:… un disastro annunciato !!
Le numerose denunce fatte in questi mesi dai Sindacati FP/CGIL, CISL/FP, UIL Penitenziari e ASIPP sulla drammatica situazione in cui operano i lavoratori di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Modena, purtroppo si sono dimostrate più che fondate proprio le responsabilità della direzione sulla sottovalutazione degli aspetti legati alla sicurezza.
Più volte lavoratori e sindacati di polizia penitenziaria hanno denunciato la criticità operativa del personale preposto alla sicurezza riscontrando una preoccupante superficialità da parte degli organi dirigenti dell’istituto penitenziario di Modena e del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria.
A conferma di quanto detto, un anno fa nel corso di un?intervista televisiva, la risposta della direzione del carcere alle denunce del sindacato tendeva a minimizzare il problema attribuendo ad una piccola parte di lavoratori un?eccessiva preoccupazione.
Ma peggio ancora, si asseriva che il clima di aggressività esistente nei confronti dei poliziotti non costituiva un problema particolare in quanto rientrante nei rischi del mestiere.
A questo punto è naturale chiedersi cos?altro deve accadere per prendere coscienza di un?incapacità di gestione della sicurezza all’interno del carcere di S.Anna.
Non sono bastati: una denuncia al tribunale del lavoro, i numerosi episodi di autolesionismo e casi di suicidi di detenuti, le numerose aggressioni da parte dei detenuti verso gli agenti, organizzati dalla Direzione in poche unità per sorvegliare più posti di servizio. E ora le due evasioni !!
La situazione non è meno preoccupante per la gestione del settore della detenzione femminile visto che ormai da anni la sorveglianza è affidata a poche agenti, mentre altre continuano ad essere impiegate per lo svolgimento di mansioni amministrative.
Appena due mesi fa CGIL, CISL, UIL e ASIPP hanno organizzato una manifestazione di protesta e una conferenza stampa per ribadire la loro denuncia sulla carenza di sicurezza dell’istituto S.Anna dovuta soprattutto alla cattiva gestione del servizio. Della questione sono stati investiti anche i massimi vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
e il Ministro della Giustizia. Nonostante ciò nel carcere di Modena si è continuato a mantenere un clima
di crescente sottovalutazione delle problematiche continuando a gestire in modo approssimativo il personale e quindi aumentando in maniera esponenziale i rischi per la sicurezza.
Alla luce di quanto sta avvenendo ormai da troppo tempo al S.Anna, i rappresentanti sindacali, a nome di tutti i lavoratori del carcere, auspicano che oltre all’interessamento a suo tempo assicurato dal Prefetto di Modena, possa seguire un intervento incisivo dei parlamentari Modenesi, affinché siano garantiti gli standard di sicurezza all’interno della
struttura e che la cittadinanza modenese possa contare sulla presenza di un istituto penitenziario sicuro.
Vincenzo Santoro, segreteria FP/CGIL Modena
Giancarlo Vitelli, segreteria CISL/FP Modena
Raffaele Mininno, segretario provinciale UIL Penitenziari Modena