Documento dei 22, “Pronti a lavorare a partire dal programma”

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Dal 18 settembre previsto l’avvio del confronto programmatico. Sbagliato il metodo usato

 

Il segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini e l’esecutivo cittadino commentano il documento “Nel Pd, per la città” diffuso ieri ai giornali da 22 iscritti al partito. “Grande disponibilità all’ascolto e considerazione per l’iniziativa di qualsiasi iscritto, come sempre. E’ necessario però che critiche, proposte e “malesseri” siano presentati agli organismi statutari deputati, il metodo dell’invio preventivo ai giornali è inaccettabile”.

 

“La sostanza del documento presentato da iscritti, militanti e dirigenti del Partito democratico modenese per sollecitare l’avvio di una ampia fase programmatica in città è assolutamente condivisibile”, questo il primo commento rilasciato dal segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini e dall’Esecutivo cittadino. “Del resto questa è la proposta che è stata votata all’ultima Assemblea cittadina, poi in Segreteria lo scorso 24 luglio e la cui attuazione è già stata avviata dall’incontro dell’Esecutivo dello scorso 29 agosto. In tutte queste sedi si è ribadito con forza, anche pubblicamente (anche col comunicato reso noto dalla segreteria lo scorso 25 luglio) che proprio dal lancio immediato di un “cantiere programmatico”, di un “laboratorio” con la città deve partire l’avvicinamento alle amministrative del 2014. Il testo approvato dall’Assemblea a luglio prevedeva infatti esplicitamente l’impegno del partito “ad avviare una Conferenza programmatica e/o un ampio lavoro di programma basato sul coinvolgimento (società, economia, movimenti, civismo), e a promuovere iniziative pubbliche con preparazione partecipata per le diverse aree tematiche di programma”. La Segreteria ha poi proposto di avviare questo lavoro proprio a partire dal confronto col Sindaco e con i singoli assessori, in modo da raccordare al meglio il futuro lavoro programmatico con gli elementi positivi fin qui realizzati nella consigliatura corrente. Stiamo quindi avviando concretamente questa fase: il “laboratorio programmatico” si aprirà immediatamente dopo la chiusura della Festa, a partire dal 18 settembre prossimo”.

 “Quanto al tema delle candidature, – ha aggiunto Boschini – ho già ribadito ieri ampiamente e personalmente con dichiarazioni alla stampa che il percorso deve partire dall’ascolto della città, dai contenuti, dai programmi; questo consente di individuare parallelamente e progressivamente alleanze e profili dei possibili candidati, fino all’indispensabile vaglio finale delle primarie”.

“Come già previsto – si ribadisce da parte dell’Esecutivo cittadino – Segreteria e Assemblea cittadina saranno convocate, e potranno discutere e votare sulle problematiche proposte dal documento, ma immediatamente dopo la chiusura della Festa provinciale, per non disturbarne il sereno svolgimento e garantire la massima partecipazione dei volontari iscritti. Questo è del resto il modo corretto di procedere: porre i temi negli organismi statutari preposti. Sotto questo punto di vista il modo di procedere che prevede l’annuncio di documenti ai giornali prima che questi siano presentati a un organismo cittadino del partito è discutibile e si espone paradossalmente alle stesse critiche di “esercizio ad altissimo richiamo giornalistico” che sono state mosse dai 22 firmatari alle ultime fasi del dibattito politico del Pd. “Questa fase “ad alta effervescenza” delle ultime settimane va quindi ricondotta –conclude Boschini – nell’alveo degli organismi statutari, proprio per valorizzarne al massimo il contenuto politico, di proposta, di idee, per costruire le soluzioni ai tanti e importanti problemi della città, che devono essere la nostra unica e vera preoccupazione quotidiana”.

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