Forse gli italiani avranno anche qualche difetto…ma hanno tante e tali altre doti da risultare unici al mondo. Fra queste, la capacità di sorridere, e di far sorridere, anche quando, in verità, ci sarebbe poco da stare allegri… trasformando ogni evento, grande o piccolo, in occasione di battute, vignette e “”tormentoni”” vari… con risultati talvolta modesti e ordinari, altre volte, la maggioranza, davvero esilaranti. Così è stato nella settimana appena trascorsa si è fatto un gran parlare di Berlusconi e della sua infiammazione agli occhi, per la quale è ricoverato, infermità alla quale si sono aggiunti altri problemi in queste ultime ore. Ciò ha dato origine a battute, vignette e insinuazioni, su trucchetti vari, come atropina instillata nella rima palpebrale, e altre amenità…
Sorridiamo, certo.
C’è il rischio,tuttavia, di dimenticare, di assuefarsi a tutto, perdendo lo spirito critico. Non voglio entrare nella notizia specifica, potrebbe sembrare una valutazione politica la mia, pertanto non giudico, non insinuo e non irrido. Non in questa sede almeno. Ma mi è impossibile non pensare a come sia ingiusta la vita, talvolta. Ci sono ammalati ammucchiati in corsia, in strutture ospedaliere che lasciano a desiderare; mancano le risorse economiche per poter fornire adeguati servizi, nell’assistenza, negli esami clinici, nelle cure domiciliari. Non è colpa di Berlusconi, prevengo le facili battute, né è colpa di chi, come lui, ha la possibilità economica e la fortuna di potersi curare, talvolta persino in modo un po’ sproporzionato alla patologia, in strutture eccellenti, sotto ogni punto di vista.
Ma non è facile pensare che ci sono ammalati che vanno letteralmente in rovina per cercare di curarsi, nella speranza di guarire. E ci sono ammalati cronici, di patologie gravi e invalidanti, per i quali purtroppo lo Stato non fa abbastanza, o non fa nulla. Ecco, queste sono le cose per le quali non ci dovrebbero essere differenze fra gli individui…non dovrebbe essere il censo a rendere possibili le cure, la speranza, la liberazione dal dolore fisico.
C’è una sorta di rigetto, indignati da queste ingiustizie.
Proprio oggi, 12 marzo, si apre il Conclave, iniziano queste “elezioni eccellenti”, speriamo con minore attinenza possibile con le elezioni politiche di qualche giorno fa, che sembrano aver confermato una classe politica che definisco indecente e lontana dai problemi del paese.
Si dovrebbe poter guardare ad una figura come quella del papa, indipendentemente dal fatto che si sia o meno credenti, con rispetto, come si guarda ad altre autorità morali, e con speranza, per avere, almeno lì, un po’ di semplicità, un po’ di pulizia, un po’ di giustizia sociale… Ho trovato, invece, triste e anche piuttosto deludente, che i cardinali si facciano intervistare, che i giornali parlino del tale e del talaltro, come “”papabili”” …viene da chiedersi dove sia finito il riserbo, dove siano finiti il silenzio e la solitudine…nonchè la spiritualità di queste elezioni.
Vedremo.
Per ora, la sola immagine che mi ha colpito e che mi ha sorpresa favorevolmente, è quella del Cardinale Philippe Barbarin, che va in Vaticano in bicicletta, conservando dignità, aspetto mistico e grandissima umanità.