Il Comitato Modena Salute e Ambiente intende chiarire che il Consiglio di Stato nei due ricorsi in appello proposti da Hera Spa e dalla Provincia di Modena contro la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna che nell’ottobre scorso aveva riconosciute valide le ragioni proposte contro il raddoppio dell’inceneritore presentate da Italia Nostra, dal WWF e dal “Comitato Modena Salute e Ambiente”, ha emesso una semplice ordinanza di sospensione della sentenza di primo grado, a fronte della supposta situazione di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti che – a detta di Hera e Provincia- si sarebbe verificata con l’interruzione del funzionamento dell’inceneritore.
A tal proposito giova precisare che si tratta di provvedimento provvisorio in attesa della decisione di merito che ci auguriamo interverrà in tempi brevi e che non potrà essere in nulla condizionata dall’ordinanza cautelare.
In secondo luogo vale la pena di evidenziare che questa decisione provvisoria è stata emessa dalla V sezione del Consiglio di Stato “considerato che la società appellante (ossia Hera) ha rinnovato la procedura di autorizzazione integrata ambientale” e cioè sulla base della considerazione che è in corso la procedura di nuova autorizzazione al funzionamento anche della quarta linea d’incenerimento dei rifiuti avviata dalla società dopo la richiesta di annullamento del TAR, richiesta che le autorità modenesi dovevano approvare entro il 31 marzo, ma che fino a oggi, 7 aprile, non è ancora stata approvata.
E’ importante dunque ribadire che la discussione della causa di appello al Consiglio di Stato deve ancora avvenire e, dunque, la partita fra oppositori del raddoppio (Italia Nostra, WWF e Comitato Modena salute e ambiente) e favorevoli (Hera, Provincia e Comune) è ancora tutta da giocare.