Dopo 107 anni le suore lasciano San Cesario

Condividi su i tuoi canali:

None

Dopo 107 anni di permanenza a San Cesario le Figlie del Sacro Cuore di Gesù il 20 agosto prossimo lasceranno San Cesario e la Madre Superiora, Suor Liliana Merighi, avrà il compito di chiudere definitivamente la casa che ospitava le ultime quattro suore di fianco alla canonica e all’ombra del campanile.

Nel 2005 la casa generalizia di Roma aveva  messo in vendita l’antico convento  per motivi finanziari e oggi la direzione provinciale di Verona le richiama al suo interno a seguito di una riorganizzazione dell’Ordine e di una ridistribuzione delle risorse.

Il parroco, il sindaco, le autorità di San Cesario e i fedeli le hanno salutate con grandissimo affetto e riconoscenza il 3 luglio scorso con una suggestiva cerimonia in basilica, in occasione della quale la cittadinanza di San Cesario ha ricevuto commossa la testimonianza di fede e di preghiera da parte di Suor Giacomina che andrà a Roma, di Madre Liliana che andrà a Brescia, di Suor Maria Pia che andrà a Bergamo e di Suor Stefania che andrà a Milano.

Fondatrice dell’ordine è Santa Teresa Eustochio Verzeri, santificata da Papa Giovanni Paolo II l’11 giugno 2011, nata a Bergamo e fondatrice di monasteri a Bergamo, Brescia, Breno, Darfo, Sant’Angelo Lodigiano, Piacenza, Trento, Riva, Recanati e Roma.

L’ordine delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, che in provincia esisteva solo a San Cesario, è tuttora attivo attraverso educandati, pensionati, ricreatori, scuole, asili e orfanatrofi in Italia, in Brasile, in Argentina e Bolivia, nella Repubblica Centroafricana e nel Camerun, in India e in Albania.

Le monache giunsero a San Cesario il 25 aprile 1904 per volontà testamentaria della contessa Isabella Boschetti, donna di profonda fede la quale dispose per testamento che alla morte ogni suo bene andasse alla fondazione di un convento a San Cesario, dove accogliere le orfanelle per dare loro un’istruzione nella fede e agevolare l’inserimento nella vita quotidiana. Avviarono immediatamente una “scuola di lavoro” alla quale parteciparono 80 ragazze di San Cesario, gestirono il primo asilo infantile nel 1937 dove le donne che lavoravano in cartiera o in segheria potevano lasciare in custodia i figli più piccoli quando a casa non avevano nessuno che potesse accudirli. Preziosa e commovente fu l’assistenza che le suore diedero al paese negli anni difficili della grave disoccupazione operaia e negli anni durissimi della prima e seconda guerra mondiale, come pure in occasione della tragica alluvione del Po nell’ottobre 1951, quando San Cesario si trasformò in un importante centro di soccorso per gli alluvionati. Il 10 ottobre 1965 le suore inaugurarono l’asilo nido e il doposcuola fino a quando l’amministrazione comunale ne realizzò uno nuovo, comunale, dopo averlo tenuto in affitto qualche anno dalle suore. Il 5 settembre 1981 nacque la scuola materna parrocchiale “Sacro Cuore”, che poi verrà gestita dalla parrocchia. Tanti sono i ricordi e un pezzo fondamentale della storia di San Cesario se ne andrà con loro, che in ogni casa e in ogni famiglia lasciano una testimonianza di fede, di speranza, di carità e di amore che non saranno mai cancellate

 

Redazione

 

[ratings]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

Potrebbe interessarti anche...

“Come ti muovi, sbagli”

È stata una giornata di paura, quella vissuta il 15 marzo  a Napoli, devastata letteralmente da circa seicento  tifosi dell’Eintracht, che, violando il divieto imposto ai

La Festa del Papà

Domenica 19 marzo molti di noi sono stati festeggiati perché papà, a casa mia si dice babbo, che assomiglia tanto a babbeo e in fondo

Aumenta l’uso degli psicofarmaci

Abbiamo denunciato più volte il grave fenomeno dell’uso smodato di psicofarmaci soprattutto da parte dei giovani, anche adolescenti. Antidepressivi, benzodiazepine, eccitanti e altre sostanze psicotrope