Don Arrigo Beccari, il parroco nonantolano che nel 1942 salvò una settantina di bambini dalla deportazione nei campi di sterminio e che per questa ragione lo stato d’Israele lo annoverò “Giusto tra gli uomini”, si è spento nei giorni scorsi L’on . Paola Manzini , nel giorno dei funerali del parroco di Villa Emma, sottolinea il valore immortale del suo gesto e del suo esempio
E’ importante per tutti oggi riconoscere il valore del dono che Don Arrigo Beccari fece nel 1942 ai bambini di Villa Emma. Nel giorno dei funerali di questa persona straordinaria però noi tutti siamo tenuti ad impegnarci e ad adoperarci affinché il suo gesto ed il suo insegnamento non si disperdano nel tempo, ma anzi si rafforzino.
Oggi non diciamo solo addio ad una figura eccezionale di prete e di uomo, insignito del titolo di Giusto tra gli Uomini. Con Don Beccari, infatti, si spegne una delle testimonianze dirette più lucide ed intense sul secondo dopoguerra modenese. Ora che il testimone se ne va noi tutti, Istituzioni in testa, dobbiamo lavorare affinché, attraverso l’offerta sistematica di nuove occasioni divulgative relative ai drammatici fatti della nostra storia più recente, non si estingua anche il suo racconto. La vicenda di Villa Emma del resto conserva un valore del tutto particolare al quale, proprio per questo, anche la Camera dei Deputati ha dedicato un allestimento specifico all’inizio di questa Legislatura.