Elettori rigorosamente selezionati

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Dopo il  disastro provocato da elettori ""egoisti, ignoranti e pure  anziani"" nel referendum inglese, si discute   sull'opportunità di   selezionare  gli elettori, non tutti degni, evidentemente,  di accedere alle urne, per età, per ignoranza, per arretratezza culturale.  E' singolare, tuttavia,  che i giovani, il nostro futuro, le speranze del mondo, gli idealisti,  i puri, i giusti... si schierino dalla stessa parte, dicano le  stesse cose, di tromboni ultranovantenni, come Napolitano, di ""padroni"",  come Junker e soci, di spietati signori della  finanza, di grandi burocrati,  di cinici banchieri, di altri loschi affamatori di popoli.  Chi vivrà, vedrà. E, comunque,  se risultasse troppo  complicato, scegliere chi  è degno di accostarsi alle urne... potranno  sempre  abolire il voto, risparmiando tempo, denaro e travasi di bile in caso di sconfitta.

 

 

Sappiamo già quale sarà il tormentone dell’estate, e non solo … La Brexit sarà probabilmente  argomento di conversazione, discussione e certo anche capro espiatorio, per gli anni a venire. Non commento  in questo articolo il  voto espresso dal popolo inglese anche se,  in ogni caso, io rispetto questo voto, come dovrebbe accadere in democrazia, se essa è reale democrazia e non un’ ipocrita facciata.

Mi soffermo, piuttosto, sulla reazione  di chi, fautore  del  “”Remain””, deluso dal risultato, di fatto  non  rispetta  la volontà popolare, ma  esprime giudizi  non certo lusinghieri sui votanti; è chiaro che la scelta degli elettori, se non conforme alle proprie idee, sia da sminuire, stroncare, umiliare.

C’è chi, facendo  le pulci anche anagraficamente, non solo culturalmente ai votanti, definiti ignoranti,  ha notato  puntigliosamente che sono “”vecchi””  in maggioranza, quelli che sono andati a votare, dequalificando il voto, quasi che  “”i vecchi”” in Gran Bretagna come in Italia e forse ovunque nel mondo,  debbano passare il loro tempo oziando, osservando operai  che lavorano nei cantieri oppure giocando a bocce… e non certo  votando.

Quindi, se questo voto è, secondo  alcuni,  falsato dall’ignoranza e dalla vetustà dei votanti… il problema più grande ora come ora  è stabilire chi è ignorante e chi è intelligente… chi ha diritto di votare e chi, peggio per lui,  non è all’altezza di farlo.
Se non si può rischiare  di mettere il futuro del popolo in mano al popolo, il futuro del popolo, allora, chi lo decide? 

Se il popolo non puo’ decidere il suo futuro, da chi vuol essere governato, mi chiedo cosa sia per qualcuno la democrazia.  Forse il potere  nelle mani di una ristretta élite politica?   Me lo chiedo,  e credo se lo chiederanno in molti.  Di sicuro,  dopo questo voto,  la missione primaria   è,  assolutamente,  far passare il concetto che certe scelte non possono essere delegate  al popolo,  convincendo il  popolo stesso di ciò.  Popolo che, dopo opportuno lavaggio  del cervello,  si convincerà, una volta per  tutte,  dell’inutilità di questo suo organo e rinuncerà definitivamente a servirsene. Forse portare il cervello all’ammasso può rappresentare una soluzione!.

Infine, gli analisti hanno rilevato che molti giovani  con diritto di voto, hanno disertato le urne, come si suol dire… Notare  come i giovani, il nostro futuro, le speranze del mondo, gli idealisti,  i puri… si schierino dalla stessa parte, dicano le  stesse cose di tromboni ultranovantenni, come Napolitano, di “”padroni”” come Junker e soci, di spietati   signori della  finanza, dei grandi burocrati  dei banchieri…non so se mi faccia più sorridere, o più paura.
Sarebbe opportuno, per riassumere il concetto,   selezionare  accuratamente  gli elettori… facendo accedere alle urne solo chi ne è degno.e, se risultasse complicato operare questa selezione, , si  può sempre  abolire il voto, risparmiando tempo, denaro e travasi di bile in caso di sconfitta. W la democrazia.

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Vi illustro brevemente il numero on line da oggi. I titoli  in grassetto portano direttamente agli articoli, per rendere più agevole la consultazione di Bice anche alle persone che hanno fretta  e  che  non hanno molto tempo a disposizione.

Elettori selezionati, per un mondo migliore

di A.D.Z.

Brexit della Gran Bretagna

di Massimo Nardi

…una tragedia per gli inglesi. forse si, forse no. solo il tempo potrà dirlo. Solo adesso ci si accorge che l’Unione non ha distribuito in eguali misure tutto il benessere che era stato ventilato. Anzi, ha allargato la forbice delle disparità con il risultato che gli stati con bilanci in ordine ed economie forti sono diventati ancora più ricchi a scapito di nazioni con bilanci ed economie più deboli.

Nessuno al volante del mezzo

di Alberto Venturi

La velocità con la quale è stato creato il villaggio globale, ha impedito di organizzare i giusti contrappesi e una adeguata consapevolezza culturale per governarlo, lasciando che siano la finanza e l’economia a sancirne l’unica regola universale: si fa quel che conviene e quel che il mercato chiede.

Talento, passione, sogni e lavoro

di Roberto Armenia

Una vita all’insegna della “”religione  laica emiliana” :  talento, passione, sogni e lavoro, lavoro e ancora lavoro. In un libro, l’affascinante racconto della stilista Anna Marchetti, cinquant’anni di amore e passione per il mondo della moda raccontati a Fabrizio Vaccari” , scrittore e poeta modenese, volume pubblicato dalle “Edizioni Della Casa” di Modena.

Regno disUnito

di Alex Scardina

Se da una parte si registra questa disunione geografica, dall’altra bisogna prendere nota anche di quella generazionale. i giovani hanno per la maggior parte votato “”remain””, gli anziani “”leave””.

Quello sporco brillocco

di Eugenio Benetazzo

Al di là del contestato pegno d’amore, i vantaggi di possedere un diamante sono la circolazione del bene al portatore con conseguente anonimato dell’investitore, investimento presumibilmente stabile nel lungo termine ed infine esenzione fiscale delle eventuali plusvalenze nella rivendita. Svantaggio: mancanza di un prezzo ufficiale di mercato di riferimento.

Auguro a  tutti  voi buona settimana , buone vacanze e  come sempre, buona lettura del n.  522-190.

 

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