articolo un toccante momento dei funerali, celebrati sabato 12, in Sant’Agnese a Modena, alla presenza di una grande folla di colleghi, amici, estimatori. A Sandro Bellei hanno reso omaggio ben tre sindaci di Modena, attuali e del recente passato, Giuliano Barbolini, Giorgio Pighi e Gian Carlo Muzzarelli. Porgo, a nome della proprietà, della redazione e mio personale, sentite condoglianze alla famiglia.
Banca Superenalotto di Alex Scardina
…se questi investimenti fossero finiti bene, il guadagno sarebbe stato tutto dei sottoscrittori, mentre ora, poiché andato male, si chiede che il rischio cada sulla collettività. Per questo non ritengo corretto intervenire risarcendo gli obbligazionisti. Quando si investe si gioca, da cui il noto “”giocare in borsa””, ora, può andare bene e guadagnarci, o male e perdere, anche tutto, esattamente come quando si gioca al Superenalotto.
Gestire il rischio di Eugenio Benetazzo
Pensate a come e dove si investiva solo fino a dieci anni fa: titoli di stato italiani, obbligazioni bancarie, certificati di deposito ed immobili residenziali messi a reddito. Chi oggi volesse replicare questo modus operandi all’investimento si esporrebbe a rischi di patrimonio ormai non più giustificabili in rapporto alla redditività attesa.
Auguro a tutti buona settimana e buona lettura del n. 495 – 162.