Le dichiarazioni in proposito del capogruppo provinciale del Popolo della Libertà, Dante Mazzi.
“”Storia di uno scandalo annunciato. Si poteva evitare la vergogna con la Fondazione che proposi e che il Comune bocciò””
“”Nell’aprile del 2009 presentai un Ordine del Giorno per chiedere al Comune di creare una Fondazione attraverso la quale gestire in maniera trasparente ed efficiente l’importante eredità da più di un milione e trecentomila euro lasciata dalla signora Amato per il canile di Modena. L’Amministrazione bocciò arrogantemente la mia proposta e oggi i nodi vengono al pettine. Non si sa come i soldi siano stati spesi mentre una cosa sola è certa: che la volontà della benefattrice, che chiedeva al Comune di essere tumulata nella tomba di famiglia e prendersi cura della sua tomba, non è stata rispettata. Una vergogna amministrativa e morale””. Lo ha affermato il capogruppo provinciale del Popolo della Libertà, Dante Mazzi.
“”Attraverso la Fondazione sarebbe stato possibile distinguere l’eredità dal patrimonio mobiliare ed immobliare del Comune di Modena, garantendo una chiarezza nelle gestione e nella destinazione dei soldi lasciati dalla signora Amato. L’Amministrazione non è riuscita a garantire né l’una né l’altra cosa. Il canile aspetta ancora interventi di riqualificazione e la benefattrice giace lontana dalla tomba di famiglia e senza nemmeno una lapide. Questa Amministrazione ha davvero toccato il fondo””.