“Cenacolo Letterario”

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Domenica 19 novembre scorso, alle ore 17.00, presso il Centro Via Vittorio Veneto, si è tenuto il secondo incontro del ciclo, per la stagione 2023 – 2024 del «Cenacolo Letterario» con “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters

Anche il pomeriggio di domenica, alle 17.00, in una giornata luminosa, dove il caldo sole d’inoltrato autunno, scaldava ancora i boccioli delle rose che timidamente hanno fatto capolino, ingannate dal tepore della stagione tutt’altro che invernale, ci siamo dati appuntamento al Centro VVV.

Ad una certa ora, come coloro che sono chiamati all’adunanza della domenica pomeriggio, in attesa di ascoltare un messaggio di speranza, di comprendere meglio un autore letto in gioventù, come piuttosto cercare di capire di epitaffi e cimiteri, ecco, ad uno ad uno riempire la sala dove si sarebbe svolto l’incontro, a prescindere dalla sfida tennistica dell’anno o dagli appuntamenti concomitanti a pochi passi.

Quello che balzava agli occhi, entrando, era la sensazione di accogliente bellezza che ci attendeva. Tutto ordinato, bendisposto e pronto per farci sentire a nostro agio, accolti da un sorriso e da conoscenti e amici, che in attesa di cominciare, approfittavano per fare due chiacchere o scambiarsi un saluto.

Quest’atmosfera è caratteristica di chi si ritrova per un incontro piacevole e che è atteso con trepida attenzione, e quando l’avv. Gian Carla Moscattini ci ha “richiamati all’ordine” eravamo tutti seduti ed attenti per vivere le nuove esperienze che il programma ci aveva preannunciato.

L’appuntamento di domenica si è aperto con la descrizione, ad opere della Dott.ssa Tina de Falco della mostra di Valeria Bivona esposte al Centro VVV fino al 10 dicembre.

Anche questa continua commistione tra arte figurativa, musicale e letteraria, caratterizza l’offerta proposta dal Centro VVV che sa sorprenderci ogni volta con un’inattesa novità.

I quadri dell’artista Bivona arricchivano le pareti e i lampi di foglia oro utilizzati per dare luce, piuttosto che per mettere in risalto, un paesaggio come una figura astratta, hanno aggiunto bellezza alla bellezza. La critica d’arte, Tina de Falco, ha sottolineato i pregi delle opere esposte con estrema chiarezza e professionalità, conferendo anche alle pareti adornate, che facevano da cornice all’evento, pregio e valore.

Quando poi il relatore, Antonio Prampolini ha cominciato a spiegarci per quale ragione ha deciso di parlare di Edgar Lee Master per collegarsi alla festa dedicata agli alberi, che ricorre ogni anno il 21 novembre, ci è stato squarciato un mondo. Il susseguirsi di questi poemi, legati a coloro a cui furono dedicati, con una lettura vicina alla natura, ai frutti e agli animali, ci ha consentito di cogliere sfumature che diversamente avremmo potuto trascurare. Sentivamo il fruscio delle foglie calpestate, lo scorrere del fiume Spoon e il canticchiare delle allodole, mentre Franca Lovino ci leggeva qualcuno di questi brevi “poemetti”. Che dire poi delle azzeccatissime scelte musicali operate dal Maestro Gen Llukaci, che a seconda dell’atmosfera che si veniva a creare ci intonava un country piuttosto che un’Ave Maria, per consentirci di continuare a farci cullare dalla situazione in cui la mente ci aveva fatto passeggiare fino a pochi minuti prima.

Come sempre un pomeriggio denso di emozioni.

Tutto si è svolto nei tempi e con la professionalità a cui ci siamo abituati. Ognuno di noi si è sentito coinvolto, almeno per qualche riferimento alla morte, come elemento comune a tutti gli esseri viventi, e con le parole di Fabrizio De André «Ciò che mi ha colpito nella lettura dell’Antologia è il fatto che mentre nella vita gli uomini sono costretti alla competizione, a pensare il falso o a non essere sinceri, nella morte, invece, i personaggi di Spoon River si esprimono con estrema sincerità, perché non hanno più niente per cui lottare, non hanno più niente da nascondere. Così parlano come da vivi non sono mai stati capaci di fare» gli artefici di questo incontro ci hanno lasciato con pensieri profondi, suscitando in più di qualcuno, argomenti su cui riflettere.

Nel salutarsi per darsi appuntamento ai Matinée ed al concerto di Natale, del 10 dicembre p.v., come ultimo incontro dell’anno, ognuno di noi si è sentito arricchito e migliorato per aver impiegato un paio d’ore in ottima compagnia, al caldo e in un ambiente confortevole, ove chi ci ha intrattenuto ha rifocillato la nostra anima istillando gocce di sapere, ancora una volta per consentirci di vivere ogni giorno nella consapevolezza che vale la pena viverli nel bene, nostro e di coloro che ci circondano, perché solo così esso si diffonde e si perpetua.

Gli scatti di Monica Callegari, che hanno saputo cogliere l’essenza dei presenti, ricorderanno ad ognuno dei partecipanti l’intensità di questi incontri che, ancora una volta, così come chi vi scrive, sarà grato a tutti coloro che li rendono possibili.

Come sempre, quindi: ad majora!

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