La Bretella si farà, nonostante il disfattismo della sinistra modenese
Strani effetti della campagna elettorale: il Ministro Matteoli , viene a Modena, dice che la Bretella si farà, e addirittura avvia un discorso sulla Modena Lucca, e la Sinistra compatta legge queste parole al contrario, come un allontanamento del progetto, e come se i due progetti fossero fra loro in opposizione, e non l’uno il completamento dell’altro.
Sul fronte della Cispadana invece credo che la nostra posizione sia la più coerente: ovvero deciderà la commissione di VIA, a garanzia della salute e della sicurezza dei cittadini. Per questo motivo, a Davide Baruffi rispondo che la nostra posizione, è quella coerente su tutti i progetti, ovvero esiste una commissione che valuterà. Mi sorprende invece quella del PD che su certi progetti chiude preventivamente, dicendo che la salute non si svende per motivi economici, e sullo spostamento della Cispadana al contrario sostiene che il progetto deve andare avanti comunque perché gli imprenditori e l’economia ne ha bisogno. Dove sta la coerenza? E poi vorrei ricordare che la Cispadana non è mai stata messa in dubbio, al contrario.
Le chiacchiere qui sono quelle di chi tenta di far credere ai suoi elettori che un si alla Bretella sia un no, e che un collegamento verso il Tirreno sia uno stop alla Bretella. Confondere le idee non aiuterà il PD a fermare il declino.
Gian Paolo Lenzini
Vice coordinatore regionale – PDL
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17 marzo 2010
Il polo scolastico di Vignola sacrificato sull’altare delle Coop rosse
Vignola e il suo sindaco, complice la crisi, hanno deciso di rinunciare al polo scolastico nuovo. Uno dei cardini della campagna elettorale delle amministrative, cade a pochi mesi dalle elezioni, come se a giugno del 2009 la crisi non ci fosse già. Ma quando si rinuncia ad un nuovo insediamento scolastico, e in cambio ai cittadini si fornisce qualche aula recuperata, bisogna avere l’onesta intellettuale di ricordare che solo pochi anni fa qualcuno offrì 2.500.000 di euro per costruirlo, e questo qualcuno si chiamava Bernardo Caprotti, che chiese di poter costruire un supermercato Esselunga proprio a Vignola.
Con una strana sequenza di eventi, che in 15 giorni condusse dalla proposta di costruzione a Vignola del supermercato, al rifiuto del Comune stesso, perché, mentre la Coop di Vignola faceva la stessa richiesta, offrendo le stesse condizioni, a Spilamberto, la giunta di allora, approvava la costruzione di una Coop nel giro di pochi giorni, offrendo a Vignola la scusa per rifiutare, essendo questa nuova Coop a soli 3 km. dall’altra. Operazione ben descritta in “Falce e Carrello”
Insomma: Vignola poteva averlo un nuovo polo scolastico, e poteva avere anche più concorrenza a favore dei cittadini, come dimostrano le rilevazioni che ogni anno inseriscono Modena fra le province dove la spesa costa di più. Oggi senza pudore un sindaco che faceva parte anche della Giunta precedente, dice che il nuovo polo è vittima della crisi? Che tanto non serve?
La risposta è la seguente: se non serviva, perché tentare di alienare proprietà del Comune per costruirlo, inserire una tassa di scopo, e poi, perché vendere quando si può avere un forte finanziamento da un privato? Ai cittadini la risposta al quesito.
Gian Paolo Lenzini
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Muzzarelli chieda conto degli sprechi della sua Giunta, prima di occuparsi della Camera di Commercio
L’assessore Muzzarelli sembra proprio non digerire il progetto della Modena Lucca, e tutti i giorni ci spiega perché e come non si deve fare. Oggi di fronte alla manifestata intenzione della Camera di Commercio di finanziare uno studio consiglia ai commercianti di spendere i soldi per i propri associati e di non sprecarli. Un consiglio che saggiamente al suo posto rivolgerei alla sua Giunta, e nel dettaglio al suo presidente.
Giusto 3 giorni fa Il Giornale riportava un articolo di
Stefano Filippi che raccontava di spese per avvocati privati della Giunta Errani per una cifra attorno ai 3.500.000 di euro: pur avendo la Regione professionisti a libro paga, evidentemente preferisce pagare cifre alte per rivolgersi all’esterno. Anche questo non è un buon modo di gestire denaro con l’aggravante che si tratta di denaro pubblico.
Francamente trovo che questa abitudine di dare lezioni morali perfino a chi rappresenta un mondo come quello dell’imprenditoria, che rischia in proprio, e in proprio di organizza, abbia stufato
Avv. Gian Paolo Lenzini
Vice coordinatore regionale – PDL
Grave atto omissivo da parte dei vigili urbani di Modena
Domenica pomeriggio a Modena Est si è svolto il carnevale con la sfilata di carri e il richiamo di migliaia di persone.
Proprio in corrispondenza dell’area di accesso al carnevale erano dispiegate in bella vista 5 bandiere del PD fissate ai lampioni pubblici in corrispondenza della rotonda di via Indipendenza.
Queste bandiere erano a pochi metri da una pattuglia di vigili urbani collocata in corrispondenza di un transenna che vietava l’accesso degli autoveicoli.
Trattandosi di pubblicità politica assolutamente vietata nel periodo di campagna elettorale a ridosso delle elezioni, facevo presente ai vigili che tali bandiere dovevano essere rimosse. Il vigile (matricola 77) rispondeva che non si trattava di propaganda elettorale, che la cosa non gli competeva e che in ogni caso non poteva lasciare il suo posto di lavoro (le bandiere stavano a meno di 10 metri dalla pattuglia!). A quel punto chiamavo il comando dei vigili e l’ispettore di turno mi comunicava che, dopo essersi consultato con il commissario reperibile, si sarebbero limitati a fare una relazione, perché essendo domenica l’ufficio elettorale e l’ufficio plateatico erano chiusi e pertanto non potevano sapere se l’esposizione delle bandiere fosse regolare o meno. Scusa assai risibile perché le forme di propaganda elettorale consentite sono rigidamente regolate da norme di legge. Come al solito a Modena il “rispetto delle regole” vale solo per alcuni e non per altri. Se le bandiere fossero state di un partito non amico la risposta dei vigili sarebbe stata rigida ed inflessibile, come abbiamo potuto verificare in questi anni. In ogni caso mi riservo di sottoporre la questione al Prefetto e di valutare se vi siano gli estremi per uno strascico giudiziario per il comportamento omissivo messo in atto.
Giovanni Bertoldi – Segretario Provinciale del Nuovo PSI
Modena, gli interventi della Regione in cifre
Tra il 2005 e il 2009 sono stati finanziati progetti a favore del territorio modenese per
104,4 milioni di euro, che hanno reso possibili investimenti pari a 804 milioni di euro
Ricerca e trasferimento tecnologico, nuovo Piano Energetico regionale, sostegno agli investimenti produttivi innovativi e ai processi di internazionalizzazione delle imprese sono le iniziative fondamentali per lo sviluppo economico del territorio modenese messe in campo dalla Regione Emilia Romagna.
Nel periodo 2005-2009 sono stati finanziati progetti a favore del territorio modenese per 104,4 milioni di euro, che hanno reso possibili investimenti pari a 804 milioni di euro, cui si sommano i nuovi investimenti già programmati per la creazione dei Tecnopoli per la ricerca, con un finanziamento di 11,9 milioni di euro e risorse per la realizzazione di 4 Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, che vedono un impegno finanziario della Regione pari a 8 milioni di euro.
Infrastrutture per la Competitività
Ricerca
Il Tecnopolo di Modena è promosso dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dal Comune di Modena, dalla Provincia di Modena, dall’Unione Terre di Castelli, con il supporto della Camera di Commercio di Modena e di Democenter-SIPE.
Il tecnopolo sarà localizzato su tre sedi:
– presso il Campus Universitario di Modena di via Vignolese a Modena, contiguamente agli altri edifici dell’Università di Modena, in cui sarà realizzato uno spazio per l’innovazione, due nuovi laboratori pesanti, un laboratorio di medicina rigenerativa, altre strutture per attività di ricerca e sperimentazione;
– all’interno dell’Area Ex Fonderie, Viale Ciro Menotti a Modena, dove si inseriranno le attività di design industriale previste all’interno del Laboratorio INtermech;
– presso l’Area Ex SIPE, via Vignolese a Spilamberto (MO), nell’area già da tempo individuata per la realizzazione di un polo della ricerca e dell’innovazione.
L’area interessata dall’intervento è di 6.400 mq parte di una superficie complessiva destinata al Tecnopolo di 10.000 mq. complessivi.
All’interno dl Tecnopolo troveranno collocazione i seguenti laboratori di ricerca industriale e trasferimento tecnologico:
– Laboratorio INTERMECH, che sarà localizzato su due sedi, una Modena e una a Reggio Emilia. Il laboratorio afferisce alla piattaforma Meccanica Materiali e ICT e design, e per quanto riguarda la sede di Modena, questa svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico sui temi ingegneria meccanica, meccanica dei materiali, ICT per le imprese
– Laboratorio CENTRO DI MEDICINA RIGENERATIVA STEFANO FERRARI: afferente alla piattaforma Scienze della Vita, svilupperà attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico sul tema terapia cellulare e genica
Il tecnopolo ospiterà inoltre nuove imprese start up della ricerca, nonché servizi per il trasferimento tecnologico presso l’incubatore che sarà realizzato nell’area ex-SIPE di Spilamberto.
I programmi di ricerca che verranno realizzati da tali laboratori prevedono l’impiego di 51 nuovi ricercatori e di 71 unità di personale strutturato a tempo parziale.
I principali settori produttivi che potranno usufruire delle attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico realizzate nel Tecnopolo sono: meccanica, automotive, oleodinamica, meccatronica, macchine agricole, automazione, meccanica industriale e robotica industriale, informatica, biomeccanica e biomedicale, elettronica, biomedicale, sanitario, farmaceutico, biotecnologico.
Per la realizzazione degli interventi di carattere infrastrutturale che ammontano a 8,2 milioni di euro è stanziato un contributo di 4,3 milioni di euro.
Per le attività di ricerca è previsto un contributo di 7,6 milioni di euro, per investimenti che ammontano a 15,2 milioni di euro.
Aree ecologicamente attrezzate
La Regione ha promosso la creazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) per favorire un nuovo modello di insediamento industriale che sia anche garanzia di sostenibilità ambientale dello sviluppo economico. Nell’ambito delle APEA le imprese avranno la possibilità di insediarsi, godendo di servizi ad alta qualità nel rispetto di standard energetici ed ambientali superiori a quelli previsti dalla normativa.
Nella Provincia di Modena sorgeranno 4 APEA, nei comuni di Nonantola, Bomporto, Mirandola e Modena, che vedranno insediamenti industriali attivi nei principali settori della nostra economia. Per garantire la realizzazione delle APEA nel territorio modenese, la Regione ha approvato un finanziamento di 8 milioni di euro; risorse, che attraverso le collaborazioni tra partner pubblici e privati, garantiranno gli investimenti necessari per la realizzazione degli interventi. Sono state inoltre individuate ulteriori due aree, nei comuni di San Felice sul Panaro e Castelfranco Emilia che potranno essere finanziate a fronte della disponibilità di ulteriori risorse.
Sviluppo innovativo delle imprese
Sostegno agli investimenti
La Regione ha supportato direttamente le imprese della provincia di Modena incentivando economicamente i loro progetti strategici.
In particolare per il sostegno agli investimenti produttivi e allo sviluppo dell’innovazione organizzativa e di prodotto delle aziende sono stati finanziati 484 progetti di imprese con un contributo economico pari a 16,6 milioni di euro, che ha consentito la realizzazione di investimenti per 51,9 milioni di euro.
La ricerca industriale e la sperimentazione sono la garanzia per la competitività dell’economia del territorio: con un finanziamento complessivo di 31,6 milioni di euro sono stati finanziate attività di ricerca delle imprese, la collaborazione con i laboratori di ricerca, la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico e la realizzazione di attività di ricerca attraverso alleanze strategiche tra imprese. In questi ambiti grazie alla Regione sono stati realizzati 200 progetti che hanno visto un investimento complessivo di oltre 80 milioni di euro.
Per garantire la sostenibilità ambientale dello sviluppo economico della provincia di Modena, la Regione ha incentivato la realizzazione di 49 progetti per promuovere la qualificazione ambientale ed energetica del sistema produttivo attraverso il sostegno ad interventi di PMI per consolidare il risparmio energetico, l’uso efficiente e l’autoproduzione di energia, la valorizzazione delle fonti rinnovabili. Per queste iniziative la Regione ha finanziato investimenti per 7 milioni di euro.
Particolare attenzione è stata posta dalla Regione alle difficoltà che le PMI e le imprese artigiane incontrano nel reperire le risorse finanziarie per gli investimenti necessari a garantire la loro competitività. Sono state realizzate iniziative per favorire l’accesso al credito attraverso il sistema delle garanzie e l’abbattimento dei tassi, che hanno consentito a oltre 3.200 imprese modenesi, di cui più di 2.000 sono imprese artigiane, di poter realizzare investimenti in acquisti o locazione di macchinari per oltre 528 milioni di euro.
Internazionalizzazione del sistema produttivo
Il sostegno all’economia modenese è passato anche attraverso la promozione internazionale delle eccellenze produttive del territorio. La Regione ha finanziato progetti per l’esplorazione di opportunità commerciali e produttive sui mercati esteri favorendo la realizzazione di 58 progetti di internazionalizzazione. Per queste attività la Regione ha erogato finanziamenti per più di 6 milioni di euro che hanno consentito la realizzazione di progetti per la promozione internazionale delle produzioni modenesi per un valore complessivo pari a 14,8 milioni di euro. A sostegno delle imprese per progetti di internazionalizzazione produttiva e commerciale opera anche, presso la CCIAA di Modena, lo sportello territoriale dello SPRINT-ER che costituisce un punto di riferimento per le imprese modenesi.
Commercio e turismo
Importante è stato inoltre il supporto alla promozione del territorio modenese, attraverso la valorizzazione delle attività commerciali e il sostegno all’attrattività turistica. A questi settori negli ultimi anni sono stati destinati circa 19 milioni di euro, che hanno consentito interventi di riqualificazione degli spazi pubblici e sostegno diretto agli investimenti delle imprese del territorio modenese.
Nel 2009 la Regione ha approvato, nell’ambito del POR FESR 2007-2013, la realizzazione di interventi di valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali con la finalità di accrescerne l’attrattività in termini di sviluppo economico e di fruibilità dell’area con un contributo di 3 milioni di euro a sostegno di 6 milioni di investimenti.
In particolare gli interventi mirano alla riqualificazione e valorizzazione di luoghi e siti, al recupero di aree e porzioni del territorio da destinarsi esclusivamente ad attività di interesse pubblico. I progetti sostenuti sono 4 e riguardano: il Museo Casa Ferrari a Modena, la Galleria Ferrari a Maranello, il Circuito dei Castelli modenesi: Palazzo Pio a Carpi, Appennino dolce e dinamico. Al contempo, in stretta sinergia, si sostengono progetti per il miglioramento dei servizi offerti dalle imprese, con un contributo complessivo di 2, 6 milioni di euro.
L’impegno per il 2010
Per il 2010 le imprese modenesi potranno godere del Fondo straordinario di garanzia, la cui dotazione è pari a 50 milioni di euro, gestito in stretto raccordo con i Confidi regionali, che permetterà di rendere più semplice il rapporto tra imprese e sistema bancario, a condizioni convenzionate e, quindi, contenute rispetto a quelle del mercato.
Verranno inoltre assegnate le risorse pari a 10 milioni di euro previste per i progetti relativi ai distretti industriali, in corso di valutazione, che coinvolgono diverse filiere di questa Provincia; molto importanti, inoltre, il bando per le reti d’impresa, per le nuove imprese e per l’internazionalizzazione delle filiere, attraverso le ATI e i consorzi all’export.
Infine, sono in corso di assegnazione contributi a favore degli enti pubblici per investimenti in campo energetico che hanno visto la presentazione di diversi programmi da parte degli enti locali di questa Provincia.
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Nessun disavanzo nella sanità di eccellenza
Matteo Richetti candidato del PD: “Da Andrea Leoni parole deliranti”
“L’aumento delle risorse per la sanità modenese è dovuto all’aumento della popolazione e all’elevata qualificazione dei servizi. Di solito si chiama efficienza. A voler essere precisi il Ministro del Governo di centro-destra Fazio la definisce eccellenza. Solo nel linguaggio dissennato del consigliere Leoni diventa spreco. Delirio da campagna elettorale”.
Cosi’ Matteo Richetti, candidato del Pd alle elezioni regionali, risponde a quello che definisce lo “strabismo del consigliere Leoni” che parla impropriamente di buchi nella sanità modenese e presunte eccellenze di modello lombardo portato ad esempio come fosse la strofa di un ritornello.
“Ma se Leoni non si fida del giudizio espresso da un’indagine del Governo – incalza Richetti che è membro della commissione sanità della Regione – possiamo riprovare a spiegargli ciò che lui, come consigliere regionale, dovrebbe già sapere. Il sistema di finanziamento delle Aziende sanitarie prevede una riserva finanziaria da distribuire a fine anno, quando le entrate sono certe così come le entità di eventuali eccedenze di spesa delle singole aziende. Questi fabbisogni aggiuntivi (per Modena quest’anno 37 milioni) non determinano buchi di bilancio aziendali o disavanzi tanto che il Ministero dell’ Economia continua, incurante del giudizio di Leoni, a certificare come virtuosa la nostra sanità. Sul livello di qualità del nostro sistema sanitario, invito il consigliere Leoni a porsi con un po’ di umiltà di fronte al fatto che importanti professionisti siano venuti a lavorare in provincia di Modena contribuendo ad innalzare l’eccellente qualità della nostra offerta tanto che 87 modenesi su 100 scelgono di farsi ricoverare in strutture della provincia, superando di 6 punti la media registrata nelle altre province emiliano-romagnole. L’eccellenza del nostro sistema sanitario, riconosciuto a Roma, viene confutato, da Leoni, in loco. Anche la vocazione alla strumentalizzazione infondata, tipica di un certo modo di fare propaganda elettorale, dovrebbe conoscere il limite della realtà.”
Sabato 20 marzo, alle ore 12, Beppe Grillo sarà in Piazza Grande a Modena
Mi chiamo Roberto Galantini, sono nato a Carpi, faccio l’insegnante a Soliera ed ho deciso di candidarmi alle elezioni regionali con il Movimento a 5 Stelle – Beppegrillo.it perché pretendo di vivere in un paese libero, giusto, sano: quello immaginato nella nostra Costituzione.
Invece ogni giorno, anche in Emilia-Romagna, crescono ignoranza, incuria e razzismo.
Con ogni probabilità si arriverà al voto senza che ai cittadini venga offerta una informazione decente delle proposte e dei programmi delle Liste in campo.
Non passa giorno che non emerga un nuovo pasticcio, un nuovo scandalo, o l’ormai consueta leggina per salvare il sedere al premier o ai suoi sodali.
E così, proprio grazie allo spettacolo indecoroso trasmesso ai cittadini ed al mondo, questa classe politica si guadagna continuamente il centro dell’attenzione coprendo con la confusione l’unica vera novità di queste elezioni.
Il Movimento a 5 Stelle è una lista civica di cittadini, indipendente ed autogestita, che si è coagulata intorno alle idee diffuse nel blog di Beppe Grillo. Siamo stati tra i primi a presentare le firme necessarie alla candidatura in tutte le cinque regioni dove ci presentiamo (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Campania).
Il blog di Grillo è stato un’occasione d’incontro (non solo virtuale) per migliaia di cittadini che non intendono abbandonare questo paese al saccheggio di una intera classe politica incompetente, quando non corrotta o collusa, che da tempo antepone propri interessi finanziari alla difesa del bene comune. Siamo gli unici che possono far eleggere persone realmente indipendenti nonché i soli ad avere delle proposte concrete di trasformazione equa ed intelligente del paese.
Nella nostra Regione, da sempre governata dalla stessa maggioranza, in molti ambiti si raccolgono oggi i frutti di scelte amministrative sbagliate, i cui danni non di rado erano stati puntualmente previsti nel passato da singoli cittadini o comitati.
Viviamo in una delle zone più inquinate del pianeta, con un sistema di mobi
lità demenziale e nonostante l’incipiente crisi economica mondiale ci tocca ancora sentire amministratori parlare di “”crescita””, “”espansione urbanistica””, “”incenerimento dei rifiuti””.
Le aree di qualità, che ancora questa regione conserva in alcuni servizi, appaiono come un lascito di amministrazioni precedenti lontanissime (per scelte e per metodi) da quelle attuali. Infatti proprio queste eccellenze sono a rischio per le politiche scellerate di svendita ai privati, o di sottrazione dal controllo pubblico, attuate nel decennio Errani.
Il programma regionale completo del movimento e la presentazione dei candidati è scaricabile dal sito www.emiliaromagna5stelle.it. All’interno di tale contesto, le priorità che il gruppo di Carpi e dintorni ritiene fondamentali sono le seguenti:
– Stop immediato ad ogni espansione edilizia. Più verde pubblico. Una sola grande opera: preservare il territorio.
– Acqua, gas e rifiuti al 100% in mano pubblica.
– Ferrovie regionali efficienti e convenienti. Piste ciclabili sicure e veramente alternative all’auto.
– Obiettivo zero rifiuti e riduzione della tariffa ai cittadini virtuosi. Raccolta porta a porta, dismissione di inceneritori e discariche.
– Internet libero e gratuito. Risorse a scuola pubblica, ricerca e innovazione.
– Autonomia energetica per l’Emilia-Romagna entro 15 anni sfruttando solo fonti rinnovabili. No al nucleare ed a nuove centrali a fonti fossili.
– Sostegno alla green economy, riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Riconversione delle aree dismesse e delle attività insalubri.
– Rilancio dell’agricoltura locale, sana, biologica ed a chilometro zero.
– Respingere le infiltrazioni mafiose dall’economia locale. Rispetto delle regole.
– Stop alla casta, ai suoi sprechi ed abusi. Rispetto del limite di due mandati elettorali (esiste già una legge, la 165/2004, che nessuno osserva, secondo la quale, per esempio, né Errani né Formigoni possono essere ricandidati).
Sabato 20 marzo, alle ore 12, Beppe Grillo sarà in Piazza Grande a Modena per darci la carica, invitiamo tutti i cittadini ad assistere al comizio (sarà uno spettacolo, garantito).
Roberto Galantini
candidato al consiglio regionale per il
Movimento a 5 Stelle – Beppegrillo.it
Alloggi popolari , modificare il criterio di mantenimento
Al congresso del Sunia è emerso in modo chiaro che il problema del diritto alla casa, dell’affitto e dell’assegnazioni degli alloggi popolari è grave e sempre più strutturale. La lista di attesa di 6.000 domande per la richiesta di un alloggio popolare non è ammissibile in una provincia tra le più avanzate di Italia.
La proposta per iniziare a risolvere questo problema si può concretizzare nella modifica della Legge regionale e negli atti amministrativi conseguenti che stabiliscono i criteri di assegnazione e di mantenimento degli alloggi popolari in Emilia Romagna. Per avere diritto ad un alloggio popolare occorre avere un redditto ISEE del nucleo famigliare non superiore a 34.308 euro. E’ un limite accettabile che permette di pagare un affitto ragionevole e che a mio avviso va mantenuto.
Il problema è tutto nel limite da non superare come nucleo famigliare per mantenere l’alloggio popolare. E’ sufficiente non superare un reddito ISEE di euro 51.462,90! Con questo reddito di nucleo famigliare si può mantenere anche un’auto di lusso. E’ questo limite che ingessa l’assegnazione delle case popolari.
Con questo limite un nucleo famigliare manterrà la casa popolare a vita. In questo modo si blocca tutto e chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro.
Invito gli addetti ai lavori ad appoggiare le nostre iniziative per modificare quel limite. E’ una iniziativa giusta che porteremo all’assemblea regionale dell’Emilia Romagna e perché coniuga due pilastri fondamentali del nostro programma: il diritto alla casa per tutti e la tutela del territorio agricolo della nostra regione.
Sandra Poppi
Lista civica Modena5stelle Beppegrillo