Le notizie di cronaca portano, inevitabilmente, alla nascita dei cosiddetti tormentoni… ora, dopo l’avvicendamento tra Letta e Renzi, per la verità abbastanza brusco e doloroso per l’ormai ex Presidente del Consiglio, la frase ricorrente, fino alla nausea, è quella che indica il Segretario del PD e Sindaco di Firenze, come “terzo Presidente del Consiglio” non eletto dal popolo. Ora, io posso capire (fino ad un certo punto, questa è Educazione Civica materia di quinta elementare, prima media) …dicevo posso capire se a dire questa sciocchezza è un cittadino qualsiasi. Ma che a dirlo siano i politici stessi, e i giornalisti, i giornalisti politici che dovrebbero essere fonte di informazione veritiera, mi indispone sommamente. L’art. 92 della Costituzione prevede che il capo dello Stato dia l’incarico di Presidente del Consiglio, non necessariamente un uomo politico, può essere scelto fra personalità di spicco della nazione, senza che abbiano mai ricevuto un solo voto dagli elettori. E’ già accaduto, con Amato, con Dini, con Ciampi…nessuno era un parlamentare, Ciampi è persino diventato Presidente della Repubblica .
Sono strumentali, le lamentazioni dei partiti politici che abbaiano alla luna, lamentando che Renzi non ha il consenso popolare… e si scandalizzano.
Pertanto i politici e i giornalisti dovrebbero fare un ripassino di Educazione Civivca e conservare la loro indignazione per altro.
Perché non si indignano per un intero Parlamento, di non eletti! Questo è uno scempio, che siedano in parlamento, a rappresentare i cittadini, personaggi che i cittadini non hanno mai votato. Siedono, diciamo “per grazia ricevuta” su quei prestigiosi scranni, perché sono simpatici, utili, al capo del partito nel quale militano e che li ha nominati, come un tempo si investivano i cavalieri e li ha piazzati in liste fisse, nell’assoluta certezza della vittoria , grazie alla legge elettorale porcellum che più porcellum non si può. Ora, da queste investiture, di cavalieri (e dame) discende buona parte dei pressappochismo, clientelismo, servilismo e di ogni altro “ismo” endemico nella nostra politica. Di questo, si devono scandalizzare i giornalisti e i cittadini, di questo si devono indignare, da questo si devono sentire ingannati e traditi… dal non essere degnamente rappresentatim perché i politici sono dei “dipendenti” di questo o di quel capo partito e come tali, vigliaccamente, si comportano, ansiosi di mantenere il lro privilegato posto al sole, compiacciono e adulano il “capo” che difendono e blandiscono, che proteggono contro ogni logica. Prima ho parlato di “dipendenti” … ma riconosco che non è un paragone calzante. Un dipendente, o una dipendente non accettano sempre e comunque i diktat e le prepotenze del datore di lavoro. La dignità in certi casi ha il sopravvento…
I politici che al “capo” devono tutto… mai lo contraddiranno, mai rinunceranno a quella tranquilla sistemazione, se non per una sistemazione migliore, con il fenomeno della transumanza, profumatamente pagata, da un partito all’altro.
La cronaca ne è piena.
Questo, dovrebbe indignare.